È un dibattito quasi senza fine, quello che divide vegani, vegetariani dalla maggioranza della popolazione mondiale che osserva una dieta onnivora. Una discussione che riguarda molto spesso gli sportivi, divisi tra i benefici di una dieta a base vegetale e la necessità di proteine per alimentare il corpo sottoposto a grandi sforzi.

A offrire un punto di vista nuovo, ma soprattutto semplice da comprendere per chiunque, è uno studio condotto da un team di ricercatori di Stanford Medicine che hanno messo a confronto un campione di “pazienti” davvero inedito. Hanno concentrato le loro indagini su 22 coppie di gemelli omozigoti (identici), sottoposti a diete differenti per un periodo di 8 settimane. L’obiettivo era valutare su corpi “identici” gli effetti delle abitudini alimentari. In pratica, a uno dei gemelli è stato chiesto di seguire una dieta a base vegetale (priva di carne, pesce, uova e latticini), mentre al secondo è stato chiesto di seguire una dieta onnivora (compresi vegetali, carne e prodotti animali).


Rimani aggiornato sul mondo della corsa ISCRITIVI alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD


La ricerca è diventata un docufilm in quattro puntate diffuso da Netflix con il titolo “You Are What You Eat: A Twin Experiment”, dove lo studio e i suoi effetti vengono descritti durante tutto il corpo dell’esperimento.

Questo nuovo approccio ha consentito di valutare gli effetti delle diete superando fattori esterni che negli studi precedenti avevano impedito di eseguire un confronto oggettivo. Infatti, tradizionalmente, gli effetti delle diete sono influenzati da differenze genetiche, educazione familiare e dalle scelte compiute durante tutto il ciclo della vita.

Lo studio si è concentrato sull’analisi di diversi elementi: la composizione corporea, l'epigenoma o orologio biologico, il microbioma e il cervello. Ecco cosa è accaduto.

Ridurre l’apporto di cibo può “bruciare” i muscoli

Un primo risultato che vale la pena tenere sempre in considerazione è quello che ridurre i quantitativi di cibo porta a una perdita di muscoli, indipendentemente dal fatto che la dieta sia vegetariana o onnivora. La coppia Pam e Wendy si è sottoposta a una dieta ipocalorica: non mangiavano tutto il cibo che veniva loro fornito, semplicemente perché pensavano che la loro dieta individuale contenesse elevate quantità di carboidrati e fagioli. Pam, (che ha seguito la dieta vegetale) ha perso mezzo chilo di grasso e quasi sette chili di muscoli. Wendy (dieta onnivora), ha perso quasi quattro chili di muscoli e ha guadagnato 0,3 chili di grasso.

Nel loro caso, la carenza energetica del cibo, veniva compensata dall’energia sottratta ai muscoli (una condizione che i runner devono valutare).

La dieta vegetale riduce il colesterolo cattivo

Altro tema interessante è quello relativo al comportamento del colesterolo. Una dieta a base vegetale può contribuire a ridurre i livelli di colesterolo “cattivo”. Su Carolyn e Rosalyn, altra coppia di gemelle, nel corso di otto settimane, i ricercatori hanno osservato che i livelli di colesterolo LDL sono scesi del 12,9% in Carolyn (dieta vegetariana), mentre quelli di sua sorella Rosalyn (dieta onnivora) sono aumentati leggermente dell'1,7%.

Più in generale, gli onnivori coinvolti nello studio hanno visto il loro colesterolo LDL sostanzialmente invariato, mentre i vegani hanno registrato cali medi del 10%.

La dieta a base vegetale riduce le infiammazioni

I ricercatori hanno analizzato la presenza di trimetilammina N-ossido (TMAO), ossia una sostanza che viene prodotta dall'organismo dopo il consumo di carne. Il TMAO sarebbe alla base dell’aumento dei livelli di infiammazione corporea, associati a patologie.

Gli onnivori hanno registrato livelli TMAO più elevati rispetto alle loro controparti vegane. Nella coppia Pam e Wendy, Pam ha registrato un calo del 350% di questa sostanza, mentre la sorella gemella ha registrato un aumentato del 160%.

A questo si lega anche un altro effetto benefico della dieta vegetariana o vegana e che riguarda il microbiota, ossia il patrimonio di batteri benefici presenti nell’intestino. La presenza di bifidobatterio, che aiuta a prevenire le infezioni, è cresciuto nei gemelli che hanno seguito una dieta vegana ed è rimasto stabile nei gemelli che hanno seguito una dieta onnivora.

I vegani sono più giovani?

Infine due considerazioni che potranno fare piacere agli sportivi che osservano una dieta a base vegetale: I dati raccolti nella ricerca dimostrano che l’età biologica dei gemelli dopo otto settimane è profondamente mutata e i gemelli vegani possono essere considerati biologicamente più giovani rispetto ai loro gemelli onnivori. I ricercatori hanno anche registrato i livelli di eccitazione genitale, scoprendo che Pam (dieta a base vegetale) ha riscontrato un aumento dell'eccitazione del 371% rispetto a sua sorella, che ha registrato un aumento del 288%. Carolyn (dieta a base vegetale) ha registrato un sorprendente aumento del 383%, mentre sua sorella Rosalyn ha registrato un aumento del 212%.