Ci sono molti alimenti come il carpaccio di manzo, il sashimi di salmone o il ceviche vengono consumati crudi o poco cotti in sicurezza, purché preparati e conservati correttamente. Quando si parla di pollo, però, la situazione cambia drasticamente. Mentre alcuni cibi possono essere consumati crudi senza rischi, il pollo deve essere sempre cotto a fondo per evitare pericolose conseguenze per la salute.

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Perché il pollo crudo è pericoloso?

Il pollo è spesso contaminato da batteri come la salmonella, il campylobacter e, meno frequentemente, l’Escherichia coli. Questi batteri possono causare intossicazioni alimentari gravi, manifestando sintomi quali nausea, crampi addominali, diarrea e vomito. Secondo la gastroenterologa Jennifer L. Bonheur, il rischio è elevato poiché anche una piccola quantità di pollo crudo può essere sufficiente per innescare una reazione.

Il cibo è spesso un momento di condivisione: può capitare di partecipare a una grigliata e, inavvertitamente, consumare pollo non del tutto cotto. In questi casi, è importante sapere come agire e quali precauzioni adottare per evitare conseguenze spiacevoli.

Cosa succede se si mangia pollo crudo?

Il rischio principale del consumo di pollo crudo è l’intossicazione alimentare. Gli esperti di sicurezza alimentare avvertono che anche solo uno o due bocconi possono causare disturbi gastrointestinali. Il tempo di incubazione dei batteri varia: la salmonella può iniziare a manifestare i primi sintomi già dopo 6 ore, mentre il campylobacter impiega dai 2 ai 5 giorni.

Per gli appassionati di running, un’intossicazione alimentare può influire negativamente sugli allenamenti, interrompendo la routine e richiedendo giorni di recupero per ristabilirsi completamente.

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Cosa fare in caso di sospetto consumo di pollo crudo?

Nel momento in cui si scopre di aver mangiato pollo crudo, non esistono rimedi immediati per evitare eventuali sintomi. Né bere acqua né indurre il vomito sono efficaci. L’unica soluzione è monitorare attentamente lo stato di salute e prestare attenzione ai segnali che il corpo invia.

Come prevenire l’intossicazione alimentare

La prevenzione passa da una corretta cottura. Il pollo deve essere cotto fino a raggiungere una temperatura interna di almeno 75°C. Utilizzare un termometro da cucina rappresenta il metodo più sicuro per verificare che la carne sia cotta a dovere, poiché il colore e la consistenza potrebbero non essere sempre indicatori affidabili. Il pollo completamente cotto è bianco all'interno, mentre eventuali sfumature indicano che è ancora crudo.

Evitare la contaminazione incrociata

Un altro aspetto importante da considerare è la contaminazione incrociata. Durante la preparazione, il pollo crudo non deve entrare in contatto con altri alimenti o utensili non puliti. Utilizzare taglieri e coltelli separati per la carne cruda e per gli altri ingredienti è una pratica fondamentale per evitare la diffusione di batteri. Dopo la preparazione, le superfici devono essere pulite e igienizzate con attenzione.

Cosa fare in caso di sintomi di intossicazione alimentare

Se si manifestano sintomi come diarrea, nausea, crampi addominali o febbre, è essenziale mantenere un'adeguata idratazione e seguire una dieta leggera. Se i sintomi non migliorano dopo una settimana, o se si presenta febbre alta o diarrea sanguinolenta, è consigliabile consultare un medico.

Intossicazione alimentare collettiva: Studio epidemiologico in Tunisia

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Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione