Da Cortina d’Ampezzo a Parigi, una staffetta a tre dimensioni, ponte tra Olimpiadi estive e invernali. I ragazzi del team di Alex Zanardi sono riusciti a completare "Obiettivo Tricolore", la staffetta fortemente voluta dal campione sportivo italiano. Un evento ideato, progettato e realizzato per essere simbolo di inclusione, resilienza e speranza.
Tre settimane da ricordare
Ventuno giorni di movimento, dal 10 settembre all’1 ottobre, che hanno visto 70 atleti paralimpici, coinvolti direttamente da Zanardi con il progetto Obiettivo3, percorrere 1.800 chilometri divisi in 22 tappe, attraverso i territori di Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta, valicare il confine italo-francese, per poi risalire la Francia attraverso le regioni dell’Alvernia-Rodano-Alpi, della Borgogna-Franca Contea e dell’Ilê-de-France. Un viaggio dal trasporto multimodale, in sella ad handbike, biciclette, carrozzine olimpiche, di corsa e canoa e a spinta di gambe, braccia e cuore. Il testimone è arrivato sotto la Tour Eiffel a mezzogiorno in punto dell’1 ottobre, a 299 giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici di Paris 2024, portato dagli atleti Marta Antoniucci (paraciclismo), Pierluigi Maggio (paratriathlon), Eleonora Mele (paraciclismo), Leonardo Percoco (handbike) e Ivan Territo (paratriathlon), partiti dal castello di Brie-Comte-Robert alle ore 8.30.
Abbraccio olimpico
Il traguardo di Parigi racchiude in sé un forte valore simbolico, poiché rappresenta non solo la meta finale di una grandissima impresa sportiva, ma il punto d’arrivo di un lungo abbraccio olimpico tra due città, Cortina d’Ampezzo e Parigi, che nel prossimo triennio ospiteranno i Giochi Olimpici e Paralimpici estivi ed invernali.
“L’attraversamento della Francia è stata un’esperienza incredibile - racconta Barbara Manni, la responsabile marketing e comunicazione di Obiettivo3 -. Abbiamo percepito e ricevuto calore e affetto da tutti: pubblico, istituzioni e associazioni territoriali. In quattro anni, dopo migliaia di chilometri e centinaia di tappe, Obiettivo Tricolore ha finalmente varcato per la prima volta i confini nazionali per diffondere anche in terra francese il messaggio di uno sport senza confini".
Un viaggio lungo e duro: "Siamo sfiniti dalla stanchezza – prosegue la Manni - ma felicissimi per quello che abbiamo raccolto da quest’esperienza e, allo stesso tempo, per quello che siamo riusciti a donare a tutti coloro che sono venuti a incontrarci e conoscerci lungo il percorso. Abbiamo ancora una volta dimostrato, attraverso i nostri fantastici atleti, che le disabilità fisiche e mentali non sono un limite, ma una diversa opportunità di vita e soprattutto che è vietato arrendersi di fronte alle difficoltà”.
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I volti di "Obiettivo Tricolore"
Molti sono stati i campioni e i testimonial che hanno aderito all’iniziativa, perché ispirati dal valore in essa contenuto. Dalla madrina della manifestazione Giusy Versace, atleta paralimpica e oggi Senatrice della Repubblica, agli attori comici Paolo Kessisoglu e Luca Bizzarri (in arte Luca & Paolo che hanno lanciato la staffetta attraverso 4 divertenti sketch comici pubblicati sui canali social di Obiettivo3, a Gianni Bugno, Hervé Barmasse (Enervit Ambassador), Kristian Ghedina, Francesco Moser, Federico Pellegrino (Enervit Ambassador), Paolo Bettini, Daniel Fontana (Enervit Ambassador), i ciclisti paralimpici Andrea Tarlao, Fabio Radrizzani e l’ex plurimedagliato Giancarlo Masini. In Francia si sono uniti agli atleti anche il paraciclista Jean Claude Thievent, la nuotatrice paralimpica Laura Mahieu e Ludivine Munos, ex campionessa di nuoto paralimpico e oggi Responsabile dell’Integrazione Paralimpica di Parigi 2024. Obiettivo Tricolore è stato possibile grazie al sostegno della Regione Emilia-Romagna Sport Valley, che condivide appieno i valori di inclusione sociale e accoglienza di questo progetto e delle moltissime aziende he hanno sposato l’iniziativa.