Pistorius ha l'ok per pechino!
Clamorosa la notizia che arriva da Losanna: il Tribunale arbitrale dello sport ha ribaltato la decisione Iaaf dello scorso 14 gennaio che impediva a Oscar Pistorius, atleta sudafricano che detiene il record del mondo per amputati su 100, 200 e 400, di prendere parte alle Olimpiadi. Il ricorso presentato dai suoi avvocati è stato accettato, in quanto la perizia curata dal Professor Hugh M. Herr del Massachusetts Institute of Technology, dal Dr. Rodger Kram della University of Colorado e dal Dr. Peter Weyand della Rice University ha dimostrato che lo sprinter non trae nessun vantaggio dall'utilizzo in gara delle sue ormai famosissime protesi j-shaped "Cheetah". La Iaaf con un comunicato ha ufficialmente accolto la decisione del Tas e per bocca del suo presidente, Lamine Diack, ha dato il benvenuto a Pistorius: "E' un uomo a cui ispirarsi - ha dichiarato Diack - e non vediamo l’ora di ammirare i risultati che riuscirà ad ottenere in futuro". Ovviamente soddisfatto Pistorius: "Questa vicenda non è importante solo per me, ma per tutte le persone disabili, che chiedono soltanto di competere in maniera leale con i normodati." Per partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino, lo sprinter dovrà riuscire ad ottenere entro il 23 luglio il tempo minimo sui 400 metri: il suo personale attualmente è di 46"34 (10"91 sui 100, 21"34 sui 200), il limite A è di 45'55", ma nessun sudafricano l'ha ottenuto e di conseguenza a lui basterebbe correre nel "limite B", ovvero in 45"95. Se convocato dalla sua nazionale, potrà invece disputare senza problemi la 4x400. Su Runner's World in edicola l'analisi tecnica sulla reale situazione di Pistorius Nella foto, il sudafricano Oscar Pistorius è al Festival del Fitness di Firenze, allo stand Heat Program Powerade, con Max Grossi e Marika Moretti (gli ideatori di questo nuovo programma di allenamento)