Buone notizie per i runner "maturi": più candeline sulla torta di compleanno non significano necessariamente un tempo più lento in maratona. Un recente studio ha rilevato ad esempio che anche i maratoneti ben allenati che hanno superato i 35 anni possono migliorare il loro VO2 max e i loro tempi in maratona.
Lo studio ha preso in considerazione runner con un personal best sui 42 km di circa 3:00’ (uomini) e di 3:30’ (donne) a cui è stato chiesto di correre in media 85 chilometri a settimana per 12 settimane. Si tratta di una quantità di corsa notevole per gli standard della maggior parte delle persone, ma vale la pena notare che il programma comprendeva una sola sessione “di qualità” alla settimana e molte corse facili. Non si trattava quindi di allenarsi in modo “duro”, ma in modo regolare e con un consistente numero di chilometri.
Se si adotta questo sistema con l’avanzare dell’età, si possono ottenere risultati positivi. I soggetti hanno registrato una diminuzione del grasso corporeo, sceso da un già basso 18,7% al 16,7%, e un significativo aumento del VO2 max, un fattore determinante per la prestazione nella maratona.