L'evoluzione della bicicletta verso il mondo gravel e la voglia di mescolare sport e viaggio, a scapito dell'agonismo, hanno portato negli ultimi anni ad un sempre crescente numero di appassionati che si sono avvicinati al mondo del bikepacking. Libertà, avventura, scoperta sono l'essenza di questa nuova filosofia del mondo delle due ruote.
Essere bikepacker significa lanciarsi alla scoperta, partire per un lungo viaggio, spesso in solitaria, da vivere in completa autonomia (grazie alle borse montate sulla propria bicicletta). Un po' quello che comunemente viene fatto nei pellegrinaggi a piedi, ma con un pizzico di avventura in più.
Due grandi appassionati di bici e avventura sono Matteo Pellin e Nico Valsesia, del quale (quest'ultimo) abbiamo raccontato spesso sfide estreme, anche di corsa, su Runner's World. Questa volta il progetto che hanno pensato, Italia byPacking, prevede due lunghi viaggi sui pedali, uno di più di 3.000 chilometri da Tindari, in Sicilia, fino a Courmayeur, l'altro più breve e di "soli" 500 chilometri da Barolo, in Piemonte, sempre fin in Val d'Aosta. Ma non solo.
A queste due sfide dedicate agli amanti delle due ruote, hanno affiancato anche una gara a piedi, di corsa, che dalla cantina dei Marchesi di Barolo avrà il suo arrivo a Courmayeur. Ma sempre con lo spirito del bikepacker (che in questo caso potremmo definire runningpacker) e quindi in completa autonomia.
Si chiama Barolo-Courmayeur Run e sarà un lungo viaggio di 500 km (di cui 30% su sterrato) e circa 10.000 metri di dislivello positivo, che prenderà il via il prossimo 9 luglio.
Il percorso sarà un susseguirsi di strade secondarie e veloci strade sterrate (no sentieri), che partendo dalle Langhe e il Monferrato, raggiungeranno le Alpi costeggiando idealmente il fiume Sesia, entrando in Valle d’Aosta per arrivare fino al cospetto del Monte Bianco.
Sette i giorni di tempo per tagliare il traguardo e 200 i posti disponibili, più un format a staffetta per chi preferisce condividere la fatica con i propri amici.