Il "muro" della maratona, il momento in cui ogni corridore sembra fermarsi, si manifesta intorno al 30° km quando finiscono le riserve di zuccheri. Ma c'è un modo per non fermarsi.

Impara a correre con il giusto ritmo e la corretta frequenza cardiaca per attingere alle immense riserve di grassi. Il tuo corpo ha energia per centinaia di chilometri, basta sapere come attivarla.

Il nostro organismo dispone di una riserva di zuccheri di circa 500 grammi che, se utilizzati come unica fonte energetica, mettono a disposizione circa 2.000 calorie. Una persona di 70 kg, indipendentemente dalla sua velocità di corsa, può percorrere con questa risorsa energetica circa 30 km, dopo di che non ha più risorse per progredire, si ferma irreversibilmente, come un’auto che finisce la benzina.

Ed ecco perché il famoso muro della maratona si colloca su questa distanza. Per evitare di consumare tutti i nostri zuccheri, di cui abbiamo una riserva ridotta, dobbiamo tenere una velocità di corsa che ci permetta di utilizzare anche le nostre riserve di grassi, sufficienti per percorrere centinaia di chilometri.

Dobbiamo tenere una velocità di corsa che permetta di utilizzare anche le nostre riserve di grassi

Questa velocità di corsa si ottiene attraverso la misurazione della nostra soglia aerobica, che si può effettuare con test empirici in pista o, in modo più preciso, determinando i valori di acido lattico nel sangue durante uno sforzo.

Dal test si ottiene un valore di velocità, ma soprattutto un valore di frequenza cardiaca, che usualmente corrisponde al 75-80% della frequenza cardiaca massimale. Mantenendo un ritmo di corsa che permetta di non superare questo valore di frequenza cardiaca, saremo sicuri di non sottoporre il nostro organismo a stress cardiorespiratori e metabolici eccessivi e termineremo senza problemi la nostra maratona.