Se ne ce fosse stato ancora bisogno, ecco la conferma che l’atletica italiana gode di buona salute. La tre giorni dei Campionati Italiani Assoluti di Molfetta fotografa l’ottima forma dell’atletica su pista, al netto dei grandi campioni assenti per salute o altri programmi. Tanti ottimi risultati e un record italiano certificano che la vittoria azzurra nel Campionato Europeo per nazioni non è stato un caso, né puro demerito degli avversari.
Ayomide Folorunso impressionante nei 400hs con il nuovo record italiano
Quanto visto nelle batterie era solo l’antipasto. Ayomide Folorunso ha confermato l’impressione di splendida forma migliorando il suo record italiano nei 400 hs, portato ora a 54.22 con un progresso di 12 centesimi rispetto a quanto corso nella semifinale dei Mondiali dell’anno scorso. Appuntamento ora a Budapest.
Filippo Tortu si prende con forza i 200 intitolati a Mennea
La pista di Molfetta regala splendidi scorci sulla capitale ungherese. Il primo è quello offerto da Filippo Tortu, riesploso all’improvviso in tutto il suo splendore nei 200 metri. Vittoria con il miglior tempo della stagione in 20”14 (+1.7), con un’ottima curva e un rettilineo finale che pareva in discesa. Buona crescita anche per Fausto Desalu con 20”52, così come Dalia Kaddari che ha corso in 22”86 e 22”90.
800 metri con le scintille per Barontini, Tecuceanu e il giovane Pernici
Il mezzofondo prometteva scintille, sono arrivati fuoco e fiamme. Fa saltare sulla sedia la gara degli 800 maschili. Simone Barontini si lancia nel finale per tenere a bada Catalin Tecuceanu e Francesco Pernici. Il cronometro dice 1’44”50, primato personale, gli altri si migliorano con 1’45”04 e 1’45”23. Siamo ritornati a sfornare mezzofondisti.
Al femminile fa sembrare tutto facile Eloisa Coiro, che sfrutta il ritmo fatto da Elena Bellò per vincere in 2’00”43 davanti a Gaia Sabbatini e alla Bellò. Pietro Arese detta legge nei 1500 metri soprattutto con un ottimo ultimo giro sul passo dei 53 secondi, vinti in 3’46”07 davanti a Ossama Meslek. Sfida a due anche al femminile con una bella volata tra Sinta Vissa e Federica Del Buono: conferma per la friulana in 4’06”85, impressione di crescita per la vicentina con 4’07”05.
Lancio del peso da urlo con Fabbri e Weir
In pedana, ennesimo grande duello tra Leonardo Fabbri e Zane Weir, compagni di allenamento sotto la guida di Paolo Dal Soglio. Il fiorentino vince con 21.80 e dichiara di sentire di valere un metro in più. Attendiamo. L’oro europeo indoor Weir è lì vicino con 21.69. Sara Fantini fa bene nel martello con 71,02, Stefano Sottile cresce nell’alto con 2,28, brava Roberta Bruni nell’asta con 4.60, che poi prova ritoccare il suo record italiano di 4,73. Da segnalare nel decathlon maschile il quarto italiano di sempre a superare gli 8mila punti, spartiacque tra un multiplista e un bravo multiplista. Appalusi per il trentino Lorenzo Naidon, 24 anni, che ha vinto con 8090 punti.
Ora non resta che attendere i ranking mondiali (chiusura alla mezzanotte del 30 luglio) e le convocazioni. Poi tutta l’attenzione sarà solo per i Campionati di Budapest. In mezzo, le Universiadi di Chengdu (Cina) e i Campionati Europei under 20 di Gerusalemme.