Una donna del Mississippi, ha intentato una causa contro la società che organizza una corse a ostacoli nel fango negli Usa perché sostiene di essere rimasta temporaneamente paralizzata dopo aver saltato di testa in una piscina gonfiabile, chiede alla società un risarcimento danni non specificato.
L'infortunio si sarebbe durante una Mudd run, tenutasi nel Mississippi meridionale. Secondo la causa depositata presso il tribunale della contea di Harrison contro gli organizzatori, l'evento è una "corsa di 5 chilometri con ostacoli, tra cui strisciare nel fango, muoversi tra le corde nel fango e stare in equilibrio su galleggianti nel fango", spiega il SunHerald.
La donna sostiene che uno degli ostacoli era una piscina rosa gonfiabile profonda un metro e mezzo di cui i partecipanti non erano stati informati nella documentazione pre-gara. Secondo la querela, inoltre, non c'erano cartelli che avvertissero i partecipanti di non tuffarsi di testa.
"La querelante, non sapendo come attraversare l'ostacolo nel modo migliore e più sicuro, vi è saltata sopra di testa, con l'aiuto di un altro partecipante, è atterrata con la testa nell'acqua bassa, ferendosi gravemente e riportando una paralisi temporanea, oltre a ulteriori complicazioni al collo", si legge nella causa.
Ha affermato di aver firmato l'esonero di responsabilità solo dopo aver pagato l'evento e che l'esonero era destinato ai soci e non ai partecipanti. Secondo la causa, l'esonero copriva solo i rischi intrinseci dell'evento e la negligenza ordinaria. Come risultato della sua paralisi, sostiene di aver dovuto affrontare spese mediche, disagi e perdita di serenità della vita.
Secondo un rapporto Reuters del 2016, solo l'1% circa dei partecipanti si infortuna in questo tipo di eventi e molti se ne vanno solo con lievi graffi e contusioni che possono essere trattati con il primo soccorso. Naturalmente si verificano lesioni più gravi, ma le ricerche dimostrano che sono relativamente rare.