Quando si parla di alimentazione, tutto può essere messo sotto attacco, anche gli alimenti più innocui o notoriamente sani. Anche la frutta. Per questa ragione, abbiamo chiesto a un gruppo di esperti di fare un po’ di debunking sul tema, alla ricerca di tutti i falsi miti da sfatare sulla frutta (siamo sicuri che alcuni di questi ti stupiranno).
Mito: mangiare frutta nuoce alla perdita di peso
Falso, è vero il contrario. Uno studio recente ha seguito più di 130mila adulti per 24 anni e ha scoperto che quelli che mangiavano più frutta erano solitamente quelli che in una dieta riuscivano a perdere anche più peso.
La maggior parte della frutta non contiene grassi, ha poche calorie, ha spesso molte fibre ed è un dolcificante naturale, quindi perfetta anche per spuntini dolci a metà mattina o a metà pomeriggio. Lo conferma Toby Smithson, specialista certificato per la cura e l’educazione del diabete e senior manager di nutrizione e benessere presso l’ADA, American Diabetes Association.
Mito: la frutta ha troppi zuccheri e va limitata
Lo zucchero presente nella frutta non ha lo stesso valore nutrizionale dello zucchero semolato che si può trovare nei dolci o nei cereali per la colazione. Come afferma LeeAnn Weintraub, consulente nutrizionale di Los Angeles, la frutta è zuccherina ma anche ricca di fibre, vitamine e minerali, quindi non sarà mai assorbita dal corpo e nel sangue come zucchero puro.
Non solo: la fibra contenente nella frutta aiuta a rallentare l’assorbimento dello zucchero nel sangue, riducendo l'impatto generale sul corpo.
Mito: la frutta fresca è più sana di quella congelata o in scatola
La frutta fresca e quella congelata hanno praticamente gli stessi nutrienti e in alcuni casi la seconda è anche migliore, perché durante il processo di congelamento ha trattenuto maggiormente le sue proprietà nutritive. La frutta in scatola, invece, potrebbe avere una variazione nutritiva lieve, come una carenza di vitamina C.
La quantità di fibra solubile, tuttavia, è pressoché la stessa, così come la quantità di nutrienti e vitamine generali - come confermato anche da Leslie Bonci, proprietaria di Active Eating Advice.
Mito: le persone con il diabete non dovrebbero mangiare frutta
Non è vero: al contrario, la frutta può aiutare le persone con il diabete a gestire la malattia. Diversi studi hanno dimostrato, infatti, che le persone che mangiavano più frutta avevano livelli di zucchero nel sangue a digiuno più bassi e che mangiare più flavonoidi riduceva il rischio di problemi alla vista legati al diabete.
Secondo l’ADA, infatti, le persone con diabete dovrebbero mangiare carboidrati di qualità come la frutta, perché ricca di vitamine, minerali e fibre. Al massimo, una buona abitudine sarebbe quella di controllare le porzioni, mangiando meno frutta secca e abbinando la frutta ad alimenti che contengono grassi o proteine a digestione più lenta, come ad esempio il burro di arachidi o il formaggio.
Mito: le centrifughe di frutta rovinano i valori nutrizionali della frutta
Se sei un amante dei frullati, delle centrifughe e delle spremute, ho una buona notizia per te: se ne bevi uno a base di frutta, ti assicuro che non perderai alcun nutrimento. Quando il frutto diventa purea o concentrato, non perde nessun nutriente, neanche le fibre. Al massimo, la fibra diventa solubile e quindi più facile da digerire, soprattutto per le persone che soffrono di gastriti o acidità di stomaco.
Quando mangi il prossimo concentrato, però, ricordati che stai assumendo un certo quantitativo di frutta che però potrebbe non saziarti come dovrebbe: in alternativa, prova ad aggiungere dello yogurt greco, delle proteine in polvere o del burro di arachidi in polvere da diluire e mescolare nel concentrato stesso.
Le informazioni contenute in questo articolo hanno esclusivamente scopo informativo e divulgativo e non intendono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento di un professionista sanitario qualificato. Per qualsiasi dubbio o problema di salute, si consiglia sempre di consultare un medico o uno specialista.
Tradotto da Prevention
Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione