Un vuoto enorme nel mondo dell’atletica. La morte di Kelvin Kiptum lascia tutti sotto chock, sia gli addetti ai lavori che il grande pubblico dei runner che lo aveva conosciuto come un underdog dell’atletica leggera e che insieme a lui si preparava a vivere una nuova stagione di maratona davvero esaltante.
L’atleta della maratona aveva meravigliato il mondo con il suo talento naturale che lo aveva portato a battere tutti i record correndo la maratona di Chicago in 2 ore e 35 secondi, è scomparso a 24 anni in un incidente stradale. Con lui è morto anche l’allenatore Gervais Hakizimana che lo aveva portato a questi successi.
Kiptum, un talento naturale ancora inespresso
L’atletica perde uno dei talenti più limpidi, l’uomo che si era candidato ad essere i primo a correre la maratona in meno di due ore. Lo aveva promesso una settimana fa a Parigi, in una conferenza stampa nella quale aveva dichiarato di voler correre la maratona in meno di due ore già ad aprile, a Rotterdam.
Invece il destino ha voluto che la sua vita finisse così prematuramente. A 24 anni, Kelvin Kiptum era praticamente comparso dal nulla un paio di anni fa, imprimendo il suo talento incredibile nelle gare di endurance. Un fenomeno assoluto che fino a 10 anni fa faceva il pastore in un villaggio degli altipiani del Kenya, la Rift Valley dove nascono e si allenano tanti campioni. Lui non aveva mai praticato l’atletica leggera in pista, anzi la detestava. Ma aveva raccontato che aveva cominciato a correre imitando i campioni che si allenavano intorno a casa sua.
Kiptum, dal debutto a Valencia al record di Chicago
Aveva debuttato a Valencia nel 2022 realizzando la terza prestazione mondiale dopo quella di Eliud Kipchoge e Kenenisa Bekele e diventando il più veloce esordiente di sempre. In tre maratone aveva scalato il ranking mondiale facendo segnare record su record. Dopo la sorprendente gara di Valencia, si era ripetuto a Londra con un 2:01:25 che aveva lasciato tutti di stucco. E poi aveva computo il capolavoro correndo la maratona più veloce di sempre a Chicago, in ottobre: si è fermato a soli 35 secondi dal muro delle due ore. In quella gara aveva mostrato di averne ancora per andare più forte. Quel muro delle due ore, ne erano certi gli esperti, sarebbe caduto molto presto, proprio grazie al suo talento.
A convincere tutti del suo assoluto talento era stato non tanto il tempo finale, ma la facilità della sua condotta di gara. Aveva corso i primi 30 km in 1:26:31. miglior prestazione di sempre sulla distanza, e aveva chiuso gli ultimi 10 mila metri in un incredibile tempo di 27 minuti e 52 secondi.
Tanti i talenti africani stroncati in incidenti stradali
Kiptum se n’è andato in un incidente stradale in quel Kenya che è la forgia di tantissimi campioni, ma è anche un luogo che si rivela pericolosissimo sia per gli incidenti che avvengono su strade complesse, sia per rapine. Poco più di un mese fa Benjamin Kiplagat, 34 anni, era stato ucciso in una rapina a Eldoret.
Nel 2019, il campione degli 800 metri David Rudisha rimase coinvolto in un pauroso incidente dal quale uscì miracolosamente vivo. Nel 2018 Nicholas Bet,
campione mondiale dei 400 metri ad ostacoli, oro a Pechino 2015, è morto a 28 anni in un incidente nella Rift Valley. Lo scorso anno l’ex detentore del record mondiale dei 25 km Sammy Kiplimo è morto a Himaki, nella contea di Nandi, dopo essere stato investito da un’auto lungo una strada. Va apoi ricordato l'incidente del 1969 al campione Abebe Bikila che rimase paralizzato in seguito a un incidente nei pressi di Addis Abeba.
World Athletics aveva ratificato il record di Kiptum il 6 febbraio scorso. Sebastian Coe, presidente di World Athletics, ha scritto sulla piattaforma di social media X: "Siamo scioccati e profondamente rattristati nell'apprendere la devastante perdita di Kelvin Kiptum e del suo allenatore, Gervais Hakizimana. A nome di tutta l'atletica mondiale inviamo le nostre più sentite condoglianze alle loro famiglie, agli amici, ai compagni di squadra e alla nazione keniota".
In tre sole gare è diventato un campione indimenticabile
Tre maratone, tre vittorie. Il debuttante più veloce nella maratona di Valencia, il detentore del record del percorso a Londra e il detentore del record mondiale a Chicago, il tutto nell'arco di meno di 12 mesi. La sua sua è stata una fiamma che si è spenta troppo in fretta. Quasi che il destino abbia voluto che vincesse così tanto e così in fretta perché il tempo per lui era così breve.
Una tragedia che lascia sgomenti tutti noi che amiamo lo sport e che abbiamo imparato ad ammirare gli atleti veri, che lavorano con dedizione e senso etico. Kelvin Kiptum, era figlio unico, marito e padre di due figli.