Bere spremuta d'arancia quotidianamente può sembrare una scelta salutare, soprattutto per coloro che cercano di rinforzare il proprio sistema immunitario e raggiungere il necessario fabbisogno di nutrienti. Alcuni esperti, tra cui la dietologa Lauren Manaker, però, sottolineano che è importante considerare anche i possibili effetti collaterali e le modalità migliori di consumo.
I benefici nutrizionali della spremuta d'arancia
Uno dei maggiori benefici legati al consumo della spremuta è il suo elevato contenuto di vitamina C, fondamentale per rafforzare il sistema immunitario e combattere i radicali liberi. Inoltre, contiene folati e tiamina, nutrienti che supportano il metabolismo energetico e la salute delle cellule. Alcuni marchi arricchiscono il prodotto con vitamina D e calcio, che sono ideali per chi non consuma abbastanza latticini e desidera supportare la salute delle ossa.
Dalla spremitura delle arance si ottiene anche una fonte di antiossidanti come i flavonoidi, che aiutano a combattere i radicali liberi e a ridurre l'infiammazione nel corpo. Studi recenti pubblicati sulla National Library of Medicine hanno dimostrato l’esperidina, in particolare, può contribuire a migliorare la circolazione sanguigna e a proteggere il sistema cardiovascolare.
Attenzione agli zuccheri: un problema da non sottovalutare
Il succo è comunque un alimento che contiene un grande quantitativo di zuccheri naturali. In una porzione di circa 240 ml ce ne sono quasi 20 grammi: una quantità che può contribuire all’apporto calorico giornaliero, incidendo sull’aumento di peso se non bilanciato. Manaker sottolinea ciò che accade quando si consuma questa bibita in assenza delle fibre tipiche della frutta intera: "Senza altre fonti di proteine o grassi può causare un aumento rapido della glicemia, soprattutto per chi gestisce condizioni come il diabete o la PCOS (Sindrome dell’ovaio policistico)", spiega l’esperta.
Per evitare gli effetti negativi legati agli zuccheri, è possibile consumare il succo durante un pasto bilanciato, in modo che altri alimenti possano rallentare l’assorbimento del glucosio nel sangue.
Acidità e reflusso: possibili effetti collaterali
Questa bevanda ha un alto livello di acidità, il che può risultare problematico per chi soffre di reflusso gastroesofageo o gastrite. Per chi è appassionato di running o altre attività sportive intense, può essere un'ottima fonte di idratazione e di reintegro post-corsa, ma è consigliabile non eccedere nelle quantità o scegliere varianti meno acide per evitare fastidi digestivi.
Succo pastorizzato e succo fresco: quale scegliere?
Quando si sceglie la spremuta d'arancia, è bene valutare anche il processo di produzione. Il succo pastorizzato, infatti, subisce un trattamento termico che ne prolunga la durata, eliminando i batteri potenzialmente dannosi. Questo processo, però, può anche ridurre leggermente il contenuto di vitamine e alterare il sapore fresco e naturale. Al contrario, il succo non pastorizzato conserva tutti i nutrienti e offre un gusto più autentico, ma comporta un rischio maggiore di contaminazione batterica. Manaker consiglia di consumarlo entro pochi giorni dalla spremitura e di lavare accuratamente le arance prima di spremerle.
Come consumare la spremuta in modo equilibrato
La chiave per trarre beneficio dal succo d'arancia è il consumo equilibrato. "Se una persona non consuma abbastanza frutta nella propria alimentazione, un bicchiere di succo d’arancia al giorno può essere una buona idea", osserva la dottoressa Manaker. È essenziale, però, rispettare le porzioni e bilanciare l’apporto di zuccheri con altre fonti di nutrienti.
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Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione
