Se pensi che a febbraio la tua voglia di trail sia difficilmente realizzabile sei lontano dalla realtà... anche in pieno inverno la corsa sui sentieri non si ferma e presenta diversi appuntamenti di rilievo.

Gare per mettere chilometri e dislivello nelle gambe in attesa dei grandi eventi estivi, ma anche particolari appuntamenti da correre nella neve e in una delle zone più selvagge d'Italia. Ecco le gare di febbraio, tutti i trail più importanti da correre questo mese nel nostro Paese (e non solo).

Le gare di trail di febbraio

La Grande Corsa Bianca

6 febbraio 2025 – Vezza d’Oglio (BS) - Per saperne di più

Ok, ne parliamo tutti gli anni, ma l’anno scorso sono andato a correrla, e mi è piaciuta un sacco anche se non c’era moltissima neve, e la pala del materiale obbligatorio mi ha piallato la schiena perché l’avevo messa male nello zaino.Quest’anno pare che di neve ce ne sarà un po’ di più, e i due tracciati da 110 km (con 4.000 m D+) e da 40 km (con 2.100 m D+) saranno ancora più godibili e, naturalmente, faticosi, almeno per chi sceglierà di percorrerli a piedi o con la fat bike. Questa volta invece dovrebbe andare un po’ meglio a chi sceglierà gli sci, strumento che lo scorso anno ha costretto chi li aveva adottati a farsi un bel po’ di km con gli scarponi ai piedi e gli sci in spalla.

I panorami sono quelli ai confini tra Lombardia e Trentino, entro i parchi dello Stelvio e dell’Adamello, con la Valtellina e le montagne verso la Svizzera da una parte, e la val Camonica e l’Adamello dall’altra. Ovvero uno spettacolo fantastico sia di giorno sia di notte, nonostante in questa edizione non si potrà contare sulla luna piena che lo scorso anno ha reso tutto ancora più magico. Anche quest’anno c’è la possibilità di farsi accompagnare dal proprio cane nella sezione “dog winter trail” sulla distanza dei 40 km. L’appuntamento è per il 6 febbraio a Cané, in Val Camonica: se siete fisicamente in grado di permettervelo, vi consigliamo caldamente di concedervelo.

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mauro mariotti

Winter Brich Trail

9 febbraio 2025 – Valdengo (BI) - Per saperne di più

“Brich” è un termine piemontese che significa “collina”, e quello che dà il nome alla gara è il “Brich di Zumaglia”, un rilievo alto 669 m, situato pochi chilometri ad est di Biella. Sul monte sorge l’omonimo castello, che è uno dei punti di interesse di questa manifestazione, nata per far correre, ma anche per far conoscere il territorio, ripristinando prima e mantenendo poi i molti sentieri toccati. Negli ultimi anni gli organizzatori e le organizzatrici dell’A.S.D. Winter Brich hanno aggiunto alle più storiche distanze brevi dei 23 km (con 1.000 m D+) e 13 km (con 450 m D+), una più impegnativa 42 km con 1.900 m D+, “Un grande anello che abbraccia tutte le alture che circondano Valdengo, un susseguirsi di salite e discese che vi porteranno a toccare tanti paesi biellesi ricchi di storia e natura: i primi 15 km veloci e con saliscendi contenuti vi porteranno al primo ristoro di Ferrere ai piedi della Rovella, poi inizia la parte più dura con più di 1200 d+ in 15 km per andare a collegarsi con il percorso classico della 23 km nel paese di Zumaglia, dove vi aspettano gli ultimi metri di dislivello per raggiungere il Brich di Zumaglia: da qui giù in picchiata verso il traguardo con gli ultimi 7 km quasi tutti in discesa”.

Corridori più tranquilli, camminatori e nordic walker potranno godersi la 9 km, un bel giro alla scoperta di luoghi e sentieri spesso non conosciuti, nei dintorni della zona di partenza, in forma non competitiva, e con la possibilità di portarsi dietro anche il proprio amico quattro zampe.


Parenzana Ultra Trail

15 febbraio 2025 – Poreč (Croazia) - Per saperne di più

Se a febbraio siete già pronti per una cinquanta miglia, magari senza troppo dislivello e con vista mare, non occorre prendere l’aereo e migrare in qualche isola in mezzo all’oceano, basta salire su un mezzo a quattro o più ruote, e andare a Poreč, in Croazia. Là fino agli anni ‘30 arrivava una ferrovia che partiva da Trieste e, assicura Wikipedia “con i suoi 123 km di sviluppo, è stata la più lunga linea a scartamento ridotto da 760 mm tra quelle costruite dall'Impero austro-ungarico”. Da qualche anno su questo tracciato è stata realizzata una pista ciclabile, dal fondo impegnativo ma con un bellissimo percorso e parecchie gallerie, ponti e altri manufatti ferroviari, da godersi in bici.

Altrettanto godibile, anche se un pelo più faticoso, è farselo di corsa, quel tracciato, o almeno di questo sono convinti quelli dello ŠPORTNO DRUŠTVO SPORTOROŽ, la realtà che ha creato qualche anno fa il Parenzana Ultra Trail, che di quei 123 km permette di percorrerne 88, appunto da Poreč, in Croazia, fino a Portorose, in Slovenia. Dato che era una ferrovia, le pendenze sono molto gentili e il dislivello complessivo è di 760 metri, e il percorso conduce nel cuore dell’Istria fino a circa metà gara, per poi fare rotta verso la costa nella parte settentrionale della penisola. L'evento offre anche corse a staffetta sulla distanza di 88 km, aperte a squadre di 2 o 3 membri e due distanze minori: una 50 km con 400 m D+ e una 30 km con 160 m D+, tutte con arrivo a Portorose, a 25 km da Trieste.


Trail delle miniere

9 febbraio 2025 – Monteponi (sud Sardegna) - Per saperne di più

L’imponente complesso minerario di Monteponi, alle porte della città di Iglesias, prese vita grazie ad una concessione del Regno Sabaudo a metà Ottocento, anche se l’attività estrattiva era già iniziata nel 1600. Nel suo periodo aureo Monteponi ospitò sino a 1000 operai, che lavoravano nelle miniere di piombo, argento e zinco.

Oggi chiunque voglia avere idea del passato minerario del Sulcis deve assolutamente visitare il villaggio ormai abbandonato che si staglia imponente e un pò spettrale sul costone di una collina a pochi chilometri dalla città, e se l’idea vuol farsela ancora meglio, ci può correre dentro e attorno. Il Trail delle Miniere si corre ad inizio febbraio proprio lì, e propone 3 distanze: quella denominata “Fanghi Rossi Trail”, da 12 km con 600 m D+, la Foresta Bellicai Trail da 26 km con 1.300 m D+ e la Villa di Chiesa Trail, da 50 km con 2.300 m D+.

Paesaggi sorprendenti, accoglienza sarda, e l’occasione giusta per visitare Iglesias, concedendosi un tuffo nel passato, immergendosi in leggende e storie che risalgono al Medioevo, grazie alle miniere abbandonate e alle grotte nascoste, che racchiudono antichi misteri che aspettano solo di essere scoperti.

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Trail delle terre di Mezzo

16 febbraio 2025 – Daverio (VA) - Per saperne di più

Per chi ha voglia di correre sui sentieri, ma non troppa, l’associazione ASD Runners Valbossa organizza per domenica 16/02/2025 la tredicesima edizione del “ Trail delle Terre di Mezzo” e la undicesima edizione del “Mini Trail delle Terre di Mezzo”, due gare che si svolgono per più del 90% su percorsi sterrati e sentieri che, se tutto va bene, possono regalare anche un po’ di fango.

Il trail di 22 km, con dislivello positivo di 600 m, percorre i sentieri delle Piane Viscontee del Varesotto nei territori dei comuni di Daverio e Casale Litta. Il mini trail di 12 km, con dislivello positivo di 300 m, si svolge nei territori dei comuni di Daverio e Casale Litta.

Perché “terre di mezzo”? Dicono gli organizzatori che il percorso di gara unisce simbolicamente le zone più suggestive che caratterizzano il territorio compreso all’interno dei Comuni di Azzate, Daverio, Crosio della Valle, Mornago, che svolgono la funzione di anello di congiunzione tra le aree protette del lago di Varese a nord e il limite superiore del Parco del Ticino a sud. La scelta di identificare l’ambito all’interno del quale si svolgerà la gara con il nome: “ Le Terre di Mezzo” è suggerito dalla caratteristica di questi luoghi di essere centrali rispetto ad aree naturali importanti e dal fatto che allegoricamente sembrerebbe che siano da considerare “come delle cose... di mezzo” da chi fino ad oggi non ha intrapreso delle politiche di tutela attente a preservare i valori storici, ambientali e paesaggistici.


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21 febbraio 2025 – Camigliatello Silano (CS) - Per saperne di più

Dato che tutti gli studi concordano sul fatto che sulle Alpi di neve ne cadrà sempre meno, e che di fatto quest’anno ce n’è proprio poca, forse è il caso di iniziare a mettersi nell’ordine delle idee di andare a cercarla in posti inaspettati, come ad esempio la Sila.

Da 9 anni vi si corre una gara che Giuseppe, il suo ideatore, ha fortemente voluto per far conoscere questo pezzo di punta dello Stivale per il quale nutre un amore sconfinato. Per chi fosse ancora scettico, che sia una gara sulla neve lo dimostrano le discipline previste, run, dog adventure, fatbike, sky: è la winter race più a sud d’Europa. Che sia qualcosa per veri appassionati lo dicono invece le distanze previste: accanto agli stuzzichini 9 e 21 km e allo spuntino da 40, i piatti forti sono la “Ultra” da 100 km e la “Aria” da 260 km.

Il nome della distanza più lunga, un percorso che unisce la Sila Grande e la Sila Piccola, per una sfida senza paragoni nel Parco Nazionale della Sila, è stato scelto perché si attraversano alcune zone dell'altopiano dove studi scientifici hanno dimostrato esserci l'aria più pulita di Europa. Tutte le partenze sono da Camigliatello Silano, località montana del comune di Spezzano della Sila, sulla Sila Grande in provincia di Cosenza, posta a 1 272 metri di altitudine e il dislivello totale è di 7.300 m D+ per la 260 km, di 1.880 per la 100 km, di 1.260 per la 40 km e di 700 per la 21 km. Se ci state facendo un pensierino, guardate in rete un qualsiasi video in cui Giuseppe parla della sua creatura, e ve ne innamorerete.

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