Il pesce è un’ottima fonte di proteine, un alimento molto versatile e variegato ed è presente in natura in talmente tante varianti da incontrare praticamente i gusti di moltissime persone. In una dieta equilibrata, il pesce è parte integrante e spesso anche vero e proprio protagonista delle portate principali.

Qual è però il suo ruolo nella dieta? Soprattutto: quanto pesce è possibile mangiare in una settimana?

Le qualità del pesce

A rispondere è Rosemary Trout, direttrice del programma di arti culinarie e scienze alimentari presso la Drexel University, insieme a Raj Dasgupta, capo consulente medico per Sleepopolis.

Secondo Dasgupta, mangiare pesce regolarmente aiuta a ridurre i rischi di malattie cardiache e ictus, mentre contribuisce a un miglioramento generale della salute mentale. Inoltre, è un ottimo modo per fornire proteine al proprio corpo. Complessivamente, il pesce è una grande fonte di proteine complete, inclusi tutti gli aminoacidi essenziali che il corpo da solo non riesce a sintetizzare.

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Oltre alle proteine, i pesci d’acqua fredda come il salmone e il tonno sono ricchi di acidi grassi essenziali - che il corpo non produce da solo. Gli acidi grassi servono a sostenere la salute cardiovascolare

Quanto pesce consumare?

piatto di pesce decorato con verdurapinterest
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Secondo le linee guida, una persona dovrebbe assumere tra i 150 e i 200 gr di proteine, a prescindere dalla loro provenienza (se di origine vegetale o animale). Di conseguenza, si può mangiare pesce anche ogni giorno, ma il consiglio sarà sempre legato alla varietà prima di tutto. L’unica cosa che potrebbe preoccupare è l’assunzione eccessiva di mercurio, ma nella maggior parte dei casi è un elemento totalmente innocuo, anche per le persone che vogliono mangiare pesce pressoché ogni giorno.

In alcuni casi, le dimensioni del pesce sono un ottimo indice per riconoscere la quantità di metilmercurio presente. Quelli che ne hanno un quantitativo davvero basso sono salmone, gamberetti, branzino nero, merluzzo, capesante, tilapia, aragosta e sardine.

Pesce selvatico o di allevamento?

Al di là della discussione sulla qualità, sia il pesce selvatico che quello di allevamento ha una buona quantità di proteine. Quello che può cambiare è il profilo legato ad aromi e nutrizione. I pesci allevati, per esempio, seguono diete poco naturali e ricche di carboidrati, quindi risultano più ricchi di grassi saturi.

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Per evitare il rischio di consumare spesso alimenti in scatola, il consiglio è quello di acquistare sempre da un pescivendolo o in un supermercato di cui sei sicuro al 100%. Per riconoscere il pesce basta seguire alcuni passaggi: l’odore di mare non dovrebbe esserci in alcun modo. Nel caso di pesce intero, presta attenzione agli occhi, che dovrebbero essere chiari e neri, mentre le branchie devono essere rosse e non marroni.

Conclusioni

Nella maggior parte dei casi, quindi, il pesce può essere consumato anche ogni giorno. Allo stesso tempo, però, sembra una scelta poco saggia, a giudicare dalla quantità di proteine - sia animali che vegetali - possiamo effettivamente assumere quotidianamente.

Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e divulgativo e non intendono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento di un professionista sanitario qualificato. Per qualsiasi dubbio o problema di salute, si consiglia sempre di consultare un medico o uno specialista.

Tradotto da Delish

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione