La digestione è uno di quei processi che, pur essendo fondamentale per il corretto funzionamento dell'organismo, viene spesso trascurato fino a quando non si presenta un problema.
Per prestare la giusta attenzione al proprio benessere e alla salute, è importante, però, capire come e quanto tempo impiega il corpo a trasformare gli alimenti in energia. Conoscere i tempi della digestione può anche aiutare a pianificare al meglio le attività fisiche, come la corsa, evitando di incorrere in fastidi durante l’allenamento.
Come funziona la digestione
La digestione inizia già dal primo boccone. Il cibo viene sminuzzato dai denti, mentre gli enzimi presenti nella saliva iniziano a scomporre i carboidrati. Questo è solo il primo passo di un processo più lungo, che coinvolge lo stomaco, l’intestino tenue e infine l’intestino crasso, ognuno con un ruolo ben definito. È proprio nell’intestino tenue, lungo circa 6 metri, che avviene la maggior parte dell’assorbimento dei nutrienti.
Una volta che il cibo ha raggiunto l’intestino crasso, il corpo si occupa di assorbire l’acqua e preparare i residui per l’eliminazione. Durante questo processo, il microbioma intestinale - composto da trilioni di microrganismi - interviene per scomporre le fibre non digeribili.
Quanto tempo è necessario per digerire gli alimenti?
I tempi di digestione variano in base al tipo di cibo ingerito, ma in media il processo può durare da 14 a 58 ore. Uno studio del King's College di Londra ha rilevato che il tempo medio di transito alimentare è di circa 28 ore.
Durante questo periodo, il cibo attraversa diverse fasi: nello stomaco può rimanere da 15 minuti a 4 ore, mentre nell'intestino tenue resta tra 1 e 5 ore. Infine, nell'intestino crasso, i residui possono permanere da 12 a 24 ore.
Velocità di digestione diversa a seconda del tipo di alimento
Non tutti gli alimenti sono digeriti alla stessa velocità. I carboidrati semplici, come pane bianco e dolci, vengono rapidamente assorbiti, mentre proteine e grassi richiedono più tempo. Le fibre, presenti in alimenti come legumi, cereali integrali, frutta e verdura, sono particolarmente utili per la digestione, poiché favoriscono il corretto transito intestinale.
Secondo gli esperti l’equilibrio tra i vari nutrienti è fondamentale per garantire una digestione ottimale: troppo cibo che transita rapidamente può causare problemi come la diarrea, mentre un passaggio troppo lento può provocare stitichezza e gonfiore.
Fattori che influenzano la digestione
Oltre alla composizione degli alimenti, diversi fattori influenzano la digestione, come il metabolismo individuale, l'attività fisica e lo stress. Praticare running o camminare dopo i pasti può aiutare a mantenere la digestione regolare.
Inoltre, è bene considerare l’importanza dell’idratazione e della routine alimentare. Mangiare a orari regolari aiuta il corpo a prepararsi alla digestione, mentre il consumo adeguato di acqua facilita l'assorbimento dei nutrienti e previene la stitichezza.
Come migliorare la digestione: 5 consigli pratici
Per supportare una digestione ottimale, è utile seguire alcune semplici regole:
1 Idratarsi regolarmente
Bere acqua è fondamentale per aiutare il corpo a scomporre e assorbire i nutrienti.
2 Assumere alimenti ricchi di fibre
Verdure, legumi e cereali integrali favoriscono la regolarità intestinale.
3 Fare sport
Anche una camminata leggera dopo i pasti può stimolare la digestione e ridurre il gonfiore.
4 Non saltare i pasti
Mangiare a intervalli regolari aiuta l’intestino a mantenere un ritmo costante e a prepararsi alla digestione. Saltare i pasti può portare a stitichezza o sovralimentazione.
5 Gestire lo stress
Tecniche di rilassamento come la respirazione profonda o lo yoga possono aiutare a mantenere l’equilibrio tra mente e intestino.
Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione