Dopo le Olimpiadi di Parigi si corre ancora forte, si salta e si lancia ancora lungo. Il Golden Gala di Roma ha visto in gara alcuni dei più forti atleti del mondo, compresi i nostri azzurri.
Ne è uscita una serata vibrante con un record del mondo sfiorato, tre primati del meeting e una vittoria azzurra (e anche un secondo e terzo posto)... ma andiamo con ordine.
Golden Gala: Tamberi e Jacobs luci e ombre
Partiamo dalle nostre stelle più luminose Gianmarco Tamberi e Marcell Jacobs: il tabu Golden Gala non è ancora sfatato per Giambo che, campione di tutto, non è riuscito a ottenere la prima vittoria in carriera a Roma. Per il saltatore a pochi giorni dalla prova di forza di Silesia è arrivata la terza piazza con 2,27, dietro a Woo e Beckford.
"Una giornata no, già da questa mattina", queste le parole rilasciate a caldo ai microfoni della Rai da Marcell Jacobs. Per il velocista il risultato è stato un poco brillante 10"20, un crono che fa poco testo, visto una partenza sottotono, una progressione assente e gli ultimi metri corsi senza forzare. Primo posto per Tebogo in 9"87.
Golden Gala: Diaz imperiale, Fabbri sul podio
Non è sfuggito il primo posto all'Italia: Andy Diaz ci ha davvero preso gusto, il triplista azzurro dopo il bronzo di Parigi è tornato a graffiare la pedana del Golden Gala, vincendo con un balzo felino (17,32) ottenuto al secondo salto.
Dietro al primatista italiano, ecco il tedesco Max Hess (17,01) e il brasiliano Almir Dos Santos (16,89). Ottavo con 16,18 del primo tentativo Andrea Dellavalle.
Con un Ryan Crouser in questo stato di forma è difficile competere. Il gigante americano si è confermato il più forte pesista del mondo, frutto del record del Golden Gala (22,49 al secondo turno) e una serie fatta di lanci tutti abbondantemente sopra i 22 metri.
Il nostro Leonardo Fabbri non si è ripetuto dopo il trionfo dello scorso anno a Firenze, ma è stato secondo con 21,70. Rammarico per il nullo arrivato al secondo lancio con il peso che era indirizzato abbondantemente sopra i 22 metri. Stagione non ancora finita per Fabbri che ai microfoni della Rai ha dichiarato di voler puntare ai 23 metri. Ottavo l'altro italiano in gara Zane Weir con 19,99.
Golden Gala, Battocletti e gli altri risultati della serata
Promosse (anche con ottimi voti) le azzurre dei 1500: Sinta Vissa ha accarezzato nuovamente il sogno di ritoccare il suo recentissimo record italiano, fermandosi a solo 1 centesimo di ritardo (3'58"12). Esperimento passato anche per Nadia Battocletti che ha abbattuto il muro dei 4' (3'59"19) per la prima volta in carriera, ottenendo anche il minimo per i mondiali di Tokyo.
Urlo strozzato in gola nei 3000 siedi donne, alla campionessa olimpica e mondiale Winfred Mutile Yavi sono mancati solo 7 millesimi, davvero un'inezia per poter festeggiare il nuovo record del mondo. L'africana naturalizzata del Bahrain ha piazzato la seconda prestazione all time, centrando naturalmente il record asiatico in 8:44.39.
Da una prestazione mostruosa all'altra: nei 100 metri ostacoli la giamaicana Ackera Nugent ha corso in 12.24, quarto crono della storia, primato del Golden Gala, record mondiale stagionale.