Energia allo stato puro. Najla Aqdeir è un uragano. Lei stessa ammette di non riuscire a stare ferma ed è sempre immersa nel running. La corsa è la sua vita, le ha permesso di ricominciare, libera e a modo suo. E per tutto il mese di luglio sarà lei a guidare i nostri allenamenti di corsa in qualità di “Coach del mese”.

La storia di Najla, atleta e Nike running coach

Najla arriva in Italia a 11 anni e scopre subito l’atletica leggera, se ne innamora, ma la famiglia le impedisce di praticarla, scegliendo per lei un altro destino. Lei insiste, con tenacia e determinazione perché questa è la sua passione (leggi QUI la sua storia).

Dopo essere stata specialista dei 3.000 siepi, Najla oggi è istruttore Fidal e Nike running coach con una missione ben precisa, proporre la corsa come risorsa di inclusione, soprattutto per i più giovani e i più fragili: "Mi piace poter trasmettere ad altri quello che il mio allenatore mi ha insegnato. La corsa mi ha aiutato tantissimo durante il periodo di integrazione in Italia e da allora non ho più smesso di praticarla, sia come atleta sia come running coach - racconta -. Non serve essere un professionista per amare la corsa, non devi andare veloce a ogni costo. Puoi correre semplicemente perché ti fa stare bene, perché ti aiuta a raggiungere un obiettivo o superare una difficoltà".

E può davvero fare la differenza nella vita delle persone. Non serve molto per iniziare il cambiamento, tutti possono provarci, bastano un paio di scarpe, dei pantaloncini e una maglietta per correre ovunque: "La corsa è un’attività ripetitiva che può aiutare anche a trovare soluzioni inaspettate a piccoli e grandi problemi. Vale la pena darle e darci fiducia", prosegue Najla.

La tecnica prima di tutto: ecco le proposte di allenamento di coach Najla per RW

Tutti possono correre, è vero, ma per la nostra coach bisogna partire dalle basi: "Mi piace il gesto elegante nella corsa e per farlo occorre allenare la tecnica, solo dopo arrivano ritmo e tempi".

È proprio per questo che gli allenamenti che Najla ci propone cominciano con un’attivazione pre-corsa dedicata a piedi e caviglie, strumenti per eccellenza di ogni runner che vanno preparati in modo adeguato con almeno 10 minuti di warm up.

"Non possono poi mancare le andature, da eseguire sul posto o in movimento per almeno 30 metri, utili ad allenare ritmo e coordinazione, entrambi aspetti cruciali per un running di qualità", spiega Najla.

Il quarto e ultimo allenamento, da eseguire a tempo come un circuito, è invece focalizzato sulle braccia: "sono loro che ci aiutano ad equilibrare l’azione delle gambe e a sostenerci in salita e quando siamo particolarmente affaticati", conclude la coach