Alla vigilia avevamo pronosticato fuoco e fiamme, ma nella prima giornata dei Campionati Italiani Indoor di Ancona si è abbattuto un meteorite che ha un nome e un cognome Mattia Furlani.
Un alieno sul PalaCasali
L'enfant prodige dell'atletica italiana a 19 anni è entrato in un'altra dimensione grazie all'8,43 saltato in pedana. Una misura fantascientifica che riscrive diversi primati dell'atletica mondiale. Il balzo di Furlani ha cancellato in un amen il precedente record italiano indoor di Andre Howe (datato Birmingham 2007), ma non solo...
Stiamo parlando della miglior prestazione mondiale under 20 a livello indoor, la seconda under 20, dietro solo di un centimetro al record del mondo all’aperto del russo Sergey Morgunov. Non è ancora finita, come nel caso di Fabbri nel peso e di Diaz nel triplo, Furlani da oggi ha anche la miglior prestazione del 2024. Il tutto nell'anno degli Europei di Roma e dei Giochi Olimpici di Parigi. C'è da strabigliarsi gli occhi.
Una condotta di gara da grandissimo atleta per il 19enne delle Fiamme Gialle che, oltre al balzo da record, ha piazzato anche un 8,31, 8,24, 8,03! Benvenuti in un'altra dimensione.
Altri record italiani
Se la copertina è andata a Furlani, la seconda pagina di questa giornata se la sono presa Lorenzo Simonelli ed Elisa Molinarolo, anche loro al bravi ad aggiornare nuovamente il record italiano indoor. Proprio parlando di record, è un 2024 da urlo per la nostra atletica che ha visto ben 16 nuovi primati nazionali in 3 settimane, suddivisi in 8 specialità: è recordmania! Nel sabato del PalaCasali, come detto, si è esaltato nei 60hs Simonelli che ha tolto 2 centesimi al suo precedente record, portandolo a 7,48.
Incoraggianti notizie anche nell'asta, dove prosegue il botta risposta Molinarolo-Bruni. Dopo il 4,65 della Bruni di mercoledì sera, la Molinarolo si è riappropriata del record italiano indoor saltando 4,66.
La bagarre dei 1500 e il sigillo di Larissa
Nelle altre gare, si segnala la vittoria nel lungo con primato stagionale per Larissa Iapichino con 6,80. Segnali incoraggianti per lei in vista dei mondiali indoor di Glasgow di inizio marzo.
Mentre nei 1500 abbiamo assistito a due gare spumeggianti: al femminile si decide tutto al fotofinish con Giulia Aprile che ha beffato per 6 millesimi Marta Zenoni (entrambe 4:12.51), terza Gaia Sabbatini con 4:13.61. Al maschile, in una competizione che nelle ultime settimane ha visto il primato nazionale cambiare detentore ben 3 volte (ora il record è di Meslek, assente ad Ancona), il titolo è andato a Federico Riva in 3:39.80, davanti a Pietro Riva 3:40.47.