Veloce come il vento – di Fausto Desalu con Francesco Ceniti. 272 pagine. 2022 – Baldini Castoldi. Prezzo: 18 euro.


Attorno alla pista di atletica delle Olimpiadi di Tokyo nel 2021 si è formata una nuova coscienza collettiva, che non smette di trasformarsi in storie.

Questa volta le pagine ci raccontano la visione e l’esperienza di Fausto Desalu, il velocista che, nella finale 4 x 100 maschile, ha ricevuto il testimone da Jacobs e lo ha portato a Tortu.

Era il 6 agosto 2021: la staffetta italiana vinceva i Giochi più azzurri di sempre.

Mentre riviviamo i momenti che hanno cambiato la vita al Desalu, dentro quella curva velocissima, scopriamo la parabola personale della persona dietro al personaggio. E questa è la parte del libro che merita più attenzione e meriterebbe di essere letta nelle scuole.

Veloce come il vento. La mia vita di corsa

Veloce come il vento. La mia vita di corsa

Desalu è nato a Mantova da genitori nigeriani. Cresciuto senza papà, sua mamma ha dovuto essere più forte di un oro olimpico. Lei ancora lavora come badante, perché: “lavorare è il solo esempio che posso dare a mio figlio”.

Fausto Desalu da bambino sognava di diventare uno scrittore, gli piaceva immaginare di pilotare un’astronave e vivere avventure in mondi lontani, pane e fantascienza.

E la sua astronave, Fausto alla fine l’ha parcheggiata sopra la prima pista di atletica che ha calcato, e da lì è stato il decollo. Anche se formalmente quei risultati non sono stati omologati e lui non c’era, poiché non aveva ancora la cittadinanza italiana. Una biografia che sa emozionare, ma anche divertire (a volte si ride molto) e apre le porte sulla realtà, sportiva, agonistica, personale, che vive (per fortuna ancora) di passione e di ideali (anche senza business, per fortuna, ancora).