LaVia degli Dei è uno dei cammini più affascinanti d'Italia, un sentiero che unisce Bologna a Firenze attraversando l'Appennino Tosco-Emiliano. Percorsa da escursionisti e appassionati di trekking, questa antica via consente di immergersi in paesaggi straordinari, riscoprendo la storia e la cultura del territorio. Oltre all'aspetto sportivo, la Via degli Dei offre un'esperienza unica dal punto di vista storico e naturalistico; non dimenticare che camminare lungo questo itinerario significa anche riscoprire le tradizioni locali, dalla cucina emiliana a quella toscana. Piatti tipici come i tortellini in brodo, la finocchiona e la ribollita diventano tappe obbligate tanto quanto i sentieri.

In questo articolo scoprirai tutto ciò che serve sapere prima di partire: dove si trova la Via degli Dei, quali sono le sue difficoltà, le tappe principali e alcuni consigli pratici per affrontarla al meglio.

Dove si trova la Via degli Dei

La Via degli Dei si sviluppa tra l'Emilia-Romagna e la Toscana, collegando Bologna a Firenze per circa 130 km. Il percorso ricalca antichi tracciati romani e medievali, tra cui la Flaminia Militare, costruita nel III secolo a.C. e ancora visibile in alcuni tratti. L'itinerario attraversa l'Appennino, passando per località come Monzuno, Madonna dei Fornelli e il Passo della Futa, prima di scendere verso il capoluogo toscano. Il cammino è segnalato e ben mantenuto, accessibile a un ampio pubblico di escursionisti, pur con alcune difficoltà da affrontare; dunque, si può affermare che la via degli dei è per principianti del trekking, solo se amano le sfide e desiderano mettersi in gioco.

Via degli Dei: difficoltà

L’itinerarioVia degli Dei, in linea di massima, è, quindi, considerato di media difficoltà. Il dislivello complessivo supera i 4000 metri e alcune salite possono risultare impegnative. Tuttavia, con un'adeguata preparazione fisica e una buona pianificazione, il percorso, come anticipato, è alla portata della maggior parte degli escursionisti. Il periodo migliore per affrontarlo è la primavera o l'inizio dell'autunno, quando le temperature sono miti e il clima è più stabile. Al contrario, in estate il caldo può rendere il trekking più faticoso, mentre in inverno la neve potrebbe coprire i tratti ad alta quota.
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Tappe per affrontare la Via degli Dei

Il classico percorso Via degli Dei è suddiviso in cinque o sei tappe, a seconda del ritmo di camminata e delle preferenze personali.
  • Prima tappa: Bologna - Badolo (22 km)

Il cammino inizia da Piazza Maggiore, dai lunghi portici fino al Santuario di San Luca. Si prosegue poi verso Sasso Marconi e la frazione di Badolo, con i primi panorami mozzafiato sugli Appennini.

  • Seconda tappa: Badolo - Madonna dei Fornelli (28 km)

Questa è una delle tappe più impegnative, con salite significative come quella verso il Monte Adone. Si attraversano boschi e paesaggi collinari fino a Madonna dei Fornelli, un punto di riferimento per gli escursionisti.

  • Terza tappa: Madonna dei Fornelli - Passo della Futa (21 km)

In questa parte del percorso si entra nel cuore dell'Appennino, attraversando tratti della Flaminia Militare. Il Passo della Futa ospita anche un cimitero militare tedesco della Seconda Guerra Mondiale, testimonianza storica di grande impatto.

  • Quarta tappa: Passo della Futa - San Piero a Sieve (23 km)

Il percorso diventa più dolce, con discese e boschi che conducono verso il Mugello. San Piero a Sieve è un punto di ristoro ideale prima dell'ultimo tratto.

  • Quinta tappa: San Piero a Sieve - Firenze (32 km)

L'ultima tappa è più lunga, ma l'entusiasmo di arrivare a Firenze la rende meno faticosa. Si attraversano colline e antichi sentieri fino a raggiungere il centro storico della città, con la sua magnifica Cattedrale.

Perché si chiama Via degli Dei?

Il nome Via degli Dei deriva dai toponimi di alcune montagne e località attraversate lungo il percorso, che richiamano divinità dell'antichità. Tra i più significativi troviamo:

  • Monte Adone, che prende il nome da Adone, figura cara alla mitologia greca.
  • Monzuno, il cui nome deriva da Mons Iovis, ossia Monte di Giove.
  • Monte Venere, che richiama la dea romana dell'amore, Venere.
  • Monte Luario, associato a Lua, dea romana dell'espiazione.

Questi riferimenti mitologici hanno ispirato il nome del cammino, che oggi è tra i più apprezzati dagli escursionisti sia italiani che internazionali.

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Cosa portare e consigli utili

Per affrontare laVia degli Dei nel modo migliore, è essenziale avere un equipaggiamento adeguato. Un buon paio di scarpe da trekking, uno zaino leggero, bastoncini da trekking e abbigliamento tecnico a strati sono fondamentali. È consigliabile anche portare con sé una borraccia filtrante, dato che lungo il percorso ci sono diverse fonti d'acqua potabile.

Bachgold® Borraccia filtrante

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Credit: courtesy photo

Per il pernottamento, si può scegliere tra rifugi, agriturismi e B&B lungo il percorso. In alternativa, se sei un amante dell'avventura puoi optare per il campeggio in aree autorizzate.

Un aspetto importante è la preparazione fisica: anche se il percorso non presenta difficoltà tecniche estreme, è bene allenarsi con camminate lunghe e zaino in spalla per abituarsi al peso e alla distanza.

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione