Con i recentissimi primati indoor dei 2000 metri di Federico Riva (5’02”67) e di getto del peso di Leonardo Fabbri (22.37) a Lievin, il bilancio dei nuovi primati indoor targati 2024 è salito a 13 record, fatto più unico che raro nella storia dell’atletica al coperto.

Il fermento che ormai ha contagiato tutte le specialità della pista non si limita però ai professionisti, ma si trova ben presente anche nelle categorie giovanili.


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La meglio gioventù

Possiamo definirlo “effetto Furlani”? Forse il nome non è del tutto appropriato, ma il saltatore reatino certamente rappresenta bene la “meglio gioventù” che prova ad affacciarsi sulle scene internazionali. C’è anche Mattia Furlani, appunto tra i nuovi primatisti di questo inverno, con il record europeo under 20 indoor di salto in lungo (8.08) realizzato a Stoccolma il 3 febbraio.

Se Furlani è il vertice del movimento giovanile azzurro, la base dei talenti si sta allargando sempre più. A testimoniarlo sono i 26 primati (o migliori prestazioni) registrati negli ultimi 12 mesi nelle categorie giovanili. Andiamo a scoprirli cominciando dalla categoria più giovane. 

I tanti giovani che "cancellano" record e primati

Grande fermento la scorsa stagione per la categoria Cadetti, ovvero gli under 16. Non sempre i risultati ottenuti in quella categoria si sono poi confermati da grandi, però spesso qualcosa rimane (Larissa Iapichino, Filippo Tortu, Antonella Palmisano, Leonardo Fabbri…).

L’anno scorso grandi risultati nella velocità donne, con la lodigiana Kelly Doualla Edimo e la torinese Alessia Succo a portare il record degli 80 metri a 9”62, tempo più veloce anche del record della categoria superiore (Allieve). Per Doualla Edimo anche il record nel salto in lungo con 6.21: tutto questo ancora da 13enne. Per la varesina Carola Belli ecco il record nei 300 hs con 43”11.

Al maschile il grande protagonista è stato il milanese Daniele Inzoli, capace di cancellare il record italiano nel salto in lungo di Andrew Howe con 7.61 (era 7.52), ma anche quello dei 300 hs (37”47). Il ligure Gabriele Ferrara ha superato Yeman Crippa nei 1500 (3’57”45) e Cosimo Caliandro nei 1000 metri (2’29”31), mentre il romano Valerio Ciaramella ha riscritto il limite dei 1200 siepi (senza riviera) con 3’13”96. Eclatante il nuovo limite del disco (1,5 kg) segnato dal maremmano Mattia Bartolini: con 53.87 ha cancellato il primato di Marco Martino (poi primatista assoluto con 67.62) che durava dal 1975: 53.48. 

Tra gli Allievi continua il fermento

Nella categoria superiore, quella delle Allieve (under 18) si sono messe in luce due figlie d’arte: Valentina Vaccari ed Erika Saraceni. La bergamasca Vaccari, 400ista come papà Marco (6 titoli italiani), ha riscritto il limite dei 400 metri con il tempo di 53.81, sia all’aperto che indoor. Il crono al coperto (anzi, short track, secondo la nuova definizione di World Athletics) vale anche come primato per la categoria superiore, quella juniores. Erika Saraceni ha invece cancellato dall’albo del salto triplo Ottavia Cestonaro con 13.42.

A livello indoor la marchigiana Alice Pagliarini ha corso i 60 metri in 7.38, la trentina Sofia Pizzato i 60 hs in 8.23.

Tra i pari età Allievi, prosegue l’opera di “demolizione” dei primati di Andrew Howe, autentico mattatore venti anni fa nelle categorie Allievi e Juniores, capace di eccellere nei salti, nella velocità e negli ostacoli. Proprio sui 110 ostacoli (altezza 106 cm, quella da senior) è caduto un altro primato “howeiano”: merito del bergamasco Matteo Togni che ha riscritto gli annali con 14”59. Tra i primati al coperto, il varesino Manuel Zanini ha migliorato il primato dei 1500 portandolo a 3’55”81.

La “demolizione” dei record di Andrew Howe

La frizzante stagione 2023 under 18 quasi impallidisce però al confronto con quanto visto nelle gare dell’ultimo mese. Lo scorso week end, in occasione dei Campionati Italiani indoor, addio a un paio di record di Andrew Howe.

Il più clamoroso è quello di Daniele Inzoli, ancora lui, che salito di categoria, continua ad aggiornare i primati del salto in lungo. Sulla pedana di Ancona il record under 18 si è allungato di 10 cm, ora a quota 7.62. Bye bye anche al primato dei 200 metri, ora appannaggio del sardo Diego Nappi che ha corso in 21.52, 9 centesimi meglio del reatino.

Primati, primati e ancora primati

Saluti anche al primato dei 60 ostacoli per merito del romano Kyan Daniel Escalona che ha corso in 7”69. Il vecchio record (7”71) apparteneva a un altro romano, Lorenzo Simonelli, che poche settimane fa ha stabilito quello assoluto sui 60 hs con 7”50.

Tra le Allieve ha stupito, ma non a sorpresa la milanese Elisa Valensin, nata ostacolista ma ormai sempre più velocista. Per lei ancora un progresso nei 200 metri con il primato portato a 23”72, che migliora il suo stesso realizzato a gennaio con 23”79. Come per la sua compagna di squadra Vaccari, anche qui il record vale per le Allieve e le Juniores.

Nella stagione indoor la categoria ha registrato altri due primati. Quello del toscano Alessandro Santangelo nei 3000 metri con 8”29’05 e quello della teatina Serena Di Fabio nei 3000 di marcia con 13’19”92.

Tra gli juniores, oltre al salto europeo di Furlani, la stagione indoor in corso ha applaudito anche il record sui 60 ostacoli (106 cm) di Matteo Togni con 7”79, che ha migliorato la prestazione di Lorenzo Simonelli (7”82). L’anno scorso tra gli under 20 ci furono anche il record italiano di Mattia Furlani nel lungo con 8.24 (cancellato l’8.11 di Andrew Howe) e quello di salto con l’asta del torinese Simone Bertelli con 5.51.