Prima il ventesimo classificato, ora addirittura anche il sorprendente vincitore. Una doppia macchia sulla 100 chilometri del Passatore, storica ultramaratona da Firenze a Faenza, arrivata lo scorso 25 maggio alla sua 49esima edizione con ben 2894 atleti alla partenza.
Due dei quali, ora, sono stati sospesi in via cautelare per doping. Si tratta del perugino Federico Furiani, primo classificato, e il triatleta e consigliere comunale per Italia Viva a Faenza (Ravenna) Alessio Grillini, che ha chiuso al ventesimo posto.
"Il Tribunale nazionale antidoping - così una nota di Nado Italia -, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura nazionale antidoping, ha provveduto a sospendere in via cautelare l’atleta Federico Furiani per la violazione degli articoli 2.1, 2.2 (sostanze riscontrate: testosterone metaboliti, boldenone metaboliti). Il controllo è stato disposto dalla Nado".
100km del Passatore, la sorpresa
Clamorosa la gara che riuscì a portare a casa Furiani, il quale tagliò il traguardo di Piazza del Popolo in 7 ore, 10 minuti e 57 secondi disputando una corsa praticamente perfetta – 7 minuti e mezzo rifilati addirittura a uno come Massimo Giacopuzzi, secondo – che lo aveva visto prevalentemente al comando. Solamente tra Vetta le Croci e Borgo San Lorenzo, Furiani si era fatto rimontare ma nei pressi di Panicaglia, il secondo atleta umbro ad aver vinto il Passatore, aveva ufficialmente ripreso la testa della corsa vincendo il GP della Montagna al Passo della Colla.
Una notizia arrivata a tre giorni dalla prima batosta, ovvero la positività del triatleta 45enne e Alessio Grillini, arrivato ventesimo. Anche nel suo caso il Tribunale nazionale antidoping ha accolto l’istanza della Procura nazionale antidoping sospendendo in via cautelare l’atleta tesserato Fidal per uso di Betametasone. Farmaco, ha spiegato il suo avvocato Giampaolo Rossini, "abbastanza comune (si trova pure nel Bentelan, ndr) e che rientra nelle liste non ammesse da Wada (agenzia mondiale antidoping) ma che può tuttavia essere preso previa comunicazione per un uso terapeutico", come ad esempio per curare infiammazioni. E sarebbe stata proprio la mancata comunicazione, secondo la difesa, la ’colpa’ di Grillini che, in attesa delle controanalisi, verrà sentito già a partire dall’inizio della settimana.
100km del Passatore, i precedenti
Per trovare la prima volta del Passatore toccato dalla piaga del doping, bisogna risalire al 2012 quando l’atleta lombardo Pietro Colnaghi, secondo classificato alla 40esima edizione della ultramaratona Firenze-Faenza, venne squalificato per doping (due mesi, in quanto nelle urine venne riscontrata una positività per Prednisolone).
L’anno successivo, l’atleta russo Dmitry Tsyganov, iscritto alla gara, venne denunciato dalla polizia di frontiera perché sorpreso all’aeroporto di Rimini con sostanze dopanti (9 fiale di somotropina, l’ormone della crescita bovina). L’organizzazione lo cancellò immediatamente dalla lista dei partenti. Ora una nuova doccia fredda, che getta un’ombra anche sull’uso di doping tra gli atleti non professionisti e che arriva soprattutto nell’edizione numero 49 che ha visto come direttore di gara un mostro sacro dell’atletica come Giorgio Calcaterra, uno che nella lotta al doping è sempre stato un simbolo e una bandiera.