Volevi l'antipasto di quello che vedrai ai Mondiali di Tokyo? Eccoti servito: la finale dei 100 metri maschile ai Trials americani è stata di livello incredibile con tempi clamorosi. Sette uomini al traguardo sotto i 9"93, per una gara che si attesta come la seconda più veloce dei sempre, dopo la finale olimpica di Parigi.
Il livello stellare della finale dei 100 metri ai Trials americani
Da sempre i 100 metri catalizzano l'attenzione degli amanti di atletica (e non solo). Così è stato anche nella serata americana. L'uomo più veloce degli Stati Uniti è stato Kenneth Bednarek, doppio argento olimpico sui 200 metri, che questa volta ha vinto i 100 in 9"79 (dopo un 9"90 registrato in semifinale), tempo che pareggia quello corso da Lyles per imporsi a Parigi 2024.
Dopo l'exploit di Bednarek, dietro è una piccola rivoluzione... da livello stellare. Secondo posto per Courtney Lindsey, atleta solitamente più competitivo sui 200, con 9"82. Bronzo con il nuovo personale in 9"83 per il fenomeno NCAA T’Mars McCallum. Insomma, per acciuffare il podio bisognava correre sotto i 9"83 (!). A rappresentare gli Stati Uniti sui 100 metri ai Mondiali saranno Bednarek, Lindsey e McCallum e Lyles, già qualificato in quanto vincitore sulla distanza a Budapest nel 2023.
Anche fuori dalle prime tre posizioni i tempi sono davvero ottimi, quarto con 9"84 - il miglior crono di sempre nel trials americani per un atleta che non andrà ai Mondiali - è Trayvon Bromell che dunque non sarà in gara nei 100 a Tokyo. 9.86 per un ritrovato Christian Coleman. Dietro ottime performance per il giovane classe 2006 Maurice Gleaton (9"92) e Ronnie Baker (sempre 9"92). Marcell Jacobs è avvisato, gli sprinter americani bruciano la pista, a Tokyo si dovrà correre veloce.