Iscriversi alle più famose e importanti gare podistiche internazionali può avere un costo che potrebbe scoraggiare molti dei runner che sono ancora alle prime armi (e anche qualcuno dei veterani). Ma esistono alternative che andrebbero rivalutate.
Domenica 6 novembre si è svolta la 51ma edizione della Regina di tutte le maratone: quella di New York. Una gara dal sapore speciale che, prima o poi, diventa l’oggetto del desiderio di tutti i runner. Nelle tappe di avvicinamento alla corsa della Grande Mela, però, ci si rende conto che l’allenamento non è l’unico sacrificio con il quale si dovranno fare i conti.
Partecipare alle Abbott World Marathons Majors
Partecipare alla classica di New York per i podisti europei, infatti, nella maggior parte dei casi richiede l’acquisto di un pacchetto viaggio completo che può arrivare a costare oltre i 2.000 euro. Una cifra giustificata dal prestigio della gara che spinge in tanti ad ambire al suo pettorale e dalla necessità di prendere in volo intercontinentale per raggiungere la meta, che per altro è una delle città più costose del mondo. Una problematica che può essere declinata anche ad altre tre sorelle del prestigioso circuito delle Majors: Boston, Chicago e Tokyo.
La maratona di Londra e quella di Berlino (le uniche due europee), possono essere invece raggiunte senza ricorrere a viaggi organizzati, ma riuscire a recuperare n pettorale non è comunque un'impresa così semplice come si possa pensare. Il costo per la maratona di Londra, ad esempio, è di oltre 100 pound e avviene tramite una lotteria che viene effettuata diversi mesi prima del via; mentre il costo del pettorale garantito per la 42K di berlinese è di quasi 200 euro. Ma è sempre necessario spendere così tanto per partecipare a una maratona internazionale?
L'alternativa alle "grandi maratone" per risparmiare
Esattamente una settimana dopo quella di New York, domenica 13 novembre, si è corsa la maratona di Atene. “L’Autentica”, come è stata ribattezzata, affonda le sue radici direttamente nel mito dell’ateniese Filippide il quale, durante la battaglia di Maratona del 490 a.C., coprì di corsa la distanza tra le due città per avvisare gli ateniesi della vittoria sui persiani, salvo poi morire stremato subito dopo aver consegnato il suo messaggio.
La maratona di Atene del 2022 è stata la mia prima sfida sui 42 km. Mia, dei miei compagni di viaggio e di tanti altri runner conosciuti prima, dopo e durante la gara. Una gara dalla quale ho imparato due cose: primo, che non tutte le maratone internazionali hanno dei costi proibitivi (e vi spiego il perché); secondo, che è importante informarsi bene sulle caratteristiche della gara prima di acquistare il pettorale. E di questa mia seconda mancanza ne ho pagato le spese lungo il duro tracciato, non proprio il più semplice con il quale cimentarsi all'esordio.
Per provare a rispondere alla domanda che ci siamo fatti prima, mi sono fatto i conti in tasca.
Primo passo, l'acquisto del pettorale
Il primo passo per prendere parte alla mia prima maratona è stato quello di assicurarmi l’iscrizione alla gara. Anzi, in realtà è stato il secondo passo. Il primo è stato quello di parlarne a più persone possibili, così da non avere la tentazione di tirarsi indietro.
Personalmente ho optato per la registrazione “Advanced”, al costo di 45 euro che comprendono praticamente tutti i servizi necessari: pettorale, maglia ufficiale della manifestazione, servizio di trasporto alla partenza, ritiro e trasporto della sacca con i propri vestiti dalla partenza all’arrivo, medaglia di Finisher, entrata gratuita al Athens Olympic Museum, sconto del 50% sui biglietti degli “Hellenic Train” e tutti i servizi medici e di ristoro sul percorso. L’altra opzione possibile era la registrazione “Full” da 100 euro nella quale, oltre ai servizi Advanced, sono compresi lo zaino ufficiale della gara, la carta dei trasporti pubblici di Atene, l’entrata gratuita al museo dell’Acropoli e uno sconto sullo store on-line della gara.
Scegliere come arrivare a destinazione
Come la maggior parte delle capitali europee, anche per raggiungere Atene dall’Italia, i voli più frequenti sono affidati alle compagnie aeree low cost. Avendo fatto l’iscrizione con largo anticipo, circa un paio di mesi prima della gara, mi sono assicurato un volo andata/ritorno con partenza la mattina di sabato 12 novembre e ritorno la mattina di martedì 15 novembre dall’Aeroporto Orio al Serio (Bergamo) al prezzo di circa 65 euro, comprensivo del solo bagaglio a mano. Il volo dura circa 2 ore e 15 minuti e ha lo stesso costo e le stesse tempistiche di quelli che partono da Milano e Bologna, le altre destinazioni che ho consultato per il trasporto. Al volo si è aggiunto il biglietto della metro da-e-per l’aeroporto di Atene che è costato 10 euro a tratta. Mentre il bus per arrivare alla partenza della gara era già compreso nella registrazione.
Decidere dove alloggiare
La scelta dell’alloggio è sempre molto personale. C’è chi preferisce soggiornare in hotel con tutte le comodità del caso e concentrarsi solo sulla gara. Chi invece ama la tranquillità garantita da un appartamento. Personalmente, ho optato per la seconda opzione spinto dalla volontà di avere una cucina nella quale prepararmi la colazione pre-gara con gli alimenti che sono abituato a mangiare prima di correre.
Nonostante le molte persone presenti in città per la maratona, i prezzi degli alloggi ad Atene, a novembre, sono molto contenuti. Un appartamento in centro distante 5 minuti a piedi da una delle stazioni di partenza per raggiungere lo stadio di Maratona, è costato in totale 82 euro per 3 notti per una persona (da sabato a martedì).
Non avranno la fama e l’attrattiva di gare più quotate, ma in Europa esistono gare (e maratone) altrettanto affascinanti, ma che permettono una spesa molto più contenuta e un costo alla portata di tutti.