Nella vita di un atleta prima o poi ci si trova inevitabilmente a fare i conti con dei “momenti no”: periodi di stallo causati da svariati motivi, come per esempio la mancanza di motivazione e di stimoli, cali prestativi, infortuni. Come possiamo affrontare tutto questo?
Prima di tutto non facciamoci sopraffare dallo sconforto. So bene quanto sia difficile essere pazienti e ottimisti quando non si scorge la luce in fondo al tunnel, ma sono periodi transitori che prima o poi passano e che non sono così deleteri se approcciati nel modo giusto. Possono aiutarci ad essere più consapevoli riguardo ai nostri obiettivi e ci fanno crescere.
Quell'angoscia da stop forzato
Anch’io ho avuto alcuni momenti critici durante la mia carriera, dovuti più che altro ad infortuni, il nemico più grande di un atleta. Lo stop forzato ci mette a dura prova, sia da un punto di vista fisico che psicologico: è molto difficile dover accettare di stare fermi, abbiamo una paura costante di perdere la forma così duramente conquistata e di non riuscire a tornare ai livelli di prima.
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Inoltre, la mancanza di esercizio ci rende irritabili e impazienti, poiché fare sport è anche una grande valvola di sfogo e senza di essa siamo più inclini a cedere a pessimismo e nervosismo.
Come reagire
Se l’infortunio ce lo permette, buttiamoci su sport alternativi. Bici, nuoto, camminata, esercizi in palestra possono essere valide soluzioni per recuperare limitando i danni dovuti alla mancanza di allenamento nella corsa. Si può anche approfittare di questo periodo per curare quei dettagli che normalmente tralasciamo per mancanza di tempo, come per esempio gli esercizi di mobilità e stretching, o quelli specifici per il “core” o la propriocettivà. Verso fine carriera ho dovuto fare i conti concali prestativi e conseguentemente con la mancanza di stimoli. Ho avuto la necessità di fare esperienze
nuove, di farmi consigliare da qualcuno che avesse un punto di vista diverso e anche di provare metodi differenti di allenamento. Per questo ho cambiato allenatore. Mi ha fatto bene, la novità ha rinnovato l’entusiasmo migliorando così anche le mie prestazioni.
Quello che vi posso consigliare se vi trovate in una situazione di stallo, è proprio di apportare cambiamenti alla vostra routine: allenamenti diversi, compagni nuovi, cambio di società o allenatore, tutto può aiutare a uscire da una fastidiosa situazione di impasse.
Il passare del tempo
Con l’avanzare dell’età è normale avere cali prestativi. Parlo con cognizione di causa perché anch’io ho dovuto fare i conti con questa realtà e accettarla non è stato un processo automatico. Ha richiesto tempo e non è stato facile perché all’inizio facevo dei confronti spietati col passato ed ero restia ad accogliere questa mia nuova dimensione di atleta.
Col tempo ho imparato a conviverci modulando gli allenamenti sui miei nuovi ritmi. È molto importante sapersi ascoltare e assecondare i segnali che ci manda il nostro corpo, solo così riusciremo a trovare l’equilibrio necessario per correre a lungo!