Gli European Orienteering Championships, i Campionati Europei Sprint di corsa orientamento, conclusisi alcune ore fa in Veneto, promettevano di consolidare la crescita del movimento e l’obiettivo è stato raggiunto.
Dieci i territori comunali che hanno fatto da scenario alle competizioni partecipate da 2mila atleti provenienti da 39 nazioni diverse. In proporzione ai concorrenti risulta enorme il numero dei volontari coinvolti nella settimana di gare: 200, 1 volontario ogni 10 atleti.
“In questi 8 giorni 2mila partecipanti complessivi da 39 Paesi, tra Europei e EOC Tour – afferma Gabriele Viale, General Manager EOC – Ancora una volta l’Italia ha dimostrato grande capacità organizzativa. Per il Veneto, che sarà teatro delle Olimpiadi invernali, un ottimo biglietto da visita nei Paesi Scandinavi, vista la diretta di 10 emittenti televisive del centro e nord Europa”.
Il podio Svizzera e Svezia dominano
Pronostici ampiamente rispettati in gara, con Svizzera e Svezia che si spartiscono ancora le medaglie e continuano a segnare i risultati dell’orienteering a livello internazionale. Al femminile l’atleta da battere era la svedese Tove Alexandersson, al maschile Matthias Kyburz, ed entrambi si sono riconfermati campioni continentali della Knock-Out Sprint, il nuovo format con turni a eliminazione diretta.
La formula Knock-Out Sprint si svolge su un percorso di 4 km in linea d’aria con 20 punti di controllo. Dopo le eliminatorie (274 al via), la prova finale, con 36 partecipanti, è stata completata da Kyburz in 5’51”, e dalla Alexandersson, che è anche campionessa mondiale di skyrunning e scialpinismo, in 6'38”.
Nella Sprint Relay, staffetta che prevede l’alternanza Donna-Uomo-Uomo-Donna si impongono Svezia, Svizzera e Finlandia, Mentre, in Coppa del Mondo, nella classifica a squadra primeggia la Svezia davanti alla Svizzera, e in quelle individuali ancora Kyburz e Alexandersson.
“Una settimana fantastica in Italia – dichiara Kyburz –. Certo, se penso alla Sprint Relay ho un po’ di rammarico. Per me una stagione meravigliosa, un sogno terminarla con due ori e un argento europei insieme alla Coppa del Mondo. Vedremo cosa mi porterà il prossimo anno, ma sono molto motivato”. La Regina Alexandersson ricorderà l’Italia per tutto l’oro conquistato: “La KO Sprint è sempre difficoltosa perché, ogni volta, possono accadere molte cose – ha dichiarato - Mi sono divertita, è stata una settimana decisamente eccitante per me”.
Il percorso degli azzurri
Nella KO Sprint, tra gli italiani, soltanto due atleti, Riccardo Scalet e Francesco Mariani, hanno superato la selezione iniziale, raggiungendo i quarti di finale, per poi uscire dalla competizione.
Nella Relay, con 25 nazionali al via, gli azzurri Caterina Dallera, Francesco Mariani, Riccardo Scalet e Maddalena De Biasi si posizionati al 12esimo posto (1:07:50). Un piazzamento di metà classifica che va stretto rispetto alle aspettative del Paese ospitante.
Orienteering anche a tavola
Una curiosità a margine della competizione. Gli Europei sono stati l’occasione per consolidare, a Vicenza, un curioso gemellaggio tra Italia e Norvegia, patria dell’orienteering, sulla via del baccalà, avviato con il Bacalà Orienteering Tour dalle Isole Lofoten a Venezia, sulle tracce del mercante veneziano Pietro Querini che, nell’inverno del 1431 perse … l’orientamento tra i fiordi norvegesi, si salvò da un rocambolesco naufragio e “scoprì” l’oro bianco delle Lofoten: il baccalà, da quel momento approdato nelle cucine del sud Europa.