Golden Trail World Series, il circuito mondiale di trail running organizzato da Salomon, sbarca per la prima volta in Polonia con la Tatra Skymarathon. A una settimana esatta dalla Sierre-Zinal che ha visto il trionfo di Kilian Jornet, sabato 17 agosto gli atleti sono di nuovo chiamati sulla linea del via per affrontare una nuova tappa del circuito, la sesta, che promette spettacolo.

La Tatra Skymarathon si corre infatti sul versante polacco dei monti Tatra, la parte "alpina" dei Carpazi, là dove la leggenda vuole riposi un antico re con suoi cavalieri pronti a risvegliarsi nel momento in cui la Polonia avrà bisogno della loro protezione.

Un percorso di gara non facile

La gara si snoda tra le verdi vallate di Koscielisko e le foreste, le praterie alpine e le pareti rocciose del Tatra National Park, uno dei parchi naturali più grandi della Polonia. Ad attendere gli atleti c’è un percorso di 28 chilometri con 1.700 metri di dislivello e pendenze che in alcuni punti superano il 40%.

Un tracciato non facile da affrontare, che dopo la partenza presenta una lunga prima parte veloce nel fondovalle, seguita da un’impegnativa salita che si arrampica quasi ininterrottamente fino a raggiungere i 2.176 metri della cima del monte Starorobociański Wierch, una delle cime più alte dei Tatra polacchi, e quindi da una discesa tecnica che nel suo tratto più ripido brucia 700 metri di dislivello in poco meno di 2,5 km.

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Tatra Skymarathon

E non è finita, perché una volta riguadagnato il fondovalle, prima del traguardo c’è un ultimo tratto in piano di quasi 3 km dove bisogna cercare di correre veloci con le gambe ormai stanchissime. Una sfida nella sfida, che rende incerti i pronostici per la vittoria e promette suspense fino alla fine.

Perché la scelta della Tatra Skymarathon

Ma come mail il top del trail running mondiale si riunisce in Polonia, in un paese non proprio famoso per le montagne e, per di più, in una gara alla prima edizione? Quali sono i motivi della scelta della Tatra Skymarathon come sesta tappa del circuito GTWS?

“Fiducia e riconoscenza – spiega Greg Vollet, ideatore e direttore del Golden Trail World Series oltre che mountain biker e trail runner affermato -. Fiducia per Marcin Rzeszótko, l’organizzatore della Tatra Skymarathon, un forte trail runner che ormai da anni è tra i protagonisti del nostro circuito. Mi ha sempre chiesto di portare il GTWS sulle sue montagne, e già lo scorso anno la sua gara era stata inserita nel circuito Golden Trail National Series. Era giusto offrirgli questa opportunità, anche perché mi ha promesso che sarà un evento eccezionale dove i runner troveranno migliaia di persone a sostenerli lungo il percorso”.

“La riconoscenza, invece, è per Bart Przedwojewski, campione polacco tra i più iconici del mondo del trail, che ha annunciato che questo sarà l’ultimo anno in cui gareggerà nel GTWS. Bart corre nel nostro circuito dal 2018, anno in cui ha anche vinto la finale. Offrirgli la possibilità di gareggiare ‘in casa’ è un modo di onorarlo e dirgli grazie per tutto quanto ci ha regalato in tanti anni di gare e successi al GTWS”.

“Sarà una gara spettacolare”

“Per me è un sogno che si realizzaracconta l’organizzatore Marcin Rzeszótko che in questo progetto ha messo tutta la sua carica e il suo entusiasmo. Con il mio staff abbiamo lavorato duro per dimostrare di essere all’altezza del circuito GTWS e di potervi rimanere anche nei prossimi anni. La nostra è una gara giovane, ma il nostro gruppo organizza eventi di trail da tantissimi anni e quindi possiamo contare su un’esperienza consolidata. Il tracciato richiede versatilità, non favorisce né gli amanti delle salite né i forti discesisti, è un challenge per trail runner completi. Vietato distrarsi in discesa e distribuire male le energie!".

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JACEK DENEKA

"Sono comunque sicuro – continua Rzeszótko – che in molti rimarranno sorpresi dal pubblico presente sul percorso. In questo periodo le vallate e i sentieri dei monti Tatra sono frequentatati da moltissimi turisti: i runner troveranno tanta gente (abbiamo stimato 20.000 persone) a sostenerli lungo il percorso, davvero una cosa unica per una gara di trail e un’ottima immagine per promuovere questo mondo che anche in Polonia sta crescendo sempre più anno dopo anno".

I favoriti per la vittoria

Se in altre gare del GTWS non era difficile azzardare chi avrebbe potuto agguantare la vittoria o comunque salire sul podio, alla Tatra Skymarathon le caratteristiche del percorso e gli acciacchi di alcuni campioni hanno rimescolato le carte rendendo difficile fare pronostici.

Tra gli uomini, il favorito è Elhousine Elazzaoui, l’atleta del Marocco vincitore della Marathon du Mont-Blanc, al primo posto nella classifica del circuito, che però lamenta un problema alla caviglia dovuto a una storta. “Ogni giorno va un po’ meglio – ci ha spiegato l'atleta del team Nnormal -, mi auguro ora di sabato di essere in grado di correre”.
Elazzaoui dovrà vedersela con lo svizzero Roberto Delorenzi (Brooks), sempre a suo agio sui tracciati tecnici, con il polacco Bart Przedwojewski (Salomon), esperto conoscitore del tracciato, e con il keniano Josphat Kiprotich (On), quarto all'ultima Sierre-Zinal.

Tra le donne, duello annunciato tra Joyline Chepngeno, atleta keniana del gruppo Milimani Runners, che ha sorpreso tutti vincendo la Sierre-Zinal alla sua prima gara trail, e la forte e determinata rumena Madalina Florea (Salomon), seconda nella Marathon du Mont-Blanc e terza alla Sierre-Zinal. Occhi puntati anche sulla spagnola Malen Osa (Salomon) e sulla cinese Miao Yao (Salomon), entrambe in gara con ambizioni da podio.

Gli italiani

Per quanto riguarda gli italiani, i nostri top runner si sono presi tutti una pausa in questa tappa del circuito. Torneranno nelle due prove che si correranno a settembre negli States, la Headlands 27K e la Mammoth 26K, prima del gran finale internazionale previsto in Svizzera, sul percorso da Ascona a Locarno, il 17 ottobre.

Solo Caterina Stenta (Salomon), attualmente ottava nella classifica complessiva del circuito, sarà regolarmente al via della Tatra Skymarathon, come sempre agguerrita e pronta dare il suo massimo in discesa dove può contare sulla grande stabilità che gli deriva da anni di pratica del SUP ad alto livello, specialità del surf in cui è stata 4 volte campionessa italiana. Al momento confermate in gara e a caccia di un buon piazzamento ci sono anche Martina Cumerlato, Cecilia Basso e Alice Minetti.