Aveva preso parte alla Boston Marathon per ben 32 volte, ma non era divenuto celebre per questo. Rick Hoyt, 61 anni, era divenuto una icona mondiale dello sport senza frontiere insieme a suo papà Dick perché quelle maratone le aveva portate a termine seduto su una sedia a rotelle spinta dal padre.
Rick Hoyt è morto il 22 maggio scorso in seguito a complicazioni del suo sistema respiratorio. Suo papà Rick, considerato una sorta di eroe della corsa negli Usa e non solo, se ne era andato un paio di anni fa. La loro avventura con il running era cominciata oltre 40 anni fa, quando proprio Rick, nato con una lesione cerebrale, aveva chiesto al padre di poter correre una maratona. Suo padre si reinventò divenendo una sorta di super atleta per spingere suo figlio con lui in ogni avventura.
Nella loro vita Dick e Rick hanno corso più di 1.000 gare, tra cui 32 maratone di Boston, la gara di cui sono divenuti i più importanti testimonial. Il papà si è allenato per portare a termine ben 6 Ironman, sempre con al seguito il figlio. Dick si era ritirato dalla corsa nel 2014, mentre Rick ha smesso nel 2021, anno in cui suo padre era morto a 80 anni. La loro vita cambiò per sempre nel 1977 quando si iscrissero a una gara di 5 miglia dove arrivarono penultimi, ma aprirono una finestra inedita nel mondo della corsa senza barriere.
Della loro storia rimane un esempio seguito da migliaia di runner e una fondazione che punta ad abbattere le barriere nello sport.
Proprio nel prossimo weekend si sarebbe dovuta correre la prima corsa “Dick Hoyt Memorial” a Hopkinton, nel Massachusetts, la cittadina da cui parte la maratona più antica del mondo, la Boston Marathon.