Un caso di aggressione da parte di animali selvatici in Austrialia ci porta a ripensare alle situazioni di pericolo in cui potremmo trovarci sul nostro territorio quando andiamo a correre. Importante avere rispetto per gli animali nel territori in cui vivono e adottare una serie di attenzioni particolari.

Una donna è stata attaccata da un branco di dingo mentre correva sulla spiaggia australiana di Orchid Beach lunedì mattina presto. Ha riportato ferite multiple da morso agli arti e al busto ed è stata trasportata al vicino Hervey Bay Hospital in condizioni stabili.

Secondo quanto hanno riferito i ranger locali, la 24enne è stata attaccata da tre dingo mentre faceva jogging ed è riuscita a fuggire correndo in acqua.

Due uomini che hanno assistito all'incidente si sono lanciati a loro volta nell'oceano per aiutare la giovane. Hanno soccorso la donna e l'hanno porta in salvo con il loro veicolo. Uno degli uomini si è ferito alla mano durante il tentativo di salvataggio.

Nonostante l'aumento degli attacchi da parte di questi animali selvatici, i ranger hanno respinto le richieste di controllo la popolazione di dingo nella zona attraverso l'abbattimento.

"L'abbattimento non è un'opzione", ha dichiarato al Guardian Linda Behrendorff, capo ranger. "Il nostro lavoro consiste nel mitigare il rischio. Bisogna conoscere gli gli animali, lavorare con i singoli dingo e capire anche le condizioni in cui si trovano".

Behrendorff ha dichiarato al The Guardian che almeno uno degli animali del branco era stato precedentemente classificato come a rischio e dotato di un dispositivo di localizzazione. "Uno dei dingo che abbiamo identificato è stato coinvolto in un precedente incidente. Si è avvicinato con l'intenzione di avere un contatto", ha dichiarato Behrendorff.

Dal 2011, i ranger hanno utilizzato i collari per tracciare i movimenti dei dingo e le interazioni tra dingo e uomo sull'isola. I collari sono leggeri e progettati per essere indossati dagli animali per tre mesi prima di staccarsi automaticamente.

L'attacco è solo l'ultimo di una serie di incidenti che hanno coinvolto gli animali nelle ultime settimane. All'inizio di luglio, un bambino di 8 anni è stato attaccato su una spiaggia e a giugno un ragazzo di 10 anni è stato trascinato sott'acqua. Un altro dingo è stato abbattuto nello stesso mese dopo aver morso un bambino di 7 anni e una donna di 42 anni.

I ranger ritengono che l'aumento degli attacchi sia il risultato diretto di un numero crescente di persone che non rispettano le restrizioni nell'avere contatti e dare da mangiare ai 100-200 dingo presenti sull'isola.

"Dobbiamo lavorare con le persone che visitano l'isola per capire come non mettersi in una situazione che possa rappresentare un pericolo", ha detto Behrendorff.

Se vi trovate di fronte ad animali selvatici durante una corsa, sia in natura che in ambiente urbano, ci sono diversi modi per proteggere voi stessi e l'animale e garantire una corsaserena e sicura.

Headshot of Rosario Palazzolo

Cronista da 30 anni per il quotidiano milanese Il Giorno, eternamente a caccia dei fatti della vita da raccontare. Appassionato di corsa fin da quando, a 15 anni, ho messo piede per la prima volta su una pista d'atletica leggera. Negli anni il lavoro di giornalista mi ha portato lontano dalle piste di atletica, ma non mi ha impedito di diventare istruttore Fidal. Curioso e amante delle avventure, ho sempre vissuto lo sport come passione prima ancora che come competizione. E lo sport, mi ha ripagato permettendomi di vivere esperienze bellissime: il 12 febbraio del 1993 sono stato il primo ciclista a raggiungere Capo Nord in bicicletta in inverno; dal 2009, grazie ai miei maestri Vittorio Nava e Marco Marchei, ho avuto l'opportunità di vivere la corsa anche per professione oltre che per passione, viaggiando per raccontare il mondo del running sulle pagine della rivista che più di ogni altra è ambasciatrice della corsa nel mondo: Runnner's World. Ho vissuto storie incredibili e studiato a tutto tondo il mondo delle scarpe da running. Oggi ho l'onore di dirigere il Magazine Runner's World e di lavorare fianco a fianco con esperti e colleghi incredibili.
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