Tra le Olimpiadi e le Paralimpiadi, sempre a Parigi, ecco che nel panorama dell’atletica si inseriscono i Campionati Mondiali Under 20, al via martedì 27 agosto sulla pista dello stadio di Lima, capitale del Perù.
Dopo le tante e positive manifestazioni internazionali dell’anno (Mondiali indoor, Europei, Mondiali di marcia, Europei under 18, Olimpiadi), questa volta potrebbe essere più difficile per l’Italia mettersi in luce e conquistare medaglie. Il panorama internazionale è di altissimo livello, la stagione è stata molto lunga: come sarà la forma dei nostri atleti alla fine di agosto? Problema che però riguarda anche gli avversari.
Soprattutto però, l’Italia non schiererà la sua medaglia più sicura: Mattia Furlani. Lo spiderman delle pedane, dopo il bronzo olimpico è ora impegnato nei meeting della Diamond League. Anche se ha solo 19 anni, ormai è un atleta già adulto e con prospettive internazionali che vanno ben oltre una manifestazione giovanile. Senza dimenticare lo stress fisico di un viaggio dall’altra parte dell’Oceano. Assente più che giustificato.
Atletica, mondiali under 20: quante medaglie aspettarsi dall'Italia?
Difficile quindi fare pronostici da medaglia, considerando che quando si ha a che fare con giovani atleti, miglioramenti imprevisti e super prestazioni sono all’ordine del giorno. Sviluppo fisico, preparazione finalizzata, emotività agonistica possono stravolgere qualunque previsione. Un esempio recente. Luca Sito due anni fu eliminato nelle batterie dei 400 metri con 48”03; oggi è il primatista italiano assoluto della specialità con 44”75.
L’Italia comunque schiera una squadra di ben 60 atleti, con un buon numero di talenti da seguire e capaci di piazzarsi nei piani alti delle classifiche. Prospettive più positive in pedana piuttosto che tra le corsie.
Atletica, mondiali under 20: la squadra azzurra in Perù
Attesa nella velocità per vedere all’opera due talenti puri. Nei 400 metri in gara la 17enne Elisa Valensin, campionessa europea under 18 dei 200 metri. La giovanissima milanese ha riscritto i primati under 20 e under 18 dei 200 e 400 metri, e a Lima sfiderà il mondo partendo dal suo 52”50, tempo fatto nell’unica gara mai corsa sulla distanza. Insomma, sarà un battesimo di fuoco.
Il romano Eduardo Longobardi è al suo secondo mondiale under 20. Due anni fa a Cali (Colombia) uscì nelle batterie dei 100 metri con 10”53. Stavolta si presenta sui 200, forte del 20”53 che è il terzo tempo tra gli iscritti. Nei 110 ostacoli ecco il 18enne bergamasco Matteo Togni, 13”46 in stagione, vicino ai tempi giovanili di Lorenzo Simonelli.
Negli 800 metri da seguire Gloria Kabangu (che due anni fa corse i 400) e Lorenza De Noni, rispettivamente atlete da 2’02”69 e 2’03”86. Marcia pronta a recitare un ruolo da protagonista nei 10 km con Giuseppe Di Sabato, neo primatista italiano con 40’32”, Michelle Cantò e Giulia Gabriele, capace di migliorare il record italiano di categoria (45’26) che apparteneva ad Antonella Palmisano.
Atletica, mondiali under 20: il meglio potrebbe arrivare dalle pedane
In pedana, occhi puntati sul salto in alto. La parmigiana Aurora Vicini è la capofila dell’anno con 1.92, misura che pareggia il record italiano di Alessia Trost. Dopo gli Europei under 18 e under 20, quest’anno ha debuttato in nazionale assoluta agli Europei di Roma. Pagata l’emozione (fuori a 1.81) ora dovrebbe essere pronta per saltare da protagonista. Nell’alto maschile si presenta con 2.21 il milanese Matteo Sioli, talento in costante cresciuta nelle ultime stagioni. Sesto l’anno scorso agli Europei juniores, qui si presenta con la 4° misura in una gara con sette atleti sopra i 2.20.
Assente Furlani, nel lungo ci sarà il milanese Daniele Inzoli, 16 anni ma già arrivato a 7.90 a inizio stagione. Bronzo agli Europei under 18 con 7.54, è anche il campione italiano under 18 dei 100 metri.
Nel salto triplo si attendono i balzi dei Erika Saraceni, 18enne milanese figlia d’arte, arrivata in questa stagione a 13.43 e già protagonista di finali entusiasmanti agli Europei juniores e ai Giochi Europei under 18. Nei lanci, da seguire il giavellotto del romano Lucio Claudio Visca, fratello d’arte arrivato in stagione a 73.31.
Nella storia dei Campionati Mondiali juniores, nati ad Atene nel 1986 e a cadenza annuale, l’atletica italiana ha conquistato 24 medaglie di cui 6 d’oro. Top winner è Andrew Howe, campione mondiale a Grosseto 2004 nei 200 metri e nel lungo; Ashraf Saber vinse i 400 ostacoli a Seul 1992, Alessia Trost l’alto a Barcellona 2012, Rachele Mori il martello a Cali 2022 e la staffetta 4x400 uomini (Gjetja, Romani, Sibilio e Scotti) a Tampere 2018.