Tra tutte le abitudini alimentari, la dieta mediterranea è unanimemente considerata dai nutrizionisti la migliore e più salutare al mondo, tanto da essere rientrata nella prestigiosa Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO. Di questo regime alimentare si conosce praticamente tutto, dalle proprietà antinfiammatorie alla capacità di contribuire al benessere generale dell’organismo, mantenendo il corpo sano e in salute. Ma cosa dire, invece, della dieta nordica, sua stretta cugina?

Nelle prossime righe abbiamo raccolto tutto ciò che c’è da sapere sul piano alimentare scandinavo sempre più di tendenza, anche grazie al successo sui social.

Che cos’è la dieta nordica

Iniziamo dunque dal principio, analizzando che cos’è nel dettaglio la dieta nordica. Di fatto, si tratta di un regime alimentare simile a quello proposto dalla dieta mediterranea. Non impone infatti una rigida regolamentazione del numero di calorie da ingerire o della grandezza delle porzioni da disporre nel piatto, ma si tratta piuttosto di una guida generale fatta di indicazioni e buone abitudini.

Come il suo nome suggerisce, si basa evidentemente sui cibi maggiormente disponibili nei Paesi del Nord Europa come la Norvegia, la Danimarca e l’Islanda e, stando ad alcuni studi, potrebbe migliorare la qualità della vita, oltre alle performance in corsa. Più nel dettaglio, prevede un abbondante utilizzo di pesci particolarmente grassi, frutta dall’alta concentrazione di fibre, tanta verdura, oli vegetali e carboidrati derivanti dall’assunzione di cereali integrali.

Di contro, limita o elimina del tutto il consume di carni rosse e processate, con il conseguente beneficio di diminuire l’introito complessivo di grassi saturi. Tra le pietanze preferibili rientrano dunque il salmone, lo sgombro, le aringhe, la segale, l’orzo, l’avena, il cavolo, le patate, le carote, frutti come le mele, le pere, i mirtilli e le more e legumi di vario tipo, come ad esempio i fagioli e i piselli.

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La dieta nordica è salutare?

Soprattutto in Italia, qualsiasi abitudine alimentare diversa dalla dieta mediterranea viene accolta spesso con una certa diffidenza. La dieta nordica, tuttavia, si è dimostrata particolarmente salutare in virtù dell’alta presenza di prebiotici.

Nello specifico, un recente studio ha dimostrato come l’abbondante consumo di alimenti ricchi di grassi saturi, come le carni rosse o lavorate, sia strettamente correlato a una maggiore insorgenza di infiammazione cronica di basso grado, o LGI. Quest’ultima è poi fortemente legata alla malattia coronarica e può essere accentuata da un microbiota povero. La dieta nordica potrebbe quindi agire proprio su questo aspetto, poiché numerosi piatti locali come i crauti o lo skyr sono prebiotici efficienti.

Oltre a ciò, un’altra ricerca pubblicata sulla National Library of Medicine afferma che il microbiota intestinale è utile, da un lato, per la digestione dei macronutrienti e, dall’altro, per la produzione di un’ampia gamma di metaboliti. Frutta e verdura alimentano il microbiota intestinale, mentre i cibi fermentati riescono ad aumentare la sua capacità di assorbire più nutrienti dagli alimenti ingeriti.

Dieta nordica e corsa: un buon match?

In virtù di tutti questi vantaggi, non resta che chiedersi se dieta nordica e corsa possono andare d’accordo supportandosi l’un l’altra, per dare una chance a questo nuovo modo di intendere il piano alimentare.

Partiamo dunque da una constatazione: correre comporta un grande dispendio di energia che deve essere supportato attraverso l’alimentazione. Si può allora affermare che la dieta nordica sia una scelta convincente anche per i runner e i motivi sono molteplici. Offre ad esempio fonti di carboidrati integrali, derivanti da cibi come il pane di segale, l’orzo e l’avena, che ci supportano durante lo sforzo. Include poi alimenti ricchi di grassi sani, proteine e omega-3 come il salmone. Completano il quadro la frutta e la verdura, da cui ricavare micronutrienti come le vitamine, i sali minerali e gli oligoelementi.

Calibrato sulle proprie esigenze da un nutrizionista esperto, anche questo regime alimentare può dunque supportare la corsa fornendo all’organismo tutti gli elementi necessari per sopportare lo sforzo e adattarsi allo stimolo allenante, migliorando al contempo le performance.

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La dieta nordica è adatta davvero a tutti?

In linea generale, la dieta nordica è un regime alimentare che tutti possono scegliere. Come visto, i suoi vantaggi sono molteplici e vanno dall’ampio consumo di pesce e grassi buoni al totale divieto di portare a tavola cibi processati, notoriamente considerati poco sani. Difficilmente, però, può essere adatta a chi preferisce un piano il più possibile vegetale senza degli accorgimenti.

In generale, e soprattutto per i runner, sarebbe meglio ricavare dalla dieta nordica alcuni principi ed elaborare una tabella più personalizzata sulle proprie esigenze specifiche, creando un mix tra novità e abitudini già salutari. Alcuni esempi? L’attenzione ai carboidrati integrali e alla grande assunzione di frutta e verdura, tutti aspetti peraltro già presenti nella dieta mediterranea.

Dieta mediterranea. Viaggio tra scienza, tradizione e sapori antichi alla scoperta del segreto della longevità

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