Quando manca poco meno di un mese all’inizio delle gare di atletica alle Olimpiadi di Parigi tutto il mondo si è messo a correre forte. Nessuna sorpresa, normale che si cominci ora a fare girare le gambe. Tempo di selezioni e trials per tanti, non solo per gli atleti americani. Il 30 giugno, dead line per minimi e ranking hanno costretto tutti ad accelerare.

Nella notte italiana di domenica ecco che l’atletica USA ci porta il record mondiale femminile dei 400 ostacoli. Autrice ancora lei, Sidney McLaughlin, 4 anni, una wonder-woman che quando scende in pista non conosce rivali. Stessa pista di Eugene di due anni fa, quando fece il primato del mondo con 50”68. Dopo un anno sabbatico sulle barriere, la campionessa olimpica e mondiale torna per abbatterle ancora di più e togliere 3 centesimi (50”65) al vecchio record. La prima delle terrestri, Anna Cockrell arriva dopo quasi due secondi (1”99). Solo nella gara dei 3000 siepi si è vinto con un distacco maggiore. Roba da togliere la voglia di correre alle avversarie.

Si vola anche al maschile con Rai Benjamin che fa il miglior tempo dell’anno con 46”46. Gli altri arrivano dopo oltre un secondo, più lenti quindi del nostro Alessandro Sibilio.

Trials americani, Jacobs osserva Lyles e il tornado Thompson

La risposta a Noah Lyles arriva da Kingston, capitale della Giamaica, e da un nome piuttosto nuovo. In realtà Kishane Thompson, 23 anni da compiere, già l’anno scorso aveva corso 4 volte sotto i 10 secondi tra luglio e settembre (9”85 di personale), ma nei campionati giamaicani ha impressionato tutti. Era alla prima uscita dell’anno e in finale ha stampato 9”77, miglior tempo mondiale dell’anno.

Attenzione, i Jams sono tornati, con Oblique Seville in 9”82 e Ackeem Blake 9”92. In Germania Owen Ansah è il primo tedesco sotto i 10 secondi con 9”99. A Manchester il britannico di origini filippine Louie Hinchliffe si guadagna il posto in 10”18 tra pioggia e umido. Poco? No, il 21enne è il campione universitario americano, ha già corso in 9”95 ed è allenato da un certo Carl Lewis. Aumentano i grattacapi per Marcell Jacobs.

Trials americani, niente Giochi sui 200 metri per Richardson

Nei 200 metri Lyles torna a ruggire come sa fare solo lui, sparando il miglior tempo dell’anno con 19”53, davanti a Bednarek 19”59 e Knighton 19”77. Tra le donne resta fuori Sha’Carri Richardson, 4° al traguardo nella gara vinta da Gabby Thomas in 21”81.

Nel salto in lungo femminile la campionessa mondiale indoor Tara Davis-Woodhall vince con 7.00 ventoso una gara difficile e con due nulli di apertura. Sarà una dura avversaria per Larissa Iapichino per il gran carattere dimostrato in pedana.

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Patrick Smith//Getty Images

Trials americani, gli avversari di Tamberi e Simonelli

Scenario salto in alto. Il grande rivale di Gianmarco Tamberi a Budapest, JuVaughn Harrison è solo 4° con 2.24. Sarebbe fuori secondo la dura legge dei trials, ma chi lo ha battuto non ha le carte in regola per Parigi. Il vincitore con 2.30 Shelby McEwen ha saltato lo standard di 2.33 nella stagione indoor, mentre Caleb Snowden (2.27) e Tyus Wilson (2.24) non hanno minimo né ranking. Harrison invece ha il minimo proprio grazie al 2.36 della finale mondiale dell’anno scorso. Molto probabile che Tamberi lo ritrovi in pedana a Parigi.

Non può più dormire sonni tranquilli (ma dubitiamo l’abbia mai fatto) Lorenzo Simonelli, visto che gli americani dei 110 ostacoli hanno già messo il turbo. Grant Holloway, il favorito all’oro olimpico, fa il miglior tempo dell’anno con 12”86, ma dietro vanno fortissimi Freddie Crittenden (12”93) e Daniel Roberts (12”96). In Spagna Enrique Llopis ha corso in 13”09.

Donne velocissime nei 1500 metri, tutte al primato personale e otto atlete sotto i 4 minuti. Vince Nikki Hiltz, argento mondiale indoor, con 3’55”33 davanti a Emily Mackay (3’55”90) e Elle St. Pierre (3’55”99), oro indoor. Ora si apre il gioco delle possibili rinunce, con St.Pierre già qualificata per i 5000 metri ma che sembra intenzionata a correre solo la distanza più corta. Certo il livello del “miglio metrico” è altissimo, sarà davvero dura per le nostre azzurre.

Il ciclone americano si abbatterà anche negli 800 maschili. La finale del doppio giro ha visto l’impressionante vittoria di Bryce Hoppel con 1’42”77, a debita distanza c’è il campione mondiale del miglio su strada Hobbs Kessler (1’43”64) e Brandon Miller (1’43”97). Kessler è qualificato anche per i 1500. Rinuncerà a qualcosa?