Sono trascorsi pochi giorni dalla stupenda prestazione di Sisay Lemma alla maratona di Valencia. Domenica 3 dicembre ha corso a lungo sul filo del nuovo record del mondo, facendo sognare una prestazione stratosferica (lo è stata lo stesso nonostante il primato mancato).
In quella stessa gara, sono caduti ben 20 record nazionali e 37 atleti hanno corso sotto le 2 ore 09, prestazione che solamente qualche anno fa poteva garantire il podio in una gara internazionale. Valencia si scopre gara veloce, più di quanto avesse già fatto sino ad ora. E per questo, pur non essendo nel circuito delle 6 Marathon Major, punta a diventare un evento ancora più di valenza mondiale.
Un milione di euro a chi batterà il record a Valencia
Va in questa direzione la proposta che potrebbe cambiare il mondo della maratona per sempre: Juan Roig, presidente della Fondazione Trinidad Alfonso che organizza la maratona, ha dichiarato che metterà a disposizione un milione di euro per chi batterà il record del mondo nella gara spagnola. Un vero colpo, destinato ad attrarre nel 2024 i più forti atleti del mondo (nonostante l’anno olimpico alle porte). Si pensi che ad oggi l’evento di maratona che vanta il premio più alto è la maratona femminile di Nagoya in Giappone, che assegna alla vincitrice 250.000 dollari.
Praticamente al vincitore (e primatista mondiale) andrebbe un premio degno di una finale di tennis o di un circuito di golf mondiale. Non che gli atleti della maratona non lo meritassero già prima, ma sino ad oggi mai nessuno aveva investito così tanto in una visione della maratona come spettacolo (se si esclude i progetti di Nike e Ineos per permettere a Kipchoge di correre la maratona in meno di 2 ore).
A New York il premio per i vincitori è di soli 100mila euro
New York, la maratona più celebre, mette a disposizione un montepremi di 900mila dollari (poco più di 800mila euro), ma da divedere tra tutti gli atleti, con un premio massimo di 100mila dollari ciascuno per i vincitori della gara maschile e femminile.
A Valencia vedremo i migliori maratoneti del mondo?
Cosa significherà questo per Valencia è presto da dire. Il 2024 è l’anno olimpico e i migliori saranno in gara a Parigi per conquistare una medaglia (per fortuna, in atletica tutti gli atleti più importanti preferiscono ancora una medaglia olimpica a un premio milionario). Tuttavia non si può escludere che nel prossimo mese di novembre sulla linea di partenza potremo vedere i migliori del mondo pronti a sfidarsi per un primato che non è più solo sportivo, ma anche economico. Si pensi a Kelvin Kiptum, che a 23 anni (ne ha computi 24 solamente pochi giorni fa), nel giro di un anno si è trovato proiettato ai vertici dell’atletica, mentre solamente 6 anni fa sognava le corse, ma pascolava il bestiame nel suo villaggio in Kenya.