L'estate è finalmente arrivata e con lei pure caldo torrido e afa. Un periodo duro per allenarsi e correre a certe temperature, con la sveglia alla mattina anticipata o con la partenza spostata quando il sole comincia a calare.
Ma ci sono gare, nel mondo, dove i runner superano se stessi e il caldo - meglio, il caldissimo - non lo temono, anzi lo sfidano. Abbiamo scelto per te alcuni degli eventi più estremi, torridi e pazzeschi in tutto il mondo.
Le sette gare più calde e dure del mondo
1 Badwater 135
7-9 luglio 2025, California (Stati Uniti)
Si chiama Badwater 135 Ultramarathon, uno dei percorsi più estremi del globo. Si corre ogni anno a metà luglio (quest’anno partirà il 7 e si concluderà il 9) su un percorso di 135 miglia (217 chilometri) lungo la Death Valley, uno dei luoghi più caldi del pianeta. Il suo nome deriva dal Bacino di Badwater, nella Valle della Morte, dove la gara prende avvio, 85 metri sotto il livello del mare.
L'arrivo è a quota 2530 metri, verso la vetta del Monte Whitney. I punti più significativi sono il Passo di Townes, il Passo di Panamint, il Lago Owen, la Furnace Creek. Il picco di temperatura venne registrato nel 1913, addirittura di 57 gradi. La storia narra che fu il francese Jean Pierre Marquant il primo a tentare in solitaria nel 1966 l’avventura che sarebbe poi diventata la Badwater. Fino al 1987 la sfida fu fra pochissimi ultrarunner e solo successivamente divenne ufficiale con regole ferree. Si può partecipare solo su invito e ogni ultrarunner dovrà affidarsi solamente al proprio team per cibo, attrezzatura, liquidi, ghiaccio ed eventuali aiuti sanitari. La durata massima è di 48 ore e per i vincitori, oltre a una cintura con targa commemorativa, resterà la gloria di averla corsa. Tra i vincitori della Badwater c'è anche un italiano, si tratta di Michele Graglia che l’ha vinta nel 2018 in 24 ore, 51 minuti e 47 secondi. Nel 1989 Adrian Crane si presentò al via con un paio di sci in spalla. Motivo? Durante i 217 chilometri, bisogna attraversare laghi salati e la sua idea era quella di sciarci sopra.
2 Marathon des Sables
10-18 ottobre 2025, Marocco
Dalla California al Sahara marocchino per la Marathon des Sables ("Maratona delle Sabbie"), corsa sulla distanza di 240 chilometri interamente nel deserto. Un evento che dura una settimana, con sei frazioni e un giorno di riposo. Lungo il percorso si potrà trovare un ristoro ogni 10 chilometri dove i partecipanti possono ritirare la razione personale di acqua giornaliera (nove litri). Si possono raggiungere picchi elevati di temperature, spesso intorno ai 40 gradi o anche più, soprattutto durante il giorno. Le temperature notturne possono scendere, creando sbalzi termici significativi.
La prima Maratona delle Sabbie risale al 1984 grazie all'idea di Patrick Bauer, avventuriero francese che attraversò il deserto marocchino a piedi, coprendo 350 chilometri in autosufficienza. Da qui il progetto di creare una gara che replicasse la sua esperienza straordinaria. La prima edizione si è tenuta due anni più tardi con solo 23 partecipanti, poi la crescita esponenziale fino a oggi dove l'evento ha attirato oltre 1.200 corridori provenienti da più di 50 nazioni. Nel 1994 l'atleta Mauro Prosperi si perse durante una tappa a causa di una tempesta di sabbia, non riuscendo a raggiungere una tenda, dopo 10 giorni nel deserto durante i quali mangiò radici, pipistrelli e bisce. Negli anni, durante le manifestazioni ci sono stati anche alcuni decessi dovuti a incidenti, l'ultimo nel 2021. Da settembre 2017 c'è anche la Half Marathon des Sables, che si corre sulla distanza di 120 chilometri in tre tappe.
3 Petra Desert Marathon
6 settembre 2025, Giordania
Siamo in Giordania, scenario dell'iconica Petra Desert Marathon, una maratona e ultra mezza maratona che si è svolta per la prima volta il 26 settembre 2009. Una gara tanto faticosa quanto affascinante che si corre all'interno e nei dintorni dell'antica città di Petra, con temperature fino a 35 gradi e un percorso collinare e desertico che offre pochissima ombra. Un viaggio in una delle più antiche città del mondo patrimonio Unesco, nel deserto arido che somiglia molto ad un paesaggio lunare.
Una sfida con se stessi, nella storia e nella cultura, un continuo di emozioni che non potranno mai più essere dimenticate. Ai vincitori premi simbolici, a tutti i finisher una medaglia indimenticabile. Si corre il 6 settembre 2025, la partenza è dalla Strada delle Facciate a Petra, poi giù verso la città antica attraverso le tombe, le grotte e i vari monasteri tutti scavati nella montagna.
4 Maratona Honolulu
14 dicembre 2025, Hawaii
Altra gara affascinante e popolare - ogni anno attira tra i 20.000 e i 35.000 iscritti - è la maratona di Honolulu, alle Hawaii, che quest'anno (si corre il 14 dicembre) festeggerà i suoi 42 anni: la prima edizione risale al 16 dicembre 1973, fondato dall'allora sindaco di Honolulu Frank Fasi. L’ultima tra le grandi maratone internazionali dell'anno, comincia sul Boulevard di Moana del Ala, che in Hawaiano significa "percorso dell'oceano”, e si conclude vicino allo splendido parco Bandstand di Kapiolani dove i corridori, oltre alla tradizionale T-shirt, al certificato e alla medaglia ricordo, riceveranno una collana di conchiglie. Anche la maratona hawaiana è caratterizzata dal grande caldo (punte di 30-35 gradi) ma soprattutto dall'afa, con raffiche di vento improvvise.
Chi dovesse in futuro prepararsi per questa gara sappia che deve allenarsi a correre in salita (ricordarsi che c'è da affrontare la famigerata salita Diamond Head) e, soprattutto, abituarsi a correre al caldo.
5 Atacama Crossing
Marzo 2026, Cile
Ed eccoci all'Atacama Crossing, sei giorni, 250 chilometri a oltre 2.500 metri di altezza nel deserto. Una ultramaratona definita per marziani, in Cile, con un picco di quasi ottanta chilometri il quinto giorno. Considerata una delle gare più difficili e torride al mondo, fa parte del circuito dei “4Deserts”, le quattro sfide più crudeli per gli ultrarunner. Chi prenderà parte all'Atacama Crossing, attraverserà il deserto omonimo, il più arido del pianeta, tra laghi salati, colate laviche e dune di sabbia, il suo paesaggio è paragonato a quello di Marte.
Alla fatica, bisogna aggiungere la sfida per respirare. La temperatura, infatti, può variare notevolmente, con picchi diurni che raggiungono i 46 gradi e cali notturni fino a 6. Durante il giorno, le punte massime possono arrivare anche a 50 gradi, rendendo la gara una sfida a causa del caldo estremo. Il 30 marzo 2025, giorno dell'ultimo evento, gli iscritti erano 200, il più giovane aveva 20 anni, il più vecchio 72.
6 Nabib Race
30 settembre 2025, Namibia
In Namibia, in occasione della 'Nabib Race', l'autunno fa segnare temperature intorno ai 30/35 gradi, ma spesso proprio in occasione dell'evento i runner hanno affrontato picchi fino a 50 gradi. La Nabib Race è una delle gare che compongono il circuito Racing the Planet, una gara in autosufficienza: ciascun partecipante porta tutto ciò di cui ha bisogno dentro al proprio zaino.
La gara è di 250 chilometri da completare in 7 giorni con 6 tappe, quattro delle hanno una distanza intorno ai 40 chilometri, mentre la penultima, la “Long March”, arriva a 70. La rivista Time ha inserito l'evento tra le migliori 10 gare endurance al mondo.
7 Jungle Marathon
Giugno 2026, Brasile
Tra le gare più estreme e calde del mondo, c’è la Jungle Marathon, dove i runner si cimenteranno in una fitta foresta pluviale del Brasile, habitat naturale di anaconde, giaguari e scorpioni. Secondo gli esperti, si tratta più per questo viene considerata la corsa su sentiero più pericolosa del mondo.
Oltre 260chilometri in sei tappe nel cuore della foresta amazzonica, con i pericoli che possono essere dietro l’angolo in ogni momento. Una settimana attraverso paludi, fiumi e affrontando un tasso di umidità pazzesca e temperature fino a 45 gradi. L'unica cosa che viene fornita nei piccoli checkpoint è l'acqua. Pochi corridori riescono a concludere la gara e arrivare al traguardo proprio per la sua difficoltà estrema.