A meno di 100 giorni dalle Olimpiadi, adidas ha presentato a Parigi le sue novità mai viste prima per l’atletica e gli altri sport che questa estate vedremo ai piedi e indossate dai campioni che saranno protagonisti ai Giochi Olimpici.

L’evento andato in scena all’interno dell’adidas Arena ha visto sfilare sul palco 49 atleti olimpici e paralimpici provenienti da tutte le parti del globo per celebrare lo spirito olimpico e l’universalità dei suoi valori, primi fra tutti quelli della diversità e dell’inclusione. Tra loro anche la nostra Ambra Sabatini, oro dei 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo 2020 e primatista mondiale T63 sulla distanza.

Tecnologie, scarpe da running e collezioni di abbigliamento

Per adidas l’evento è stato l’occasione per celebrare le sue più recenti innovazioni tecniche, come quelle presenti nella super scarpa adidas Adizero Pro Evo 1 con cui Tigst Assefa ha stabilito lo scorso settembre a Berlino il record mondiale della maratona femminile con uno stratosferico 2:11’53”, ma anche per presentare il nuovo design dei modelli di scarpe (addirittura 49!) dedicati ai Giochi Olimpici e le divise delle Nazionali che vestiranno adidas ai Giochi Olimpici e Paraolimpici, tra cui Germania, Gran Bretagna ed Etiopia.

la collezione di scarpe adidas per le olimpiadi di parigipinterest
Courtesy Adidas

“Le Olimpiadi sono un momento unico per lo sport. Vedono il confronto tra campioni provenienti da tutte le parti del mondo e vengono seguite con attenzione in ogni parte del pianeta - spiega Alberto Uncini Manganelli, Global general manager di adidas per il running -. È l’ambizione massima di ogni atleta, ma è anche un confronto di innovazione e tecnologie che spinge le aziende a ideare prodotti e a migliorare quelli già esistenti per mettere gli atleti nella condizioni di gareggiare al meglio e di poter inseguire i propri sogni di medaglia. Per adidas, i Giochi sono stati la scintilla che ci ha spinto a sviluppare anche il particolare design dei modelli di scarpe che fanno parte della collezione dedicata a Parigi 2024. Un design d’effetto, ma pensato per favorire la prestazione dell’atleta».

Le scarpe da corsa di adidas per le Olimpiadi

Sei scarpe da corsa e una dozzina di chiodate e calzature per le specialità più tecniche dell’atletica saranno presto in vendita in una esclusiva versione dedicata ai Cinque Cerchi. A caratterizzarle tutte sarà il colore nero della tomaia, che contrasta con le grafiche ispirate alla “fiamma della passione” che accende con le sue tinte cangianti la colorazione di intersuole e suole.

scarpe adidas per le olimpiadipinterest
Courtesy Adidas

Tutte le scarpe da running appartengono alla linea adidas Adizero e comprendono alcuni dei modelli più amati dai runner che corrono la maratona e le lunghe distanze: Adizero Adios Pro 3, Adizero Takumi Sen 10, Adizero Boston 12 , Adizero SL 2, Adizero Prime X 2 Strung, Adizero Adios 8.

La scelta del nero, controcorrente nel mondo della corsa che spesso punta su colorazioni Fluo molto appariscenti per le sue calzature, è in realtà frutto di una scelta legata al miglioramento delle prestazioni degli atleti e anche alla storia del marchio adidas.

“Cercavamo un colore che potesse funzionare per le scarpe degli atleti di tutte le discipline, un colore neutro che potesse far risaltare la passione, il fuoco che muove lo sport – ha spiegato Ben Herath, vice president global design di adidas -. Tutti i modelli della collezione abbinano al nero della tomaia dei colori cangianti nella parte inferiore per creare proprio un’impressione di fiamma che si muove. La cosa di cui sono più orgoglioso è vedere 49 scarpe che prendono vita per atleti di differenti discipline e sapere che alcune di esse vinceranno delle medaglie”.

Nere come erano nere le scarpe di Lina Radke

paris, france april 18 as it prepares to launch team kit for paris 2024, adidas celebrates 100 years of understanding athletes, with archive of products worn on the biggest global stage on april 18, 2024 in paris, france photo by pascal le segretaingetty images for adidaspinterest
Pascal Le Segretain

Il colore nero della tomaia ha anche un altro significato, evocativo di un passato carico di phatos ed emozioni. Dobbiamo tornare agli anni ’20, quando Adolf Dassler, che avrebbe poi fondato adidas nel 1949, insieme al fratello Rudolf muoveva i primi passi nel mondo delle scarpe da corsa con la Gebruder Dassler Schuhfabrik.

Dassler fu il primo a realizzare una scarpa chiodata per la pista e la propose ad alcuni dei più forti atleti del tempo. Tra questi c’era la tedesca Lina Radke, una pioniera dell’atletica femminile, che da lì a poco avrebbe partecipato ai Giochi Olimpici di Amsterdam del 1928, i primi aperti anche alle donne.

Con quelle scarpe ai piedi, lontane anni luce della leggerissime e super tecniche chiodate di oggi, Lina vincerà uno storico oro olimpico negli 800 metri. E il loro colore nero diventerà leggenda.

Le divise per gli atleti olimpici e paralimpici

Ai Giochi di Parigi adidas vestirà gli atleti di 15 Nazionali, 9 olimpiche e 6 paralimpiche. Tutti i capi di abbigliamento che gli atleti indosseranno dentro e fuori dai campi di gara riprendono i colori presenti nelle bandiere dei diversi Paesi ma includono anche grafiche simboliche, come le 20 righine sulla divisa della squadra francese che richiamano i 20 quartieri (arrondissement) della città, o come la scritta sulle maglie della Gran Bretagna che è stata realizzata con lo stesso carattere utilizzato 100 anni fa in occasione della partecipazione della squadra ai Giochi di Parigi del 1924.

le divise delle squadra britannica per le olimpiadipinterest
Courtesy Adidas

Ma non solo, adidas ha posto una particolare attenzione nella realizzazione del kit dei campioni paralimpici, inserendo nei capi degli accorgimenti che garantiscono un fit ottimale e performante all’atleta che ha una disabilità e che magari gareggia in carrozzina. Cuciture intelligenti, spacchi, aperture, aree a trama differenziata, l’uso per i pantaloni di materiali extra morbidi sulla fascia della vita e la rimozione della cucitura centrale sul retro, il riposizionamento dei loghi per renderli visibili mentre si è seduti e la rimozione di chiusure complicate sono tutti esempi di soluzioni adottate in questi capi per un design più funzionale e inclusivo.

"Si stima che al mondo ci siano oltre un miliardo di persone con disabilità. Il nostro ruolo come brand leader di abbigliamento sportivo è quello di rimuovere le barriere che affrontano nello sport, di contribuire a raggiungere una parità di offerta per i concorrenti olimpici e paralimpici, e di imparare da questa comunità per beneficiare tutti", ha dichiarato Jacqueline King, Design Director di adidas.

Haile Gebrselassie, leggendario ambassador della corsa

paris, france april 18 olympic gold medalist haile gebrselassie is pictured here with the adizero adios pro 3 from the adidas 2024 athlete pack at a launch event in paris, attended by 75 athletes due to take the stage at paris 24 on april 18, 2024 in paris, france photo by pascal le segretaingetty images for adidaspinterest
Pascal Le Segretain

Nel fitto programma dell’evento c’è stato il tempo di incontrare una leggenda dell’atletica come Haile Gebrselassie, due volte vincitore dei 10.000 alle Olimpiadi e primo uomo al mondo a scendere sotto le 2:04’ nella maratona a Berlino nel 2008, quando stabilì l’allora record mondiale sulla distanza con 2:03’59".

“Le scarpe che gli atleti hanno oggi a disposizione sono completamente diverse da quelle con le quali gareggiavo io – ha raccontato il campione etiope -. Quando mi sono ritirato dalle competizioni non ho smesso di correre, così ho avuto modo di sperimentare su me stesso l’evoluzione subita dalle calzature in tutti questi anni e devo dire che negli ultimi due o tre i progressi sono stati impressionanti. Una scarpa come la adidas Adizero Pro Evo 1 è strabiliante. Non so quanto più veloce sarei potuto andare con questo tipo di scarpa, ma sicuramente mi sarei avvicinato ancora di più alla barriera delle due ore in maratona».

La forza infinita di Ambra Sabatini

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Courtesy Adidas

Dall’incidente in moto mentre andava ad allenarsi e in cui ha perso la gamba all’oro paraolimpico nei 100 metri di Tokyo 2020 e al titolo mondiale dello scorso anno. Ambra Sabatini è una forza della natura, un esempio per tutti e anche una delle punte di diamante della squadra azzurra ai Giochi di Parigi.

“A Parigi mi piacerebbe conquistare un’altra medaglia d’oro, so che è nelle mie possibilità e ce la sto mettendo tutta in allenamento per riuscirci - ha confessato l'atleta delle Fiamme Gialle -. So di essere diventata un esempio, un simbolo per tante persone che hanno delle difficoltà e mi piacerebbe continuare a ispirarle, non deluderle. Vincere un altro oro sarebbe fantastico, ma ancora più bello sarebbe se con le mie amiche-rivali Martina Caironi e Monica Contrafatto riuscissimo a regalare nuovamente all'Italia un altro podio tutto azzurro”.

Il countdown olimpico è iniziato

Il countdown olimpico è iniziato. A Parigi, adidas ha fatto respirare il profumo dei Giochi lanciando la sua sfida agli altri big del footwear. Come è normale che sia, saranno poi i risultati a dirci chi vincerà.

Intanto godiamoci questa ventata di passione, energia e adrenalina. Il 26 luglio, la data in cui si terrà l’attesa cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici, e il 28 agosto, quella in cui avranno ufficialmente inizio le Paralimpiadi si avvicinano. Aspettiamoci di vivere un’estate indimenticabile, ricca di emozioni e di momenti di pura magia sportiva.