Roberto Rigali, Filippo Tortu, Lorenzo Patta e Samuele Ceccarelli sono i protagonisti della nuova staffetta 4x100 azzurra che venerdì ha blindato la qualificazione ai Mondiali di atletica di Budapest correndo una gara convincente e al tempo stesso rocambolesca a Grosseto. La formazione inedita, nata a causa delle assenze di Marcell Jacobs e di Desalu (protagonisti dell’oro di Tokyo2020), è stata capace di correre in 38.04, il terzo tempo di sempre per la staffetta italiana, inferiore soltanto ai due crono corsi a Tokyo in occasione della finale (37.50) e della batteria olimpica (37.95).
Staffetta 4X100 soddisfazione e preoccupazione per Tortu
Migliorato nettamente il 38.38 del maggio scorso, ora la staffetta è pronta per Budapest, anche se non mancano i pensieri. In questa gara, per alcuni versi rocambolesca, si deve registrare qualche preoccupazione per Filippo Tortu, rimasto a terra dolorante ad un braccio per lungo tempo. Come ha spiegato in un post, per via dell’uscita della spalla: “Abbiamo cercato, voluto e sognato talmente tanto questa qualificazione ai Mondiali - racconta Filippo Tortu in un post social - che quando ho scoperto che ce l’avevamo fatta, ho esultato come mai in vita mia... forse troppo, perché per l’esultanza mi è uscita la spalla. Fa male, ma fa meno male se penso che si va a Budapest! Grazie ragazzi, per quello che abbiamo conquistato e per il senso di appartenenza a questa maglia che ogni volta dimostriamo insieme”.
Rimani sempre aggiornato, iscriviti alla NEWSLETTER di RUNNER'S WORLD
“È andata anche meglio delle aspettative - le parole di Roberto Rigali - considerando che con Filippo Tortu non ho cambiato tante volte. Ma ci siamo trovati subito ed è anche il frutto di tanti raduni, iniziati cinque anni fa, e quindi anche se non si prova tante volte riusciamo a capire cosa cerca il nostro compagno”.
Gioisce Samuele Ceccarelli: “Davvero uno spettacolo! Siamo riusciti a dimostrare quello che possiamo valere e che il gruppo sa fare. È il frutto del lavoro con il settore tecnico della Federazione, sempre attento alle esigenze degli atleti, ma anche dell’affiatamento tra noi, che scherziamo e ci prendiamo in giro, però quando è il momento di correre siamo concentrati e rispondiamo presente per dare il massimo”.
C’è emozione e fiducia anche per il quartetto Under 23, campione d’Europa U23 (Eric Marek, Matteo Melluzzo, Marco Ricci), con l’inserimento di Lorenzo Simonelli in ultima frazione, ha corso in 38.76 a meno di una settimana dal 38.92 d’oro.