Se pensiamo alla sua composizione chimica, il burro fa parte della stessa famiglia del latte. È proprio la parte più grassa di esso. Quando viene separato dal latticello, viene fuori la materia da cui si ottiene il burro che viene chiamata panna. Questa sostanza ricavata che prende il nome di panna ha una percentuale di grassi di gran lunga superiore a quella del latte, circa dieci volte maggiore. La si può ottenere attraverso l’affioramento, per centrifugazione oppure dal siero di latte.
Nel primo caso, si ottiene una qualità inferiore che richiede ulteriori passaggi che servono soprattutto per neutralizzare l’acidità. Il secondo è sicuramente considerato il metodo più apprezzato che riesce a rendere il prodotto meno acido nel momento della separazione. Infine, quello da siero, è ottenuto dalle materie prime esauste ed è quindi una qualità molto più bassa rispetto alle altre due poc’anzi menzionate. Quando pensiamo al burro, inteso nella sua forma finale, pensiamo a un grasso puro. Spesso però si tende a considerare poco tutte le proprietà importanti che esso possiede.
Le proprietà del burro: tutto quello che devi sapere
Sebbene ci possa essere sempre il dubbio se preferire l’olio al burro o viceversa, ecco quali sono i possibili benefici che il secondo può apportare alla tua salute. Innanzitutto sappiamo che esso fornisce delle vitamine liposolubili come quella A, D, E e K. Queste, come sappiamo, sono utili non solo per la salute della pelle e delle ossa, ma anche per la coagulazione del sangue. I vari acidi grassi essenziali presenti, come quello linoleico e linolenico, servono per preservare la salute del cuore.
Chiaramente, il burro è una fonte di energia che può essere utile anche per tutti coloro che praticano attività sportiva. Il grasso presente non deve essere visto, quindi, come un nemico del nostro corpo, quello presente all’interno del burro, serve anche ad attutire la fame dopo un pasto. Attenzione, però, bisogna anche saperlo dosare nell’alimentazione per evitare danni o eccessi. Essendo ricco di grassi saturi, ciò può aumentare i livelli di colesterolo e quindi portare a diverse malattie del cuore.
Oltre alle varie malattie si può aumentare di peso con un uso eccessivo ed è per questo che bilanciarlo con una dieta equilibrata e un’attività sportiva, permette di consumarlo senza problemi. Non tutti sanno che il burro può contenere del lattosio e quindi, se si è intolleranti, si possono avere diverse difficoltà nella digestione o un gonfiore addominale. Se invece non si è intolleranti ma addirittura allergici, mangiare del burro può portare al prurito o a difficoltà respiratorie. In quel caso bisogna rivolgersi a uno specialista.
Il burro chiarificato
Se preferisci il burro all’olio e non vuoi rinunciare ad esso e alla preparazione di alcuni piatti, preferisci quello chiarificato. Rispetto a quello semplice si presenta senza lattosio e contiene dei grassi saturi di cui buona parte sono detti a catena ovvero che si digeriscono con maggiore facilità.
Oltre a non avere lattosio, esso risulta privo anche di caseina e acqua. Inoltre, questa qualità può essere conservata più a lungo in frigo se chiuso in un barattolo, preferibilmente in vetro. In ogni caso, non esagerare nelle quantità e nelle dosi sia nella preparazione di dolci, sia per consumarlo come semplice condimento al posto dell’olio. Utilizza una bilancia per pesarlo e non esagerare nel consumo anche solo come ingrediente da spalmare su fette biscottate a colazione.
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