Uno degli eventi più attesi delle Olimpiadi, nonché simbolo e disciplina più antica dei Giochi. Nella mattinata del 10 agosto si corre la maratona olimpica maschile, gara che al femminile, chiuderà i Giochi di Parigi prima della cerimonia finale.
Il livello della maratona si è elevato molto ultimamente: il percorso mosso, l'assenza di lepri e il clima caldo presenteranno delle insidie. A Parigi, le sorprese sono dunque dietro l’angolo. Difficile, dunque, fare una previsione sicura su chi possa essere il primo a tagliare il traguardo davanti all’Esplanade des Invalides. Ma vogliamo provare a mettere ordine indicando i papabili favoriti all'oro.
Maratona maschile, tutti a caccia di Kipchoge
La gara nella gara. Il record nel record. Uno spettacolo talmente unico e imperdibile che è difficile decidere su chi scommettere. Gli atleti più veloci al mondo del continente africano sfidano l’abilità tattica di quelli Europei e la tenacia dei giapponesi. Sarà spettacolo!
Africa, un bacino di campioni
L’Africa ha messo in bacheca tutte le medaglie d’oro dal 2008 ad oggi. L’ultimo non africano a vincere la maratona olimpica fu nel 2004 proprio il “nostro” Stefano Baldini.
I fari sono puntati sul vincitore delle ultime due edizioni, nonché secondo uomo più veloce di sempre con 2h01’09”, Eliud Kipchoge. Prossimo a festeggiare 40 anni, il keniano vuole il terzo oro olimpico, traguardo mai raggiunto prima sulla distanza.
Per il Kenya, ad affiancarlo ci saranno Benson Kipruto, vincitore alla maratona di Tokyo 2024 con il miglior risultato stagionale di 2h02’16”, e Alexander Munyao, vincitore alla maratona di Londra in 2h04’01”.
I rivali storici dei keniani sono da sempre gli etiopi che cercano l’oro dopo 24 anni. L’ultimo successo, infatti, risale al 2000 (Gezahgne Abera). La competizione sarà ancora più accesa vista la presenza dell’intramontabile Kenenisa Bekele. 42 anni, è il terzo uomo più veloce della storia con 2h01’41”, detiene 3 ori olimpici e 5 mondiali sui 5000 e 10.000. Dopo non essere riuscito a entrare nella squadra olimpica nel 2016 e nel 2021, si è guadagnato un posto a Parigi con una prestazione sorprendente alla maratona di Londra ad aprile, dove è arrivato secondo in 2h04’15”. La rivalità con Kipchoge iniziò proprio a Parigi nel 2003 quando a vincere fu Kipchoge nei 5000 mt. A provare l’assalto verso l’oro ci sarà anche Deresa Geleta, primo a Siviglia quest’anno in 2h03’27”.
Dopo il ritiro di Sisay Lemma per infortunio, Tamirat Tola completa la squadra etiope. Primo ai mondiali 2022 a Eugene e atleta che vinse la maratona di New York 2023 con il record del percorso di 2h04’58” .
Attenzione anche all’Uganda che schiera il vincitore dei Mondiali 2023 di Budapest, Victor Kiplangat e il connazionale Stephen Kissa (PB 2h04’48”). Il Marocco proverà a giocare le sue carte con Zouahir Talbi (PB 2h06’39”), soprattutto perché gli atleti nordafricani generalmente sono molto resistenti alle temperature estive.
Infine, da monitorare anche il forte atleta della Tanzania Gabriel Gerald Geay che vanta un personale di 2h03’.
Europa, la tattica è la tua forza
In una gara tutt’altro che piatta sarà fondamentale la gestione delle energie e delle salite che sono principalmente concentrate nella parte centrale della gara, quando da Parigi ci si sposta verso Versailles prima di rientrare nella Ville Lumière.
Per l’Italia c’è grande attesa per Yeman Crippa, fresco vincitore della mezza maratona agli europei e detentore del primato nazionale con 2h06’06”. Facciamo il tifo per lui, per l’esperto nelle gare tattiche Daniele Meucci (PB 2h07’49”), già campione europeo di mezza maratona nel 2014, e per Eyob Faniel ( PB 2h07’09”). Il trio ha mostrato una gran forma realizzando tutti i personali alla maratona di Siviglia di quest’anno.
I cugini d’oltralpe non vogliono affatto sfigurare, forti di correre nella loro capitale e sicuri di avere il tifo francese dalla loro parte. Morhad Amdouni è il più temibile con 2h03’47” realizzato quest’anno a Siviglia. Non è da meno Felix Bour che a Valencia è passato al traguardo in 2h06’46”. La Germania schiera Petros Amanal, con il dente avvelenato dopo il terzo posto degli Europei di Roma e che vorrà far valere il suo personale di 2h04’58”. Il team tedesco è equilibrato con la presenza del campione europeo 2022 Richard Ringer e da Samuel Fitwi Sibhatu (PB 2h 06’27”).
La corona del Regno Unito ripone tutte le sue speranze in Emile Cairess che si è allenato in qualche occasione con Yeman Crippa e che ha conquistato un terzo posto alla maratona di Londra quest’anno col personal best di 2H06’46”. Da non sottovalutare Tadesse Abraham per la Svizzera che a 41 anni ha chiuso in 2h05’41” la Maratona di Barcellona.
Non si può non menzionare il Belgio. Bashir Abdi è stato medaglia di bronzo alle olimpiadi 2021 ed è il primatista europeo di maratona con 2h03’36”, mentre Koen Naert vinse l’oro agli europei 2018 e ha un PB di 2h 06’56”.
Nel 2021 il secondo gradino del podio alle olimpiadi di Tokyo venne conquistato dall'olandese Abdi Nageeye che sarà presente ai nastri di partenza il 10 agosto per una riconferma. Infine, Maru Teferi, secondo ai mondiali 2023 a Budapest e Gashau Ayale (2h04’53”, Siviglia 2024) porteranno in alto i colori di Israele.
Giappone, è l’ora del Sol Levante
Sebbene non abbiano ancora vinto medaglie in questa specialità, gli atleti nipponici sono sempre più che competitivi, veloci e famosi per il loro spirito combattivo e tenace.
In Giappone la maratona è sacra, sarà quindi probabile vedere Suguru Osako (2h05’29”) e Naoki Koyama (2h 06’33”) nelle prime file.