The Running Academy di Cisalfa Sport e Runner's World è tornata a Roma insieme ad adidas per una nuova serata all’insegna della passione della corsa. Ed è stata una serata magica, che ci ha fatto fare un salto nell’olimpo dell’atletica grazie alla presenza della campionessa di triplo Dariya Derkach e ci ha regato i consigli preziosi di coach Andrea Giocondi per assicurarci un running performante e in salute.

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Ad ospitare la tappa dell’evento creato da Cisalfa Sport e Runner's World che unisce talk, test e community run, lo storico store Cisalfa nel cuore del quartiere Eur; un giardino delle meraviglie per qualsiasi runner e appassionato di sport. Come è andata la serata? Ci sbilanciamo e diciamo che è stata unica, grazie a quello che Dariya e coach Giocondi hanno saputo trasmetterci, e grazie anche a quelle atmosfere elettrizzanti che solo la Città eterna sa regalare a chi ne percorre i viali nelle luci del tramonto.

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@Alessandra Provera | Phototoday

The Running Academy Roma, la grinta dell'olimpionica Dariya Derkach e la saggezza di coach Giocondi

Pochi dei runner romani intervenuti avrebbero pensato di potersi innamorare di una specialità super tecnica dell’atletica come il salto triplo, apparentemente lontana anni luce dal gesto della corsa. E invece è successo! Tutta colpa (o merito) di Dariya Derkach, 14 volte campionessa italiana e finalista olimpica, che ha saputo trascinarci nel suo mondo fatto di tanti allenamenti per la forza, in cui solleva carichi anche di 200 kg, ma anche di tanta corsa, non solo veloce!

"È vero, in allenamento faccio soprattutto lavori di velocità, non supero i 100 metri, ma quando posso mi piace tantissimo uscire a correre una mezzoretta tranquilla sul lungo mare o al parco. Quanto ho corso al massimo come distanza? Sono arrivata ai 10 km, ed è stata durissima!", ha raccontato l’azzurra.

Dalla potenza e dalla tecnica richiesta dal salto triplo ha preso spunto Andrea Giocondi per sottolineare l’importanza dell’allenamento della forza anche per i runner amatori, che spesso tendono invece a trascurarlo o a non farlo proprio.

Capisco che il tempo per un amatore è spesso tiranno, ma correre e basta è un errore da non fare. Il runner deve allenare anche la forza, e non solo per migliorare la cilindrata e quindi andare più forte, ma anche per evitare di farsi male – ha spiegato il coach -. Quando si corre solamente e non si cura l’aspetto muscolare, è inevitabile che la parte più debole del corpo prima o poi vada in crisi. Il mio consiglio è di fare almeno una, meglio due sedute per la forza a settimana, e non serve necessariamente andare in palestra, anche 20 minuti di esercizi specifici a casa possono bastare".

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The Running Academy Roma, di corsa per le vie dell’Eur

La serata è proseguita con una run iniziata al tramonto e terminata al chiaro di luna. Di corsa siamo partiti dall'Obelisco di Marconi, per poi andare a “visitare” il Colosseo Quadrato e gli altri luoghi simbolo dell’Eur, quartiere dagli eleganti palazzi bianchi, gli ampi viali e le architetture di impronta razionalista. Dopo il giro del famoso laghetto, cuore azzurro del rione, abbiamo fatto rientro nello store per un apprezzato “terzo tempo” utile per reintegrare le energie e scambiarsi le impressioni sulla serata.

Avrebbe dovuto essere con noi anche Mattia Furlani, cil ampione mondiale indoor di salto in lungo, ma all’ultimo problemi personali l'hanno costretto a declinare l’invito. Speriamo di averlo con noi in una delle prossime tappe.

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The Running Academy Roma, il test delle adidas Supernova Rise 2, Adizero Adistar 3 e Boston 12

La run per le vie dell’Eur è stata anche l’occasione per provare alcuni gioielli di casa adidas. Grazie alla collaborazione con il marchio delle tre strisce, ogni runner ha potuto scegliere se testare in anteprima la adidas Supernova Rise 2, oppure correre con ai piedi la Adizero Adistar 3, studiata per gli amanti delle lunghe distanze, con una struttura stabile e una transizione fluida per un’esperienza di corsa ottimale; oppure la adidas Boston 12, il modello più dinamico della selezione, pensato per chi ama la velocità, con una struttura leggera e reattiva per migliorare le prestazioni nei lavori più intensi. Tutti questi modelli, tra i più amati dai runner, sono disponibili per l'acquisto presso i negozi Cisalfa Sport e online su cisalfasport.it.

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Le nuovissime adidas Supernova Rise 2

Dopo il successo ottenuto lo scorso anno dalla sua prima versione, il ritorno di Supernova Rise era piuttosto atteso. Pensata per l’allenamento quotidiano, questa scarpa presenta infatti un mix vincente tra comfort, supporto e reattività, ideale per le medie e lunghe distanze.

Le modifiche apportate alla versione precedente riguardano soprattutto la tomaia, che utilizza un mesh ingegnerizzato più sottile per una calzata più traspirante, e la talloniera, che è stata ridisegnata con l’introduzione di un collare in schiuma più morbido e avvolgente per rendere più sicura la calzata. Piccoli ritocchi che comunque hanno contribuito a un alleggerimento del peso della scarpa del 4% rispetto alla versione precedente.

Poco o nulla è stato modificato nel comparto dell’intersuola che è realizzata con la schiuma Dreamstrike+ a tutta lunghezza, un materiale morbido, confortevole ma al tempo stesso reattivo. All’intersuola è abbinato un sistema Support Rod, in schiuma più densa, che ha il compito di fornire stabilità e sostegno durante la transizione del passo dal tallone alla punta. Tutto questo fa della adidas Supernova Rise 2 una scarpa perfetta per chi cerca ammortizzazione e comfort sulle medie e lunghe distanze.

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The Running Academy Roma con adidas, parola ai runner

Chiara Gianfreda: “Ho corso con le adidas Supernova Rise 2, belle scarpa, leggere e sicuramente molto versatili”.

Davide Bianco: “Ho provato la Boston 12. L’ho trovata confortevole per la corsa lenta di stasera, ma comunque si sente che è molto reattiva, basta fare qualche allungo. Ci si può correre anche una gara veloce”.

Cristiano Micheletti: “Mi sono trovato benissimo con le Adizero Adistar 3, forse sono le scarpe più belle con le quali abbia mai corso”.

Erica Nemes: “Ho corso con le Supernova Rise 2. Premetto che sono molto esigente in fatto di scarpe, ma con le Rise mi sono trovata veramente bene. La tomaia è davvero confortevole, ti dimentichi di averle ai piedi. Spesso le scarpe mi danno fastidio in qualche punto, queste erano perfette. E poi mi è piaciuta la rullata, molto fluida, avevo la sensazione che la scarpa mi lanciasse in avanti”.

Michele Mazzucchelli: “Corro da poco, 10-12 km, in genere con scarpe un po’ più pesanti delle Rise 2 con cui ho corso oggi. Mi sono piaciute, ma soprattutto non ho avvertito il fastidio al ginocchio che ho normalmente quando corro".

Mattia Rocchetti: “Ho ripreso a correre da poco e le Adistar 3 di stasera mi hanno fatto sentire un po’ meno stanco”.

Simona: “Non avevo mai provato una scarpa adidas prima. Ho voluto provare le Boston 12 e le ho trovate molto morbide, confortevoli, veloci come piace a me. Le userei anche per una gara di 10 km”.

Daniele Rovera: “Ho scelto le Adistar 3 e le ho trovate molto morbide e confortevoli. Il mio giudizio è assolutamente positivo. Una scarpa così la userei anche per le gare sulle lunghe distanze, ammortizza bene”.

Luca Ciavarra: "Mi sono trovato bene con le Adistar 3, mi sembrano delle scarpe belle reattive. Io che sono un maratoneta le userei per i miei allenamenti brillanti. Mi è piaciuta la loro elasticità non traumatica".

Michele D’Amelio: “Mi piace correre veloce, normalmente in allenamento giro a ritmi intorno ai 4’ al km. Ho scelto di provare le Boston 12 e le ho trovate abbastanza reattive. Le userei per una mezza maratona”.

Clarita Paja: “Mi sono trovata bene con le Supernova Rise, molto leggere ma anche ben ammortizzate. Per una 10 km secondo me vanno benissimo, ci volo”.

Andrea Franceschini: “Ho corso con Adizero Adistar e, anche se non sono scarpe per pronatori, io che tendo a cedere col piede verso l’interno ho avuto la sensazione che mi sorreggessero. Probabilmente perché oltre ad essere ben ammortizzate, sono anche belle larghe di pianta”.

Maria Assunta Guida: “Con le Supernova Rise ho sentito da subito il piede contenuto e indirizzato. In corsa mi hanno dato tanto comfort perché dopo i primi due chilometri in genere inizio ad avvertire dei fastidi ai tibiali, e stasera invece nulla”.