Negli scorsi giorni scrivevamo dell'impressionante lungo di 40 chilometri di Eliud Kipchoge in vista della Maratona di Londra. Per molti, questo sarebbe già un traguardo. Per lui, è solo un altro passo sulla via dell'eccellenza. Ancora di più.

La cosa interessante è che, nonostante sia il più grande maratoneta di tutti i tempi, Kipchoge si allena con una mentalità che va ben oltre il cronometro e che si basa su disciplina, equilibrio e forza mentale. La sua filosofia non ispira solo gli atleti d'élite: può aiutare anche noi, runner amatoriali ad affrontare le lunghe distanze e la maratona con un volto diverso.

Non è necessario correre al ritmo degli atleti più forti o sognare di battere i record mondiali. Per Eliud Kipchoge ogni gara lunga è un'opportunità per imparare, migliorare e godersi il processo. Perché, che lo si creda o meno, anche lui ha giornate storte. Questi sono i cinque pilastri di un campione che possono aiutarti se ti stai preparando per la maratona.

I 5 consigli di Kipchoge per correre la maratona

Non si tratta solo di correre

Per Kipchoge, un buon piano di allenamento non consiste solo nell'accumulare chilometri. “Un programma ben bilanciato comprende forza, core, stretching...”, spiega. Questo è fondamentale per mantenere il corpo in salute ed evitare infortuni, il che è particolarmente importante per chi si allena dopo lunghe giornate di lavoro o con tempi di recupero ridotti.

In altre parole, riserva una o due sessioni alla settimana per lavorare sulla forza e fai dello stretching dopo ogni corsa. Non solo correrai meglio, ma resisterai più a lungo senza fastidi e ridurrai la possibilità di infortuni.

Fai della corsa lunga un appuntamento settimanale

La maratona si allena soprattutto correndo a lungo. Kipchoge ha ragione: nei tre mesi che precedono la gara, una corsa lunga settimanale è d'obbligo. Queste sessioni aiutano il corpo ad adattarsi e, soprattutto, allenano la mente per i momenti difficili. Si può iniziare con corse lunghe comode e aumentare gradualmente la distanza. Non è necessario correre a tutta velocità: il segreto è abituarsi a stare in movimento per molto tempo.

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Luciano Lima//Getty Images

Allena la testa e le gambe

“Va bene se un allenamento va male - dice Kipchoge -. Anche le giornate storte ti insegnano. Qualsiasi corridore lo ha sperimentato: ci sono sessioni che sono difficili, quando tutto ti pesa. Accettarle fa parte del processo. Non sentirti frustrato se una corsa non va come previsto. Impara da questo, ascolta il tuo corpo e non perdere la fiducia. Ogni allenamento è importante.

Corri per sentirti forte, non solo per andare veloce

Una corsa lunga non deve essere una prova di velocità. Kipchoge si concentra sul finire con una buona sensazione, respirando con controllo e sentendo la potenza nelle gambe. Perché è questo che fa davvero la differenza.

Un buon consiglio per i runner che si preparano a una maratona è quello di lasciare a casa di tanto in tanto l'orologio, le cuffie e altri gadget sportivi. Ascolta te stesso, trova il tuo ritmo confortevole e punta a finire forte gli ultimi chilometri.

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La disciplina batte il talento

"Bisogna essere disciplinati, nella vita e nell'allenamento. Non ci sono scorciatoie nella vita, bisogna lavorare con tutto il cuore. Solo così potrai avere successo", ripete Kipchoge come un mantra. Coerenza, routine, impegno costante giorno dopo giorno... è questo che sostiene un campione. E anche questo ciò che può aiutarti. Se vuoi progredire, non ti servono più serie o più chilometri, ma più costanza. Esci e corri, anche se è difficile, anche se hai avuto una brutta giornata o senti di non avere la forza mentale per farcela. Ogni passo è importante.

La magia di Kipchoge non sta solo nei suoi tempi stratosferici ma nel modo in cui cura ogni dettaglio del suo allenamento e nel modo in cui trasferisce questa saggezza a qualsiasi persona. Non è necessario correre al suo ritmo per beneficiare dei suoi insegnamenti. Basta avere impegno, pazienza e godersi il viaggio.