Cosa significa esattamente fare le ripetute? Se sei un runner avrai senz’altro già sentito parlare di prove ripetute. Si tratta di un modo per aumentare l’intensità dell’allenamento attraverso la ripetizione di tratti corsi a velocità elevata, alternati a periodi di recupero da effettuarsi correndo più lentamente oppure camminando o correndo a ritmo maratona.

Variazioni di ritmo per il runner amatore, i consigli di Andrea Giocondi

L’obiettivo delle ripetute è quello di far andare più forte, di far dimagrire e di migliorare il benessere psico-fisico generale. Gli studi scientifici degli ultimi anni sono molto più favorevoli a far svolgere i lavori di alta o media intensità attraverso le prove ripetute rispetto a quanto accadeva solo qualche anno fa. Ma funzionano per tutti? O le ami o le odi. In ogni caso le ripetute non passano inosservate: c'è chi non vede l'ora di correrle e chi al contrario ha il sonno agitato la notte prima di doverle affrontare... Questi i consigli di coach Andrea Giocondi:

“Lasciamo le ripetute all'atleta agonista. Quando si tratta di runner amatori preferisco parlare di alternanza di ritmo perché così riesce a imparare a conoscere il proprio corpo, migliorando lo stato di benessere in generale. E di divertirsi”.

Le andature adatte ai runner amatoriali

Alternare il ritmo nella corsa, significa cambiare più o meno frequentemente la velocità tra andature di corsa veloce con corsa lenta di recupero. Questo tipo di allenamento, che nella programmazione troviamo denominato come Interval Training o Fartlek, ha diversi effetti positivi sull'organismo.

"Innanzitutto, aiuta a migliorare la capacità cardiovascolare - spiega il coach Andrea Giocondi -, stimola il ritmo di soglia e l’elasticità al recupero del cuore e dei polmoni, rendendoli più efficienti. La variabilità stimola il metabolismo, favorendo una maggiore combustione di calorie e grassi, pertanto aiuta il nostro organismo a mantenere una forma migliore. Inoltre, questa alternanza incide a livello muscolare, rafforzando i muscoli delle gambe e migliorando oltre la resistenza anche il recupero".

In sintesi, alternare ritmi e andature durante la corsa permette di migliorare la prestazione dell’atleta sia per quel che riguarda, la velocità, la resistenza e soprattutto la capacità di recupero.

"Nella programmazione tipo di un atleta non dovrebbero mai mancare due sedute a settimana, dove un giorno si stimola una risposta veloce ed elastica del nostro organismo sia muscolare che cardio respiratoria, prove brevi ripetute - dice Giocondi - . Mentre nel secondo allenamento a seguire con almeno 1 / 2 giorni di distanza di recupero dal primo, lavoreremo su distanze più lunghe stimolando ritmi di soglia con recuperi non eccessivi". Per concludere, l’efficacia di questa metodologia aiuta il corpo all’adattamento e miglioramento della prestazione, e rende la corsa meno monotona, portando benefici sia a livello fisico che mentale.