Si potrebbe definire la maratona delle sorprese. Oppure, la caduta degli dei dell'Olimpo. Alla vigilia erano molti i favoriti e molti avrebbero scommesso su Eliud Kipchoge, Kenenisa Bekele oppure su Benson Kipruto che aveva siglato il miglior tempo stagionale.
Invece no, il caldo estivo e un percorso tortuoso, con due salite molto ostiche e mai viste prima in un'olimpiade hanno sicuramente condizionato l'esito della maratona e le performances dei migliori atleti.
A spuntarla, dopo una seconda parte tutta in solitaria, è Tamirat Tola, l'atleta che non avrebbe dovuto esserci in quanto selezionato come riserva per l'Etiopia e che ha sostituito l'infortunato Sisay Lemma a una settimana dalla maratona. Non solo vince ma sigla anche il record olimpico con 2h 06' 26".
Maratona olimpica di Parigi, salite e sorprese
Partenza cauta, gli atleti hanno studiato il percorso e impostano da subito un ritmo tranquillo. Il passaggio al km 5 segna 15'40". Tuttavia Meucci si stacca già dopo 4 km dal gruppo di testa.
Al km 10 ci pensa Eyob Faniel a staccare tutti e ad alzare il ritmo, affrontando da solo la prima e lunga salita che comincia al km 15 e che termina al km 20. Crippa è 39° con 27" di distacco dal connazionale.
I due atleti più blasonati, il kenyano Eliud Kipchoge e l'etiope Kenenisa Bekele si staccano all'inizio della salita mostrano evidenti segni di difficoltà.
Al passaggio della mezza maratona in 1h 04' 51" Faniel viene ripreso dal gruppo di 8 atleti con in testa il giapponese Akasaki e l'etiope Tamirat Tola. Quest'ultimo, al km 28 allunga e saluta il gruppo proprio nel momento in cui comincia quella che viene definita la salita più dura di tutte le maratone olimpiche. Un muro di 2 km che fa una spietata selezione sfaldando cosi il gruppo compatto.
Un finale da record olimpico: Tamira Tola è oro a Parigi 2024
Comincia la discesa e Tola ci crede, allunga sempre di più, forse consapevole di poter essere ancora in linea con il record olimpico di Samuel Wanjiru del 2008 ( 2h 06'32").
Dietro di lui ad inseguirlo ci sono il britannico Cairess, rivelazione di questa maratona, il belga Bashir Abdi, l'etiope Geleta e il kenyano Kipruto.
Tra il km 35 e il 40 il vantaggio rimane sempre lo stesso di circa 15" di Tola e negli ultimi due km, sempre in solitaria, l'etiope aumenta il ritmo fino a stabilire il nuovo record olimpico di 2h 06'26.
Dietro è la bagarre e nel giro di poco arriva Bashir Abdi(BEL), secondo in 2h06'47", terzo Benson Kipruto (KEN) in 2h07'.
I nostri italiani arrivano nelle retrovie, forse con un po' di amaro in bocca. Yeman Crippa chiude al 25° posto in 2h10'36", Eyob Faniel 43° in 2h12'50" e Daniele Meucci 50° in 2h14'02". Probabilmente ci si aspettava una gara più tattica, disattesa da un ritmo elevato imposto dall'etiope nella seconda parte di gara.
Eliud Kipchoge ritirato per infortunio e Kenenisa Bekele 39° in 2h 12'24". Forse la fine di un'era. Forse è a causa dei tanti imprevisti che riserva una maratona. Una cosa è sicura: nell'olimpo dei campioni, da oggi c'è un nome da record. Quel nome è Tamirat Tola.