“A Roma tutto bene? Sì, direi di sì”. Potrebbe essere l’immaginario colloquio tra l’utente medio sportivo e l’appassionato di atletica leggera. In chiave azzurra, il discorso si esaurisce in fretta: la più grande squadra italiana di sempre, nella partecipazione e nelle medaglie.

Il super team composto da 116 atleti (113 effettivi) non era esagerato, era solo grande a sufficienza per vincere il maggior numero possibile di medaglie: 24. Ventiquattro, cifre che non si vedevano dai tempi della vecchia Unione Sovietica o della Germania dell’Est, e che dopo la caduta del muro di Berlino, diciamo negli ultimi trent’anni, è stata superata solo dalla Russia nel campionato del 1994 a Helsinki con 25 medaglie.

Europei di Roma, atletica italiana nell'olimpo

L’Italia ha completamente riscritto la sua storia europea, andando oltre ogni più rosea previsione. Si pronosticavano 15 medaglie, se ne sognavano 20, oltre era al di là dell’immaginazione. Il record di medaglie azzurre in un Europeo erano le 12 conquistate a Spalato 1990. A Roma si è quasi pareggiata quella cifra solamente con le medaglie d’oro: 11.

Gli 11 ori dicono che la vittoria nel 2023 nei Campionati Europei a squadre, ovvero l’ex Coppa Europa, non è stato un caso isolato, ma il frutto di un allargamento delle qualità tecniche dell’atletica italiana in tutti i settori.

Gli azzurri hanno vinto nella velocità (100 e 4x100 uomini), nel fondo (5000 e 10000 donne e la mezza maratona uomini), negli ostacoli (110 uomini), nei salti (alto uomini), nei lanci (peso uomini e martello donne), nella marcia (20 km donne). Con gli argenti e i bronzi i “territori di caccia” diventano ancora di più.

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Sam Barnes//Getty Images

Europei di Roma, non un campionato di serie B

L’Italia vince ma non per demerito degli altri. A Roma si è corso, saltato e lanciato forte, altro che Europeo di serie b. Dopo una settimana di gare, ecco a referto 15 nuovi Record dei Campionati e 12 “World leading”, il miglior tempo mondiale dell’anno. Gli italiani hanno riscritto 11 nuovi record nazionali, ma non sempre sono bastati per vincere.

Vedi Alessandro Sibilio, che nei 400 ostacoli ha superato il tempo di Fabrizio Mori (47”50 contro 47”54) ma non è bastato per battere quel fenomeno di Karsten Warholm che con 46”98 ha fatto il record dei campionati. Stesso discorso per la 4x400 mista, al primato nazionale con 3”10’69, ma superata dall’Irlanda con il record dei campionati di 3”09’92, che è anche il miglior tempo mondiale dell’anno. Ecco Larissa Iapichino, seconda nel lungo con un “saltone” di 6,94 battuta però da Malaika Mihambo che è arrivata a 7,22, miglior misura mondiale della stagione.

Assenze sì, velocità maschile non esaltante, ma anche presenze di atleti che ormai sono già leggende come Jakob Ingebrigtsen, alla terza doppietta europea 1500-5000 metri, come Armand Duplantis che sale fino a 6,10 nel salto con l’asta (record dei campionati) o Femke Bol che domina ancora nei 400 ostacoli con 52”49 (record dei campionati).

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David Ramos//Getty Images

Europei di Roma, pubblico: Tanto o poco?

Come sempre succede, per finire sotto i riflettori c’è un solo modo nello sport: vincere. Questa Italia così vincente è stata anche un successo televisivo, con le sessioni serali capaci di catalizzare milioni di spettatori: 3 e mezzo nelle giornate di martedì e mercoledì, addirittura oltre 4 milioni nei salti finali dello spettacolo messo in campo da Gianmarco Tamberi. In tribuna poi, negli ultimi due giorni si è presentato addirittura il Presidente della Repubblica.

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Mattia Ozbot//Getty Images
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e Gimbo Tamberi

Tutto, ma davvero tutto bene, allora? Impossibile non fare errori. La questione più spinosa è stata quella del pubblico in tribuna. Tanto, poco? Certo con il passare dei giorni si sono visti spalti sempre più gremiti, attirati dai risultati e dagli appelli in tv degli atleti azzurri. Resta però il fatto che, alla fine, bastavano 5 euro per assistere a un tale evento storico dello sport italiano. L’atletica italiana vale davvero così poco? Costa di più assistere a una partita di calcio del campionato di Eccellenza. Per non dire del risentimento di chi ha acquistato i biglietti in prevendita: due giorni a 200 euro, per poi ritrovarseli, al momento delle gare, in vendita a 20 euro. Non è così che si fanno i guadagni.

In campo invece troppe volte il sistema informatico legato alla partenza ha fatto cilecca. Start nulle senza motivo apparente, la pistola che riesce a sparare a vuoto per due volte nella finale dei 10000. Piccoli dettagli che possono far sorridere lo spettatore, ma che sono un dramma per gli atleti.

Europei di Roma, testa ai Giochi

E ora, cosa resterà di questo Europeo? Quale sarà l’eredità nel mondo dell’atletica italiana? L’entusiasmo passerà in fretta perché salirà la febbre da Olimpiadi. È a Parigi che l’atletica azzurra si giocherà il suo prossimo futuro, così come successo nel dopo Tokyo.

Tra le 24 medaglie di Roma e i 5 ori delle ultime olimpiadi quale sarà la nuova dimensione reale della pista italiana? Per ora gustiamoci ancora per qualche giorno la sbornia romana prima di rabbuiarci in preda a pensieri nefasti. Chi vuole essere lieto sia, di doman non c’è certezza.