Maggio è il mese in cui si ricorda una delle stragi più crudeli che la mafia abbia compiuto: ovvero l’uccisione del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani (23 maggio 1992).
Domenica 28 maggio anche la corsa ha ricordato le vittime della mafia attraverso la mezza maratona (omologata FIDAL, tipo B) del Memorial Day Sap con il coordinamento da parte dell’A.s.d. Polizia di Stato di Palermo e del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Palermo.
Gli appassionati lo sanno bene, il running ha un fascino incredibile, non solo come attività sportiva in senso stretto ma anche come spirito, come stile di vita. La prima edizione della Mezza Maratona del Memorial Day Sap conferma tutto ciò. I partecipanti sono stati circa 350, provenienti da ogni parte della Sicilia e dal resto d’Italia, tutti uniti da uno scopo: la lotta alla mafia. Qui a parlare sono stati i gesti, tanti appassionati che condividono uno o più ideali, persone che correvano con il sorriso. Uno spirito di gruppo potente che ha rilanciato il messaggio di coesione della collettività che mantiene vive le idee e gli esempi degli Eroi (la “e” maiuscola è voluta e doverosa) di questa terra, uccisi brutalmente dalla mafia.
Questa prima edizione della Mezza Maratona del Memorial Day Sap nasce in modo del tutto spontaneo e genuino. Una prima idea dell'iniziativa che unisce memoria, legalità e running arriva nel maggio del 2021 e a raccontarlo è uno degli organizzatori, Ivan Di Blasi, appartenente alla Polizia di Stato, dirigente sindacale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) di Palermo, nonché uno degli affiliati dell’A.s.d Polizia di Stato del capoluogo siciliano: “L’embrione della Mezza Maratona si sviluppa nel maggio del 2021, quando sono stato invitato dal Sap nel raccogliere una decina di atleti, in quanto amatore, per percorrere i luoghi simbolo delle stragi nella città di Palermo fino alla deposizione della corona di allori nell’atrio della Squadra Mobile della Questura di Palermo, in onore delle vittime di mafia”
E poi aggiunge Ivan Di Blasi - . Fin da subito ci siamo accorti di come le persone, appartenenti alla società civile o alle forze di polizia, hanno condiviso questo giro simbolico. Così, l’anno successivo abbiamo deciso di ripetere un'attività simile, partendo questa volta da via Notarbartolo, dove vi è l’albero di Falcone, passando per via D’Amelio, fino ad arrivare al Giardino della Memoria di Capaci. Anche in questa occasione molte sono state le persone che si sono unite all’iniziativa, eravamo una cinquantina circa. In quel momento abbiamo capito che un evento sportivo poteva nascere, che le persone, appassionati di running e non, volevano prendere parte a qualcosa in cui i gesti parlano da sé. Quindi siamo arrivati all’organizzazione di questa competizione, riconosciuta dalla Fidal, verso la quale vi è stata una straordinaria accoglienza da parte di diverse istituzioni e privati. Mi fa piacere puntualizzare come esempio che l’Ast (Azienda Siciliana Trasporti) ha fornito gratuitamente i bus per consentire gli spostamenti dei concorrenti; e poi il patrocinio della Regione Sicilia, Comune di Palermo, Corleone, Capaci, Isola delle Femmine e Cinisi; e tanti altri contributi da parte di privati”. Le somme ricavate verranno devolute in beneficienza, non c'è alcuno scopo di lucro.
Inevitabilmente, l’evento sportivo di maggio ricorda anche la strage di via D’Amelio, che è stata messa in atto un paio di mesi più tardi, cioè il 19 luglio del ‘92, quando vennero uccisi in modo altrettanto crudele il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta composta da Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina, Agostino Catalano e Claudio Traina. Da qui il ricordo di tutte le vittime che sono state uccise da cosa nostra.
Il percorso ha coinvolto le località di Isola delle Femmine, Sferracavallo (un tratto abbastanza difficile data la pendenza e il vento che tira in quella zona) Mondello e, infine, l’arrivo in via D’Amelio. Paesaggi sicuramente suggestivi, dato che gran parte del percorso ha costeggiato il litorale. Il miglior tempo è stato 01:23:50.94. Per chi invece non si sentiva pronto per correre una distanza del genere è stata organizzata la prima edizione del Cammino della Memoria con un percorso di 4Km che ha visto la partecipazione di circa 500 persone. Alla manifestazione erano presenti anche Tina Montinaro e Rosalba Cassarà. Gli organizzatori che meritano una menzione per la realizzazione di questo evento particolare che ha visto il running come protagonista sono, oltre Ivan Di Blasi, Benedetto Briolotta presidente dell’A.s.d. Polizia di Stato di Palermo, Regis Gangi segretario della stessa associazione sportiva, Vittorio Ammirata e il vicesegretario provinciale del Sap Palermo Pietro Genovese.
La semplice organizzazione della mezza maratona rispecchia e descrive senza alcun dubbio l’essenza di questo evento sportivo e non solo, i grandi valori che vi sono dietro e la forza di volontà da parte di ogni singola persona. È stata la prima edizione di una serie, perché l’anno prossimo si svolgerà nuovamente come ha confermato lo stesso Di Blasi: “Certo che vi sarà la seconda edizione e stiamo puntando ad allargarla sempre di più. Lo sport è uno dei tanti strumenti che consente di fare circolare i sani principi, come quello della legalità”.