È già arrivato il momento di prendere carta e penna e programmare la prossima stagione sportiva. Partecipare a un ultra trail non è infatti una prova che può essere improvvisata o lasciata al caso. "Stare sulle gambe" per più di 10 ore, compiere dislivelli proibitivi e correre in picchiata da ripide discese sono imprese che vanno pensate e ragionate a lungo.
Ma con il giusto allenamento e con una corretta programmazione tutti possono diventare degli ultra trailer. Vi proponiamo l'elenco degli ultra trail da correre nel 2024, attenzione perché si parte prestissimo - il primo è a inizio marzo -, scaldate i motori che la montagna vi aspetta!
Ultrabericus
16 marzo 2024 – Vicenza
https://ultrabericus.it/ultrabericus-trail
Per gli appassionati e le appassionate di trail running la Ultrabericus è ormai una "classica di primavera", un po' come la Milano-Sanremo, che di solito si corre lo stesso giorno, per gli amanti del ciclismo. Con la differenza che la seconda i comuni mortali possono vederla solo in TV, mentre la prima può correrla, o almeno provarci, chiunque.
Si corre sui colli Berici, i monti a sud di Vicenza, che possono vantare una altitudine massima di 445 metri. Andare su e giù per un totale di 2.500 metri di dislivello potrebbe sembrare la cosa più stupida del mondo solo a chi non ha mai partecipato questa gara, che risulta essere, un po’ misteriosamente, molto più divertente di quanto sembrerebbe sulla carta.
I Colli Berici non sono certo le Dolomiti e i loro boschi non sono la foresta tropicale, eppure è incredibile quanto ci si riesca a divertire a correre su quei sentieri, selezionati e “balisati” con cura quasi maniacale da parte degli organizzatori dell’Ultrabericus Team, dei quali si percepisce ad ogni passo tutto l’amore per il loro territorio.
E poi a contribuire alla magia dell’Ultrabericus, su qualsiasi distanza ci si cimenti, c’è l'aria di primavera, le primule e le violette che ricoprono il sottobosco, il piacere per quello che per molti è il ritorno alle gare dopo la pausa invernale, il calore del numero esagerato di volontari che presidiano il percorso e, ciliegina sulla torta, l’arrivo in quell’autentica bomboniera che è la Piazza dei Signori, in centro a Vicenza.
La distanza classica è una 65 km, quest’anno, anno pari, da percorrere in senso orario, ma negli anni sono andate aggiungendosi la versione "urban" da 21 km (con 700 m D+), la "twin", una staffetta mista sulla distanza classica, e per la prima volta, la “marathon” da 43 km con 1.500 m D+ e la “junior” da 21 km con 700 m D+, che potrà essere fatta anche sai senior in versione “nordic walking”.
Non si contano gli appassionate e gli appassionati che hanno avuto su questi sentieri il loro battesimo nell’ultra running, io sono fra questi.
Tuscany Crossing
19-20 aprile 2024 - Castiglione d'Orcia (SI)
https://www.tuscanycrossing.com/
Quando a primavera è ancora presto per divertirsi in alta montagna, si può già farlo però tranquillamente sulle colline toscane, già vestite di foglie pronte a spazzare via i grigiori dell’inverno.
Nel 20217 il sito di Forbes ha addirittura inserito il Tuscany Crossing fra le 12 maratone in giro per l’Europa che vale la pena di correre, e nonostante questa gara non sia in realtà una maratona, ci pare giusto curiosare come la vedono da New York: “La Tuscany Crossing è una maratona “ultra” di 100 chilometri che si snoda attraverso le dolci colline della regione toscana italiana della Val d’Orcia. Un percorso tra paesaggi mutevoli, siti Patrimonio dell'Umanità, vigneti, fortezze, campi di grano, castelli e chiese medievali che ispirano artisti fin dal Rinascimento. Il percorso è antico, utilizzato da secoli da viandanti e pellegrini e attraversa paesi dai nomi come Pienza, San Quirico d'Orcia, Montalcino e Castelnuovo dell'Abate. La corsa termina alla Fortezza d'Orcia e i concorrenti hanno un tempo massimo di 24 ore per completarla”. C’è poco da aggiungere, no?
Forse giusto un paio di note gastronomiche prese dal sito della gara (“Questa è la Val d’Orcia, terra dove ancora l’agricoltura non si è arresa al progresso e ancora oggi propone al mondo intero sapori prelibati come i famosi vini che meritano appellativi aristocratici come il “re” Brunello e il “nobile” Montepulciano e l’astro nascente Orcia Rosso, formaggi unici come il pecorino di Pienza e quella cucina “povera”che ha dato origine alla dieta Mediterranea, e... la gente, la popolazione, che continua ad accogliere i viandanti e a renderli partecipi di una sincera convivialità.”).
Tre le distanze previste: 53 km con 1.580 m D+, 103 km con 3.620 m D+ e 161 km con 5.230 m D+. Il resto, è Toscana.
Ultratrail Via degli Dei
10-12 maggio 2024 – Bologna
https://www.ultratrailviadeglidei.com/
Se li ho capiti bene, dato che io non lo sono, gli scialpinisti si innamorano di una linea e poi fanno di tutto per riuscire a percorrerla con gli sci ai piedi. L’Ultratrail Via degli Dei non si corre con gli sci, ma ci si può tranquillamente innamorare di quella linea che corre quasi perfettamente diritta in direzione nord sud, da Bologna a Fiesole, e fare di tutto per riuscire a percorrerla.
Rispetto a tante altre, pur rimanendo nell’ambito di quelle cose un po’ folli che si chiamano gare di ultra trail, non è una delle imprese più proibitive: 126 km con 5.100 m D+, lungo un tracciato il cui ritrovamento ha una bellissima storia. Sul sito di Daniele Mancini, “archeologo tuttofare”, si legge: “Due appassionati montanari di Castel dell’Alpi in provincia di Bologna, uno avvocato e l’altro scalpellino, Cesare Agostini e Franco Santi, decisero un giorno di verificare se quello che i loro nonni raccontavano fosse vero e cioè che sotto la vetta di Monte Bastione c’era “una strè romana nel bòsc“… Iniziarono così, da soli, studiando i crinali e l’ipotetica via più dritta tra Bologna e Firenze a scavare e nell’estate 1979 eccolo lì: il basolato.” Ed è proprio sul “basolato”, quei pietroni che pavimentavano l'antica strada romana, che si corrono alcuni dei tratti più suggestivi del percorso.
Il tracciato è stato un po’ modificato, anche in conseguenza dell’alluvione e delle frane che hanno martoriato l’Appennino bolognese nel maggio scorso, e le distanze proposte sono quattro: oltre all’Ultra Trail Via degli Dei, ci sono il Flaminia Militare Trail da 58 km con 2.000 m D+ e partenza da passo della Futa, il Celtic Trail da 36 km con 1.700 m D+ e partenza da Monte Bibele, il Monte Senario Trail da 33 km con 1.500 metri D+ e partenza da S.Pietro a Sieve.
Non è proibitiva, ma va affrontata con rispetto, perché comunque non perdona la superficialità.
Dolomiti Extreme Trail
7-9 giugno 2024 – Val di Zoldo (BL)
https://dolomitiextremetrail.com/it/index
Dolomiti di nome e di fatto, e anche quanto ad “Extreme” non si scherza. Si corre intorno alla bellissima Val di Zoldo, sorvegliati dal Civetta e dal Pelmo, la cui sola vista regala sollievo dalla non poca fatica. E se il tempo è bello, il panorama che si può ammirare dal Monte Rite, che rappresenta anche l’ultima salita impegnativa (ma la discesa è peggio...), è qualcosa di straordinario.
Oggi il “Dolomiti Extreme Trail” vanta ben sei gare: si va dalla punta di diamante - la 103k, che vi condurrà alla scoperta di tutti i monti che fanno da coronamento alla Val di Zoldo -, alle non meno accattivanti 72k, 55k, 22k, 11k, fino alla Mini DXT per giovanissimi runner.
La Val di Zoldo, rimasta lontana dal turismo di massa, ha potuto conservare intatto il fascino selvaggio della montagna e dei suoi antichi sentieri, offrendo così un trail “puro” attraverso boschi incontaminati, incomparabili formazioni rocciose e vasti ghiaioni, lungo percorsi che vi porteranno ad attraversare piccoli ruscelli, saltare radici e ad inerpicarvi lungo scoscesi pendii, estasiati dalla maestosità di alcune delle più belle cime delle Dolomiti dichiarate patrimonio mondiale dell'umanità dall’UNESCO.
La particolare atmosfera che si viene a creare nel paese di Forno, dove sono concentrati sia i servizi offerti dal DXT Village, sia la partenza e l’arrivo, vi farà percepire il calore autentico di una comunità che si stringe attorno agli atleti e che, con oltre 300 volontari, rende possibile lo svolgersi di questa manifestazione ormai divenuta di stampo internazionale seppur conservando intatto il suo spirito di Ecotrail, da sempre molto sentito dall’organizzazione.
Lavaredo Ultra Trail
26-30 giugno 2024 – Cortina d’Ampezzo (BL)
https://lavaredo.utmb.world/it
Nel 2023 sono stati 5.200 i fortunati partecipanti Lavaredo Ultra Trail, baciati dalla buona sorte al momento del sorteggio, che ha selezionato i concorrenti tra ben 11.584 aspiranti. I preiscritti all’edizione 2024 sono 14.300 provenienti da 95 nazioni. Numeri che dicono che “la Lut” è semplicemente la gara di trail running di gran lunga più ambita d’Italia.
L'evento comprende cinque distanze di gara, dai 10 ai 120 km, con la “lunga” ad aggiudicarsi per distacco il titolo della più desiderata: per la partenza alle 23 nel frastuono sotto le stelle di Corso Italia a Cortina, per il passaggio a due passi dalle Tre Cime di Lavaredo prima dell’alba o parecchio dopo, per il piattone infernale prima di Cimabanche, per la fantastica fatica bestia su per la Val Travenanzes, per la vista clamorosa prima e dopo il Rifugio Averau, per la perfida discesa degli ultimi 10 km, per l’arrivo commosso nel caldo di inizio estate di nuovo in centro a Cortina, per altri mille motivi diversi per ognuno e ognuna. C’è chi la definisce la Wimbledon del trail running, e non è una esagerazione.
Ultratrail Gransasso
12-14 luglio 2024 – Prati di Tivo (TE)
https://ultratrailgransasso.it/
Da spocchioso nordico nato in mezzo alle Alpi, avevo sempre pensato che il Gran Sasso fosse una di quelle alture che al sud chiamano montagne perché non hanno di meglio, invece, quando i casi della vita mi hanno portato a vederlo dal vivo, ho scoperto che è proprio bellissimo: 2.919 metri di roccia, con un sentiero che arriva in cima di una pendenza che qui al nord non ci sogniamo neanche, e una vista incredibile sulla bellissima piana di Campo Imperatore.
L’Ultratrail Gransasso sulla cima vera e propria non ci arriva (ma si ferma solo 200 metri più in basso), in compenso nella piana di Campo Imperatore ci scorazza in lungo e in largo, andando anche a rovistare in angoli nascosti del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Quattro le distanze proposte: l’Ultra Trail del Gran Sasso da 109 km con 6.820 m D+, il Gran Trail Corno Grande da 63 km con 4.060 metri D+, la Tre Rifugi Skyrace da 31 km con 2.070 m D+, e il Pietracamela Trail da 17 km con 1.080 m D+.
È una gara “giovane”, ma chi l’ha corsa giura che sia bellissima e, per quello che ho visto e corso da quelle parti, sono certo che sia vero.
Dolomyths Run
20-21 luglio 2024 – Canazei (TN)
C’era una volta la Dolomites Skyrace, senza ombra di dubbio una delle più belle skyrace del mondo. Poi ha cambiato nome, ma continua ad essere una delle più affascinanti skyrace del mondo. L’evento Dolomyths Run, che si corre ogni anno a fine luglio a Canazei, nel cuore della val di Fassa in Trentino, comprende una 12 km per i più giovani, un trail da 42 km (con 2.080 m d+) e la Skyrace da 22 km con 1.750 metri d+.
Lei, la Skyrace, è un gioiello con 2 km di asfalto, uno per uscire dal paese appena partiti e uno per tornare in piazza a tagliare il traguardo, e 20 di godimento puro, di cui una decina scarsi fra piste da sci e strade forestali, e il resto su sentieri dolomitici che più dolomitici non si potrebbe, quando non direttamente sulla nuda roccia.
Il punto più bello, la cima del Piz Boè, a 3.152 metri di altitudine, con una vista a perdita d’occhio in tutte le direzioni, ma che essendo una gara non se la gode nessuno: i primi e le prime perché stanno già affilando caviglie e ginocchia per buttarsi in discesa come fosse l’ultima volta in vita loro. Quelli e quelle dietro perché hanno il cervello talmente annebbiato da altitudine e fatica, che sono a malapena in grado di distinguere i tifosi arrivati fin lì.
È a fine luglio, ma spesso nevica, e la salita alla forcella Pordoi rimarrà per sempre nei vostri sogni più belli o nei vostri incubi peggiori.
Trans d’Havet
27 luglio 2024 – Valdagno (VI)
Dodici edizioni già alle spalle e la maledizione del maltempo che almeno negli ultimi anni ha allentato un po’ la presa fanno della “50 miglia delle piccole Dolomiti” un appuntamento su cui puntare a colpo sicuro, per chi vuole assaggiare il trai running nella sua forma più pura, o ricordarsene il gusto.
La partenza di notte, il pezzo tecnico delle Creste del Summano in pieno buio, la faticosa bellezza delle 52 gallerie del Pasubio con l’alba lì a portata di mano, la rampa malefica di Boale dei Fondi (che è quasi peggio della Forcella Pordoi della Dolomyths Run), la Cima del Carega proprio lì sopra la testa, la discesa infinita prima dell’arrivo a Valdagno, possono permettere ai neofiti, in “soli” 80 km e 5.500 m D+, di capire come funziona questo sport, e agli habituè di innamorarsene di nuovo.
Ci fosse bisogno di prove più autorevoli del nostro parere della validità di questo percorso, nel 2013 la trans d’Havet è stata la prova conclusiva del Campionato Europeo di Ultra Sky Marathon. A vincere erano stati un certo Killian Jornet (a pari merito con Luis Alberto Hernando) e una certa Emilie Forsberg. Per quelli o quelle a cui 80 km sembrano troppi, possono sempre cominciare con i 42 km (con 2.700 m D+) della Recoaro Marathon, o con i 24 km (con 1.500 m D+) della Montefalcone half marathon.
Confidando naturalmente che il patto con il diavolo fatto dagli organizzatori, perché i temporali non tornino ad affliggere la manifestazione, sia stato rinnovato anche per il 2024.
Cervino Matterhorn Ultra Race
26-28 luglio 2024 – Breuil Cervinia (AO)
https://cervinomatterhornultrarace.it/
La Cervino Matterhorn Ultra Race non è ancora una classica, ma lo diventerò, poco ma sicuro. O almeno, lo diventerà per quelli che se lo potranno permettere, che non saranno poi così tanti. Il trail running è uno sport caro, ma in questo caso il problema non è il portafoglio, ma le gambe: i 173 km con 12.100 metri di dislivello che permettono di fare tutto il giro alla “Grande Becca”, sono duri almeno quanto sono belli. E belli lo sono proprio tanto.
Partenza e arrivo a Breuil-Cervinia, che già è tanta roba, gran parte del percorso sopra i 2.000 metri di altitudine, attraversamento di un paio di ghiacciai con un’altra decina a portata di sguardo, parecchie ore con il Cervino e/o il Monte Rosa davanti agli occhi, set di Heidi e pietraie selvagge che si alternano per tutta la gara, il ponte pedonale sospeso più lungo al mondo da attraversare. Se iniziate ad intuire quanto può essere bella, immaginatevi quando possa essere dura.
Nel 2024 verrà proposta anche la versione a coppie: il primo o la prima concorrente partirà da Breuil-Cervinia e si fermerà alla base vita di Zinal (74 chilometri), dove darà il cambio al compagno o alla compagna di avventura, che percorrerà gli ultimi 99 chilometri. Per entrambi o entrambe, molta meno fatica, ma anche molti meno ricordi da portarsi a casa e coccolarsi per tutto il resto dell’anno.
Trofeo Kima
24-25 agosto 2024 - Val Masino (So)
L’Associazione Kima è una associazione no profit nata il 5 agosto, 1994 in Val Masino, creata e voluta da un gruppo di amici per ricordare “Kima”, Pierangelo Marchetti, guida alpina e soccorritore, morto l’8 luglio di quell’anno durante un intervento di soccorso. Nei suoi amici si accese il desiderio di dare vita ai suoi sogni, fra i quali c’era anche quello di organizzare una corsa sul leggendario Sentiero Roma, un itinerario che si sviluppa prevalentemente a 2500 m di quota e attraversa la Val Codera, l’intera testata della Val Masino e termina in Valmalenco. La prima edizione del Trofeo Kima venne organizzata nel 1995, quando il primo atleta giunse al traguardo in 6h29:41 tra l’incredulità dei presenti e la prima donna in 8h34:02.
Dal 2008, l’evento è biennale e nel frattempo questa maratona del cielo è diventata una di quelle più desiderate al mondo essendo considerata una tra le più belle ed impegnative skyrace.
Chi l’ha corsa giura che i cancelli orari sono davvero stretti e portare a termine i 52 km di percorso estremamente tecnico, che si snoda su sette passi per un totale di 8.400 m di dislivello complessivi, con morene, nevai, creste esposte con tanto di corde fisse da cui calarsi alla maggior velocità possibile, è maledettamente impegnativo.
I tempi da battere sono in campo maschile quello dell’edizione 2018 di Kilian Jornet, capace di migliorare il precedente record del nepalese Bhim Gurung in 6h09:19, e in campo femminile quello di Nuria Picas, vincitrice nel 2012 con il tempo di 7h36:21. Ma per la maggior parte dei e delle concorrenti, sarà più utile tenere presente un’altro tempo: le 11 ore di tempo massimo per concludere la gara.
TORX
6-15 settembre 2024 – Courmayeur (AO)
Se ti scappa di dire a qualcuno che corri in montagna, dopo il primo più o meno lungo momento di stupore e compatimento ti chiederà “Hai fatto il TOR?”. Perché il TOR, beh, è il TOR!
Chi avesse già messo piede in Valle d’Aosta, non farà fatica a immaginarsi cosa possa voler dire correrci (più o meno…) per un numero di chilometri a scelta che oscilla fra i 30 e i 450. A chi non lo avesse mai fatto, non stiamo neanche lì a cercare di spiegarlo, perché se non sei mai stato a Courmayeur, con il Monte Bianco spiaccicato sul naso, non puoi proprio capire.
La gara Regina, quella da cui tutto è nato poco più di dieci anni fa (anche se il TOR sembra esistere da sempre) è il Tor de Geants, 330 km con partenza e arrivo a Courmayeur, con un percorso che gira in senso antiorario intorno a tutta la Val d’Aosta, lungo le alte vie numero 2 e numero 1, con un dislivello complessivo che ufficialmente è di 24.000 metri, ma che i più sostengono essere almeno di 30.000.
“A contorno”, negli anni sono nati il Tot Dret, 130 km con partenza a Gressoney Saint-Jean e 12.000 m D+; il Passage au Malatrà, con partenza a Saint-Rhémy-En-Bosses e 2.000 m D+; il Tor de Glaciers, versione allargata del Tor de Geants, non balisato e con lunghe digressioni su altre alte vie meno battute, 450 km e 32.000 m D+; la Cervino – Monte Bianco, ultima nata con partenza a Cervinia e 8.000 m D+.
Ad accomunarle tutte, oltra all’arrivo in centro a “Courma”, il valico del miticissimo Malatrà, il “colle” (come da queste parti chiamano i passi) che porta i concorrenti ad affacciarsi sullo spettacolo del Monte Bianco, dopo qualche ora o qualche giorno, a seconda delle gare. Su questi sentieri molti e molte hanno contratto il “mal di Tor”, e non riescono più a smettere.
Ecotrail Sicilia
varie date – vari luoghi
https://www.ecotrailsicilia.it
In Sicilia ci sono stato solo in bicicletta e di corsa non ci ho fatto neanche un metro, ma fra le gare più importanti del 2024 credo valga la pena citare il circuito di EcotrailSicilia, se non altro per il mastodontico impegno messo in campo, a fronte di numeri di partecipanti non sempre molto incentivanti.
Per il 2024 sono 8 gli appuntamenti messi in cantiere:
17 marzo: Trail dello Zingaro (16 e 33 km) - Scopello – Riserva Nazionale Orientata dello Zingaro
5 maggio: Trail dello Zu Pardo (11 e 20 km) - Mistretta - Parco dei Nebrodi
14 luglio: Trail dei Nebrodi (20 e 66 km) - San Teodoro - Parco dei Nebrodi
10-11 agosto: Trail della Luna (14+16 km) - Caltavuturo - Parco delle Madonie
6-7-8 settembre: Egadi Running Cruise (2,5+9+17 km) - Isole Egadi
28 settembre: Pantelleria Trail (21 e 50 km) - Parco Nazionale dell'Isola di Pantelleria
27 ottobre: Trail di Fondachelli (11 e 26 km) - Fondachelli Fantina - Monti Peloritani
24 novembre: Gran Trail dell’Etna (18 e 42 km) - Ragalna - Parco dell'Etna
Si correrà in alcune delle zone più belle della Sicilia o, in alcuni casi, su isole poco distanti e altrettanto suggestive, come Pantelleria e le Egadi. Certo andarci apposta per gareggiare potrebbe essere un po’ complicato, ma in qualsiasi mese dell’anno ci si può abbinare una vacanza al mare, spesso molto gradita alle e ai partner non trail runner.