Non è stata certo una decisione facile per Marcin Rzeszótko, l’organizzatore della Tatra Skymarathon, quella presa dopo aver consultato l’Unità Rischi del Tatra National Park: annullare la gara nella quale aveva investito tanto e che per la prima volta era diventata tappa del Golden Trail World Series, il circuito mondiale di trail running organizzato da Salomon.

Ma il forte temporale arrivato sui monti Tatra in anticipo rispetto alle previsioni, metteva a rischio non solo l’incolumità degli atleti, ma anche quella dello staff e del pubblico presente lungo il percorso. Da cui la sofferta decisione di Rzeszótko, che oltre a essere organizzatore è trailer di livello internazionale e guida alpina, di cancellare l’evento.

E questo quando la gara delle top runner, prevista 20 minuti prima di quella degli uomini, era già partita regolarmente. Le atlete sono state fermate poco dopo l’11° km, all’inizio del tratto più tecnico della gara. Un vero peccato , perché la Tatra Skymarathon era sicuramente un’interessante novità nel circuito Golden Trail World Series.

Corsa tecnica e spettacolare

La corsa trail polacca avrebbe infatti portato gli atleti a correre nella parte “alpina” dei Carpazi, i monti Tatra, lungo un percorso di 28 km con 1.700 metri di dislivello, caratterizzato da tratti veloci nel fondo valle, da una ripida ascesa fino ai 2.176 metri della cima del monte Starorobociański Wierch, e da un altrettanto ripida discesa tecnica. Il tutto tra le verdi vallate di Koscielisko, i boschi, le praterie e le pareti rocciose del Tatra National Park, uno dei parchi naturali più grandi della Polonia.

Un percorso disegnato per rendere la competizione tanto spettacolare a livello di immagini, quanto avvincente e incerta fino alla fine. Il modo migliore per promuovere la pratica del trail running e premiare i campioni più versatili e completi dalla specialità.

La prima volta in 6 anni di Golden Trail World Series

L’annullamento della Tatra Skymarathon ha costretto Greg Vollet, il direttore del Golden Trail World Series, a rivedere l’intero regolamento del circuito.

"Sono molto dispiaciuto per la cancellazione della gara, ma non posso che essere d’accordo con l’organizzatore e con le sue decisioni - ha spiegato Vollet -. Quello che avevamo vissuto qui nei giorni scorsi, i giri di perlustrazione del tracciato, l’accoglienza che la comunità locale aveva riservato agli atleti, l’entusiasmo che si avvertiva intorno all'evento ci avevano dato la certezza che sarebbe stato un grande spettacolo. È la prima volta nei 6 anni di vita del Golden Trail World Series che una gara viene cancellata, ma con la montagna non si scherza, la sicurezza innanzitutto. Speriamo di riuscire a tornare presto con la GTWS in Polonia".

Cosa succede adesso

Dopo le due prime tappe in Asia - il Kobe Trail in Giappone e il Four Sisters Mountain Trail in Cina – e le successive 3 tappe europee - le iconiche Zegama-Aizkorri nei Paesi Baschi, Marathon du Mont-Blanc in Francia e Sierre-Zinal in Svizzera, la Tatra Skymaraton sarebbe stata la sesta delle otto gare in programma (a settembre si correranno la Headlands 27K e la Mammoth 26K, entrambe negli USA), prima del gran finale internazionale previsto in Svizzera, a Locarno, il 17 ottobre.

Per regolamento, i primi 30 uomini e donne della classifica generale dopo l'ottava gara saranno invitati alla Grand Final, ma l’annullamento della Tatra Skymarathon ha rimescolato le carte, rendendo per alcuni atleti difficile se non impossibile qualificarsi per la finale.

Sino ad oggi infatti era previsto che la classifica finale sarebbe stata stilata sulla base dei 4 migliori punteggi ottenuti nelle gare del circuito. Di conseguenza, per gli atleti che hanno corso poche tappe nella parte iniziale del GTWS, la cancellazione della prova polacca avrebbe potuto pregiudicare l’accesso alla finale.

"Per questo motivo - ha spiegato sempre Vollet - abbiamo deciso di cambiare il regolamento: la classifica per accedere alla finale sarà fatta solo sui tre migliori punteggi ottenuti nelle gare del circuito. Sappiamo che questa soluzione può non essere l’ideale per tutti gli atleti, ma alla luce di quanto successo crediamo rappresenti il miglior compromesso possibile".


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Marcin Rzeszótko, forte trail runner, organizzatore della Tatra Skymarathon