La prima volta di The Running Academy a Trieste è da incorniciare! Il format di incontri – talk, test e community run – ideato da Runner’s World e Cisalfa Sport ha richiamato presso lo store di via San Francesco tantissimi runner curiosi ed entusiasti di prendere parte a questo evento esclusivo in collaborazione con Diadora durante il quale poter testare i modelli da running Diadora Nucleo 2 e Diadora Volo 5.

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Ospite d'onore di questa tappa è stato il mitico Gelindo Bordin, ex maratoneta azzurro, oro olimpico a Seoul 1988 e primo italiano a vincere la storica Maratona di Boston, oggi Direttore Sport & Marketing del brand di Montebelluna che ha incantato i runner con ricordi e consigli per gli amatori. Insieme a lui la running coach Micaela Bonessi che ci ha poi guidato lungo le strade cittadine in occasione della consueta community run post talk.

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Difficile raccontare a parole l’atmosfera vissuta in questa serata di tarda primavera: la carica dei runner di Run Society Trieste e Mostro Run di Udine ha contribuito a scaldare l'atmosfera e alla fine, grazie alla corsa e a queste ore trascorse a chiacchierare del nostro sport preferito, ci siamo ritrovati tutti amici. Ma andiamo con ordine...

The Running Academy Trieste, i consigli di Gelindo Bordin per i runner amatori

Non capita tutti i giorni di poter incontrare un mito della maratona azzurra: grazie al partner Diadora, i partecipanti hanno potuto conoscere di persona Gelindo Bordin che, durante il talk moderato dal direttore di Runner's World Rosario Palazzolo, Gelindo ha condiviso i ricordi indelebili delle sue imprese più iconiche ("nei paesi asiatici la maratona è come una religione e vincere l'oro olimpico a Seoul, a casa loro, è stato davvero entusiasmante") e qualche consiglio per affrontare al meglio la preparazione della maratona:

La maratona merita rispetto, non va mai sottovalutata. Prepararla tuttavia non è difficile se si seguono alcune regole chiave, la prima della quali per i runner amatori, che normalmente sono persone che lavorano nella vita di tutti i giorni, è dare al fisico il tempo di recuperare”, commenta Gelindo.

Un errore che fanno molti runner è infatti quello di voler correre impiccati ad ogni allenamento, di non recuperare mai e invece “è proprio nel recupero il segreto per andare forte e riuscire a migliorarsi – spiega Gelindo Bordin -. Se non si dà al fisico il tempo di recuperare e sviluppare gli adattamenti dell’allenamento, si finisce per entrare in una fase di stallo delle prestazioni e, in più, si rischia d’infortunarsi”.

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La marea arancione di The Running Academy colora le strade di Trieste

Al termine del talk tutti fuori per correre in direzione del mare e goderci la splendida città di Trieste che iniziava a colorarsi di tramonto. La marea arancione di The Running Academy ha attirato su di sé gli sguardi curiosi dei passanti e, correndo incontro al sole, abbiamo attraversato il centro fino alla suggestiva Piazza Sant'Antonio Nuovo dove nasce il Canal Grande di Trieste.

Suggestivo il passaggio sul moderno Ponte curto che ci ha accompagnato sulla sponda opposta del canale fino al mare. Una breve deviazione accanto alla Capitaneria di Porto e i magazzini di Porto Vecchio per poi dirigerci a tutta verso il molo Audace: 200 metri di sprint circondati dall'acqua e avvolti dai colori del tramonto.

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Breve sosta per ricompattare il gruppo e scattare una foto ricordo e poi di nuovo verso il centro per rientrare in negozio. Qui ad attendere i runner il consueto "terzo tempo" per recuperare energie. condividere le impressioni di corsa. Grande successo per l'iniziativa delle foto istantanee con cui i partecipanti hanno immortalato la magica atmosfera di The Running Academy Trieste. Un ricordo da incorniciare!

The Running Academy Trieste, il test dei modelli Diadora

Ai piedi dei runner le nuove Diadora Nucleo 2 e Blushield Volo 5, scarpe pensate dal brand di Montebelluna per chi cerca comfort, reattività e stabilità anche sulle distanze più impegnative.

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Il primo modello, Diadora Nucleo 2, rispetto alla versione precedente, è stato completamente ridisegnato per rispondere ancora meglio alle esigenze dei runner che cercano un prodotto resistente e confortevole, adatto alle corse più lunghe. L'intersuola in schiuma Anima è la tecnologia Diadora progettata per aumentare la reattività dell'intersuola del 30%, riducendone il peso del 20%.

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Mentre le Diadora Blushield Volo 5, l'altra calzatura da running da testare, combinano l'intersuola Anima per una scarpa più reattiva senza sacrificarne la leggerezza e la tecnologia Blushield che agisce sull’asimmetria del piede, migliorando l'efficienza e la stabilità.

Entrambi i modelli sono disponibili per l'acquisto presso i negozi Cisalfa Sport e online su cisalfasport.it.

Diadora Nucleo 2 e Diadora Volo 5, parola ai runner

Letizia di Fant: “Ho provato le Diadora Blushield Volo 5. Normalmente corro con scarpe diverse, più rigide, per cui all’inizio quando le ho calzate mi sono sembrate strane. Poi invece correndo devo dire che mi sono trovata molto bene”.

Giuseppe Trotta: “Avevo già corso con le Volo 5, un modello che ho utilizzato a lungo per le mie corse normali di tutti i giorni. Quest’ultima versione l’ho trovata un po’ più stabile, la preferisco”.

Federico Tonino: “Delle Volo 5 ho apprezzato il drop alto, sono confortevoli nella corsa. Forse mi sarebbe piaciuto un appoggio più largo a livello di avampiede”.

Lorenzo Manzin: “Ho corso con le Volo 5 e, sinceramente, le ho trovate molto più comode e morbide rispetto a quelle che uso di solito. Però per la mia corsa amatoriale, i 150 euro del loro costo sono fuori budget”.

Stefano Topazi: “Abitualmente sono abituato a scarpe più morbide delle Volo 5 con cui ho corso oggi, utilizzo modelli con un appoggio più “cuscinoso”. Queste sono forse un po’ troppo secche per me e le mie ginocchia”.

Dario Gasparo: “Mi sono trovato benissimo con le Nucleo 2, morbide e leggere. Ho problemi con una tendinite che mi ha dato fastidio per tutta la stagione e con queste invece ho corso senza sentirla”.

Olivier Dechance: “Ho provato le Nucleo 2 e per me, che corro la maratona a ritmi intorno ai 4 al km, trovo che siano delle ottime scarpe per le corse facili, perfette da usare per i lenti, in quei giorni in cui si ha bisogno di far riposare le gambe. Mi piacciono perché corri e non senti niente, fai chilometri senza affaticarti”.

Paola Mossenta: “Non avevo mai corso con una scarpa Diadora, oggi avevo la Nucleo 2, molto alta davanti, e mi sono trovata benissimo. Non ho mai trovato una scarpa così ammortizzata nell’anteriore, penso proprio che la comprerò”.

Chiara Scarfiello: “Con le Nucleo 2 mi sono trovata bene a livello di appoggio, l’unica cosa è che avendo io un piede dalla forma particolare mi ha dato fastidio lateralmente. Probabilmente con il mio problema ho bisogno una scarpa dalla pianta e dalla calzata più ampia”.