Non capita tutti i giorni di compiere 50 anni, meno ancora succede di compierne 50+2. Quando però si è speciali come il Road Runners Club Milano, anche gli anniversari sono qualcosa di diverso. Fondato nel 1971 da Isolano Motta, tutt’oggi unico presidente della storia, il Club ha presentato lo scorso giovedì 19 ottobre il libro - Storie del Road - che celebra il suo mezzo secolo di storia. Anzi di storie, come sottolinea il presidente nella presentazione del volume.

Un club da sempre all'avanguardia

D’altra parte, come riassumere 50 anni vissuti di corsa, sempre all’avanguardia, capofila di un movimento che ambiva ad allargare le strette maglie del calendario agonistico federale. Il nome ricalca fedelmente quello del Road Runners Club of America, capostipite del movimento del running americano negli anni 50. Isolano Motta, un passato da atleta e vorace lettore di Runner’s World, si lascia ispirare dal nuovo mondo della corsa amatoriale. Così, verso la fine del 1971, insieme a Giancarlo Sisti e ad Attilio Monetti fonda il Road Runners meneghino.

Quell'aereo pieno verso New York

Nasce così la piccola, grande rivoluzione milanese. Nel 1972 arriva la Maratona di Monza (saranno 16 edizioni e 7 mezze), nascono le 24x1 ora e nel 1978 i Road sono parte attivissima nell’organizzazione dei primi Campionati Europei Master a Viareggio (e la vittoria del socio Giampaolo Pavanello nella maratona M40), quando master e amatori erano concetti ancora lontani dall’atletica comune e ufficiale. Nel 1980 poi i Road riempiono un intero aereo (120 persone) per volare a New York a correre la maratona, prima di Orlando Pizzolato e di Gianni Poli, prima dei tour operator. Tutto “home made”.


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Numeri da record

Prima è anche Maria Pia D’Orlando, prima donna a diventare campionessa italiana di maratona nel 1980 con 2h49’22”. Il primato sociale di maratona maschile appartiene invece al socio onorario Marco Marchei, che in maglia azzurra ai Mondiali di Helsinki 1983 corse in 2h11’47”.

Ovunque ci sia da correre, meglio se tanto, i Road ci sono sempre. Passatore, 100 km, maratone, corse campestri, tentativi di record dell’ora, dei 20, 25 e 30 km (con Franco Fava e Margherita Gargano). Tra pista e strada, con qualche finestra anche nel triathlon, i Road Runners sono arrivati a contare fino a 1100 tesserati nel 2015: record.

Dopo 50 anni+2 tante persone sono cambiate nel gruppo, tante tranne Isolano Motta, sempre alla guida con paterno affetto e fermezza patriarcale. “Abbiamo sempre fatto tutto in autonomia” ha spiegato il presidentissimo. Autonomia e lungimiranza, aggiungiamo noi. Cosa sarebbe oggi la corsa senza le invenzioni del Road Runners Club Milano? Probabilmente qualcosa di molto meno divertente. Lunga vita ai Road!