L’acqua di cocco ha guadagnato, negli ultimi anni, via via, sempre più popolarità, diventando una delle bevande più apprezzate. Naturalmente dolce e dissetante, è ricca di nutrienti essenziali, tra cui minerali spesso carenti nell’alimentazione quotidiana.
I suoi benefici per la salute sono numerosi, ma quanto spesso dovrebbe sostituire l’acqua che si beve abitualmente? Gli esperti di nutrizione hanno molto da dire sulle sue proprietà. Di seguito, un’analisi basata su studi scientifici dei vantaggi di questa bevanda naturale e alcuni consigli su come integrarla nella dieta.
Acqua di cocco: informazioni nutrizionali
L’acqua di cocco è composta per il 94% da acqua e contiene una quantità trascurabile di grassi. Da non confondere con il latte di cocco, che si ottiene mescolando acqua e polpa grattugiata del frutto: quest’ultimo ha una consistenza più densa, un contenuto idrico inferiore (circa il 50%) e un apporto lipidico decisamente più elevato.
Dal punto di vista nutrizionale, l’acqua di cocco è una bevanda ipocalorica, ricca di elettroliti essenziali come potassio, sodio, calcio e magnesio, oltre a fornire una dose di vitamina C, spiega Keri Gans, dietista e autrice di The Small Change Diet.
Un bicchiere da 240 ml apporta circa 60 calorie e contiene:
- Carboidrati: 15 g
- Zuccheri: 8 g
- Calcio: 4% del valore giornaliero (DV)
- Magnesio: 4% del DV
- Fosforo: 2% del DV
- Potassio: 15% del DV
I benefici dell’acqua di cocco: è un’alleata dell’idratazione
Come l’acqua comune, il principale beneficio dell’acqua di cocco è la sua capacità di idratare in modo efficace. Secondo Keri Gans, un’adeguata idratazione favorisce la lubrificazione delle articolazioni, il trasporto dei nutrienti alle cellule e la regolazione della temperatura corporea.
Dopo l’attività fisica, può essere utile per reintegrare i liquidi persi con la sudorazione, ma il suo contenuto di sodio è inferiore rispetto alle bevande sportive, rendendola meno efficace sotto questo aspetto. Garantire un apporto idrico sufficiente ogni giorno è essenziale per la salute. L’Academy of Nutrition and Dietetics raccomanda circa nove bicchieri d’acqua al giorno per le donne e tredici per gli uomini. L’acqua di cocco, essendo composta per il 95% da acqua, può contribuire al raggiungimento di questo fabbisogno.
L’acqua di cocco è ricca di nutrienti essenziali
Il contenuto nutrizionale dell’acqua di cocco varia in base al marchio, ma in genere un bicchiere da 240 ml fornisce circa 500 mg di potassio, tra 30 e 40 mg di sodio e il 4% del valore giornaliero raccomandato di magnesio e calcio, spiega Joanna Gregg, dietista di MyFitnessPal. Se la dieta quotidiana è carente di questi micronutrienti, il consumo di acqua di cocco aiuta a soddisfare il fabbisogno giornaliero.
Fonte naturale di elettroliti
Gli elettroliti sono minerali essenziali per l’idratazione, la funzionalità muscolare e l’equilibrio del pH sanguigno, secondo il National Library of Medicine. Durante l’attività fisica il consumo di elettroliti attraverso la sudorazione è significativo e, sebbene le bevande sportive ne facilitino il reintegro, spesso contengono zuccheri aggiunti.
L’acqua di cocco pura, invece, ne è naturalmente priva e offre un quantitativo di elettroliti più che doppio rispetto alla stessa quantità di una classica bevanda isotonica.
Benefici dell’acqua di cocco: elevato contenuto di potassio
L’acqua di cocco si distingue per l’elevato apporto di potassio, un elettrolita essenziale per la funzionalità muscolare e altre funzioni fisiologiche. “Le linee guida dietetiche statunitensi lo identificano tra i quattro nutrienti di cui la popolazione tende a essere maggiormente carente”, spiega Megan Meyer.
Un apporto insufficiente può favorire l’ipertensione, la perdita di calcio nelle ossa e aumentare il rischio di calcoli renali. Con 500 mg di potassio per bicchiere, l’acqua di cocco rappresenta un’ottima fonte di questo minerale.
L’acqua di cocco può favorire la salute del cuore
Un apporto adeguato di potassio è fondamentale per il benessere cardiovascolare, e l’acqua di cocco, come abbiamo visto, può rappresentare una fonte importante di questo minerale. Il potassio, infatti, contribuisce al rilassamento dei vasi sanguigni, favorendo una circolazione ottimale e aiutando a mantenere sotto controllo la pressione arteriosa, spiega Sarah Olszewski, dietista e consulente nutrizionale per Cure.
Secondo l’American Heart Association (AHA), il potassio risulta particolarmente utile quando l’alimentazione è ricca di sodio, poiché ne contrasta gli effetti negativi sulla pressione sanguigna.
Ha un basso contenuto calorico
Per chi cerca un’alternativa leggera alle bevande zuccherate, l’acqua di cocco può essere una scelta interessante. Il suo apporto calorico è inferiore rispetto a quello di succhi di frutta e bibite gassate, motivo per cui viene spesso considerata adatta a chi desidera controllare il peso.
Tuttavia, non può sostituire l’acqua naturale, che rimane l’opzione migliore in assoluto. Olszewski sottolinea l’importanza di verificare sempre le etichette: alcune varianti confezionate possono contenere zuccheri aggiunti e un numero di calorie più elevato del previsto, rendendo necessaria un’attenzione particolare nella scelta del prodotto.
Fonte di potenti antiossidanti
L’acqua di cocco non è solo idratante, ma anche ricca di antiossidanti, composti fondamentali per combattere lo stress ossidativo e proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Studi condotti su modelli animali suggeriscono effetti positivi in questo senso, spiega Olszewski, ma la ricerca sull’uomo è ancora in corso per comprendere appieno l’entità dei benefici e il suo reale potenziale preventivo.
Come e quando consumare l’acqua di cocco
L’acqua di cocco può essere introdotta in un’alimentazione equilibrata, soprattutto per chi vive in climi caldi o pratica regolarmente attività fisica, afferma Sarah Olszewski. Tuttavia, chi soffre di particolari condizioni di salute, come malattie renali, dovrebbe moderarne il consumo, poiché l’elevato contenuto di potassio potrebbe affaticare i reni, secondo l’American Heart Association.
Il modo più semplice per consumarla è berla al naturale, preferibilmente in quantità moderate (una o due tazze al giorno), ma può anche essere aggiunta a frullati, o budini per un tocco di dolcezza naturale. Jennifer Christman consiglia di scegliere prodotti senza zuccheri aggiunti o altri additivi, per massimizzarne i benefici.
Tradotto da Prevention.com