Il conto alla rovescia per i Giochi Olimpici di Parigi 2024 è agli sgoccioli. Manca sempre meno alla scrittura collettiva di altre pagine di storia dello sport. Qui proponiamo 10 libri che racchiudono e raccontano lo “spirito olimpico”, tra successi, sconfitte, rilanci, baci, contraddizioni e tutto ciò che dà grinta al vivere.


Apostrofi rosa tra i cerchi olimpici

Baci olimpionici – di Valerio Piccioni. 168 pagine. 2022 – Zolfo Editore. Prezzo: 16 euro.

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“Le Olimpiadi sono come gli amori che hanno fatto nascere: un percorso che parte con un sogno e poi diventa gioia, delusione, prime pagine o minuscoli ritagli. Bisogna avvicinarsi con la consapevolezza che non basta afferrare l’attimo fuggente per capirne lo spirito. Spesso ci arrivi con soggezione, ma poi c’è quasi sempre un momento in cui ti senti a casa. Qualcosa che ti sorprende e ti conquista”, si legge in quarta di copertina di questo bel libro di baci solari come l’estate che arriva (speriamo).

Un’estate olimpionica. Le Olimpiadi sono state anche dei grandi amori. Lunghi o brevissimi, appassiti in fretta o durati tutta la vita, romanzi tragici e pagine di rotocalco, distanti un Oceano o nati e cresciuti fra ragazzi della porta accanto. Unioni diventate persino capitoli di storia. E percorrendo le storie dei baci di donne e uomini atleti olimpici, ci troviamo al centro della storia del ‘900. Non solo dello sport.

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Quanto siamo vulnerabili?

Vulnerabile – di Alberto Feretto. 216 pagine. 2023 (aggiornamento 2024).

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Un progetto narrativo e grafico, non voluto. Perché non voluto è l’inizio. Vulnerabile è una raccolta di tredici persone e delle loro storie, durante momenti drammatici e traumatici delle loro vite. Compreso l’autore. La raccolta delle storie corrisponde ad altre tanti viaggi lungo l’Italia. Ferretto, vicentino, ama gli sport in montagna, ha completato tre volte la Lavaredo Ultra Trail 120 km (nel 2022 è arrivato 16°), e due volte finisher dell’Ultra Trail du Mont Blanc 170 km.

E ha partecipato a For Rangers, una gara a tappe di 250km nei parchi naturali del Kenya a scopo benefico. Il libro, i cui proventi sono destinati alla Croce Rossa Italiana - Comitato di Vicenza, è nato con lo scopo di ispirare e non di insegnare, attraverso riflessioni, consapevolezze e esperienze dei protagonisti che, loro malgrado, sino sono trovati vulnerabili e forti abbastanza per ripartire. Cosa c’è di più olimpico di questo?

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Per chi sa che la vita non è un rettilineo…

Flashdi Marcell Jacobs. 224 pagine. 2022 – Piemme. Prezzo: 17,50 euro.

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Alzi la mano chi avrebbe mai pensato di vedere un italiano vincere i 100 metri alle Olimpiadi. Eppure, nell’estate del 2021, è accaduto e lo abbiamo visto. E quella medaglia d’oro a Tokyo, che ancora stupisce il mondo, e che viene da lontano, quasi quasi la sogniamo ancora in Francia. Aspettando i 100 metri di Parigi, Jacobs racconta cosa ci sia dietro il personaggio pubblico. È scontato dire che il titolo rimandi al fatto di essere l’uomo più veloce del mondo.

Meno scontato è vedere che la velocità emerga anche nella ricostruzione dei ricordi in un unico quadro. La passione innata per la velocità, la crescita sportiva e la scoperta della perseveranza, tanti infortuni anche non noti, il cambio di passo dal salto in lungo alla velocità, la famiglia, l’infanzia senza padre, l’amore incondizionato della madre e dei nonni che lo hanno cresciuto a Desenzano del Garda. Non si risparmia Jacobs e sa che adesso tutti gli occhi più che mai sono puntati su di lui.

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Per chi sogna di guidare un’astronave

Veloce come il ventodi Fausto Desalu con Francesco Ceniti. 272 pagine. 2022 – Baldini Castoldi. Prezzo: 18 euro.

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Attorno alla pista di atletica delle Olimpiadi di Tokyo nel 2021 si è formata una nuova coscienza collettiva, che non smette di trasformarsi in storie. E di recente l’Europeo a Roma ce lo ha confermato. Questa volta le pagine ci raccontano la visione e l’esperienza di Fausto Desalu, il velocista che, nella finale della 4 per 100 maschile, ha ricevuto il testimone da Jacobs e lo ha portato a Tortu. Era il 6 agosto 2021: la staffetta italiana vinceva i Giochi Olimpici più azzurri di sempre. E ora c’è Parigi 2024 alle porte. Mentre riviviamo i momenti che hanno cambiato la vita al Desalu, dentro quella curva velocissima, scopriamo la parabola personale della persona dietro al personaggio. E questa è la parte del libro che merita più attenzione e meriterebbe di essere letta nelle scuole.

Desalu è nato a Mantova da genitori nigeriani. Cresciuto senza papà, sua mamma ha dovuto essere più forte di un oro olimpico. Lei ancora lavora come badante, perché: “lavorare è il solo esempio che posso dare a mio figlio”. Fausto Desalu da bambino sognava di diventare uno scrittore, gli piaceva immaginare di pilotare un’astronave e vivere avventure in mondi lontani, pane e fantascienza. E la sua astronave, Fausto l’ha parcheggiata sopra la prima pista di atletica che ha calcato, e da lì è stato il decollo. Anche se formalmente quei risultati non sono stati omologati e lui non c’era, poiché non aveva ancora la cittadinanza italiana. Una biografia che sa emozionare (e a volte si ride molto). E si guarda alla realtà, sportiva, agonistica, personale, che vive (per fortuna ancora) di passione e di ideali (anche senza business, per fortuna, ancora).

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Per chi cerca ispirazione per il prossimo personale…

L’ultimo testimonedi Maurizio Ruggeri. 192 pagine. 2022 – Minerva. Prezzo: 18 euro.

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Il medagliere delle Olimpiadi di Tokyo 2020 più 1 dice che la nazionale italiana ha guadagnato 10 ori e 40 medaglie tra argento e bronzo, che dall’Estremo Oriente sono arrivate a Roma. They are going to Rome. Maurizio Ruggeri racchiude in un libro la sua esperienza olimpica a Tokyo, partendo da quel doppio oro a distanza di pochi minuti nel salto in alto e nei 100 metri, ma se Gianmarco Tamberi rientrava nei pronostici di un podio, prima dei Giochi la vittoria di Marcell Jacobs era solo fanta atletica.

Da quel momento gli atleti azzurri sono scesi sulla pista dello Stadio Olimpico convinti di sconfiggere qualsiasi avversario, e sono arrivati gli ori nella marcia, con Massimo Stano e Antonella Palmisano, prima dell’apoteosi con la staffetta 4x100 maschile. È stata quest’ultima magia del quartetto italiano a sospingere Ruggeri e ad emozionarlo proprio mentre la raccontata ai microfoni Rai. E poi la storia nella storia, quasi da film Il finale da thrilling di Filippo Tortu, che per un solo centesimo (un solo centesimo) batte la Gran Bretagna. Una magia inspiegabile, che dà il via a questo memoir sportivo. E ora la parola passa a Parigi.

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Ti ricordi Pietri?

Dorando Pietri – di Antonio Recupero e Luca Ferrara. 104 pagine. 2016. Tunué. Prezzo: 16,90 euro.

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Magari il linguaggio del fumetto non è diffuso nella narrativa sportiva, almeno in Italia, ma si trovano esempi di unione tra corsa e fumetto che danno esisti interessanti. Come questo albo dedicato a Dorando Pietri, che racconta una storia di gambe e di cuore. Tra le tavole (realizzate originariamente ad acquarello) scorre la narrazione della storia epica di Pietri: atleta emiliano, panettiere, sognatore, inconsapevole pioniere della figura dell’atleta pop moderno, che, lo dice la strada, tagliò per primo il traguardo alla maratona dei giochi olimpici di Londra nel 1908.

Ma non vinse. Infatti, la storia ricorda che Petri arrivò in prossimità del traguardo olimpico stremato, si accasciò sulla pista e riuscì a superare il traguardo sorretto dai giudici di gara. Perse la medaglia d’oro e il primato di essere il primo italiano a laurearsi campione olimpico di maratona, destino che toccò a Gelindo Bordin, ottant’anni dopo a Seul, Corea del Sud, dall’altra parte del mondo. E della storia.

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L’atletica mette in pausa la Storia

Storie di atletica e del XX secolo di Nicola Roggero. 256 pagine. 2023 – Add. Prezzo: 18 euro.

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Con le sue storie personali, l’atletica ha spesso incontrato la grande Storia universale. E in qualche modo è riuscita a sospenderla. Lo ha fatto con Jim Thorpe, il nativo americano dominatore dei Giochi di Stoccolma cui vennero revocate le medaglie, probabile vendetta per le sue origini, o con Rudolf Harbig, re del mezzofondo, morto nel massacro della Seconda Guerra mondiale o con la vicenda di Yoshinori Sakai, ultimo tedoforo a Tokyo nel 1964, nato a Hiroshima nel giorno dell’esplosione della bomba. E nella lanterna magica degli aneddoti i volti che entra nei libri di storia corrono accanto alle storie di perfetti sconosciuti.

Lo sguardo che Nicola Roggero mette sulle storie di sport è bello. I suoi sono gli occhi dell’appassionato che, cercando di capire meglio la realtà, scopre un po’ di più l’origine della propria passione. Quando questo sguardo incontra le storie di atletica, il risultato è più che interessante e squi si esprime in un saggio, di cuore e passione.

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Per chi vuole alzare l’asticella…

Capolavori – di Mauro Berruto. 200 pagine. 2019 – add. Prezzo: 16 euro.

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Il libro di Berruto è ormai un classico della letteratura sportiva. Ed è difficile da inquadrare nelle etichette classiche che pretendono di imbrigliare i libri. Non è una raccolta di biografie, piuttosto un puzzle di vite parallele ed intersecate di artisti e sportivi. C’è un percorso che unisce i palleggi tra Diego Armando Maradona e Michelangelo Buonarroti o il match dialettico tra Kostantinos Kavafis e Muhammad Alì.

Un percorso che incomincia con la scintilla del desiderio di raggiungere un obiettivo (cosa diversa dal semplice sognare), passa per la consapevolezza del proprio talento e della necessità di essere costanti per liberare il capolavoro che tutti ci portiamo dentro. E c’è anche Emil Zátopek che ricorda come, dall’altra parte dei dettami tecnici e delle condizioni ideali, la costanza riesca a lasciare nella storia un capolavoro a passo di corsa.

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Perché corri?

La ragione per cui corro – di James A. Levine. Traduzione di Laura Prandino. 333 pagine. 2014 – Piemme. Prezzo: 17 euro.

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E Bingo corre. Il mondo in cui è imbevuto, quello di uno slum di Nairobi, lo nutre e lo inquina insieme. Più il ragazzino cresce, più è stanco e manca l’aria per sopravvivere. L’unica risorsa è correre, senza tanta tecnica o scarpe ipersoniche, tra luoghi in cui il futuro nemmeno sa cosa sia la speranza. Bingo corre trasportando piccole buste di polvere bianca che nel suo quartiere luccica e vale l’oro. Vale cibo.

È l’unico modo che possiede per stare a galla, a 15 anni. Una corsa alla volta, però, Bingo addirittura impara a scovare la bellezza nelle piccole cose inaspettate. “Ogni giorno lo comincio come ho finito il precedente: solo io, Bingo. Non mi porto dietro niente di ieri. Il passato ti appesantisce […]. Io sono Bingo. Sono uno che corre. Sono il più grande corriere di Kibera, Nairobi, e probabilmente del mondo.” Così, alla fine, il titolo del romanzo diventa una domanda per il lettore. Personalmente ho risposto: corro perché è l’unico momento in cui posso essere me stesso davvero, senza dover chiedere scusa.

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Il cambiamento è resistenza

Cammina, vivi, amati - di Serena Banzato. 144 pagine. 2024 – Piemme. Prezzo: 16 euro.

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“Mi osservo di nuovo, mi sono separata da una parte di me che dovevo lasciar andare. Ora c'è una nuova leggerezza che prende spazio. Il mondo fuori è lo stesso, ma io sono diversa”. Nell’agosto del 2018, la triatleta Serena Banzato sta vivendo il cammino di Santiago. Quando tornerà in Italia, si laureerà in psicologia a Padova. La vita sorride in tutto. Però, la vita è imprevedibile e tal volta si manifesta sotto forma di un batterio maligno. In poche ore, l’autrice si trova a dover convivere con un corpo che subisce 13 interventi alla gamba e inventarsi dall’inizio le giornate.

È un’esperienza che le cambia la vita completamente. E la via che le si apre davanti non ha alternative al proseguire. Tutto questo Serena Banzato lo racconta con uno stile sospeso tra saggio e romanzo, tra memoir da viaggiatrice e manuale di psicologia pratica, con tanti suggerimenti per runner e camminatori su come lasciare da parte i pesi mentali, parlarsi bene lungo il percorso, apprendere ogni momento una consapevolezza nuova. Nel frattempo, la dottoressa Banzato è diventata campionessa italiana di Paratriathlon e pacer nelle gare, seguendo un mantra personale ogni volta: "allacciarsi le scarpe e ripartire da zero".

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